Negli ultimi anni il governo dell’Etiopia si è impegnato attivamente nella sensibilizzazione su temi ambientali e nella creazione di campagne volte a frenare gli effetti del cambiamento climatico. Una di queste iniziative riguarda la piantagione di alberi al fine di rallentare la deforestazione, con l’obiettivo di coinvolgere anche i Paesi vicini dando vita ad un’Africa “verde”.
Sulla scia di questi accordi, Gibuti ha piantato ad inizio Febbraio 2022 degli alberi nell’ambito dell’iniziativa Green Legacy. La cerimonia si è tenuta in presenza del sindaco della città di Gibuti, Fatouma Awaleh Osman e dei rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura. Green Legacy aumenterà gli sforzi in corso per creare un ambiente resistente ai cambiamenti climatici nella regione, oltre ad un impatto positivo per migliorare l’immagine della città.
Questa iniziativa rientra all’interno di un’altra a più larga scala, la Grande Muraglia Verde, un movimento guidato dal continente africano con l’ambizione epica di sviluppare un muro di vegetazione naturale di 8.000 km attraverso l’intera larghezza dell’Africa, dal Senegal a Gibuti, per frenare la desertificazione.
L’iniziativa è nata nel 2007 e, nonostante alcuni rallentamenti, promette di essere una soluzione convincente alle molte minacce urgenti non solo per il continente africano, ma per l’intera comunità globale – in particolare la siccità, la carestia, i conflitti interetnici e le migrazioni. Il movimento trova le sue radici nell’area del Sahel, uno dei luoghi del pianeta più a rischio per i cambiamenti climatici.
Sulla carta la Grande Muraglia Verde sarà la più grande struttura vivente del pianeta, tre volte la dimensione della Grande Barriera Corallina.