Foto © R.P. Rizzo
La magica città di Essaouira che si affaccia sull’Oceano Atlantico, con le sue cinta turrite, il bianco accecante delle case, i gabbiani che sorvolano i porticcioli e il vento costante, potrebbero ricordare le atmosfere costiere della Bretagna, ma appena ci si addentra nei fitti dedali di viuzze, si viene immediatamente rapiti dal carattere tipicamente marocchino di questa cittadina.
Ponte tra la cultura araba, africana ed europea, Essaouira è da secoli un crocevia di scambi commerciali e di popoli, ciascuno dei quali ha lasciato la sua impronta.
Ad Essaouira non si è attratti solo dai monumentali bastioni di ingegneria europea o dalla sua incantevole medina, Patrimonio UNESCO, non solo dalle spiagge battute dal vento e puntellate di piccole imbarcazioni. A Essaouira l’interesse dei visitatori viene catalizzato soprattutto dall’atmosfera magica che il luogo regala e dai suoi abitanti, iSouiris.
La vita si snoda tra il porto e la medina,tra il souk e le barche dei pescatori che scaricano il pesce, tra le mura fortificate e le stradine labirintiche del centro, in incessanti processioni di caffetani e veli bianchi, di carretti e di turisti, un viavai costante dall’alba al tramonto.
Da sempre centro cosmopolita, accoglie ancora oggi un mosaico di origini differenti, i chiadma di ceppo arabo, gli hahas di ceppo berbero, oltre agli antichi discendenti degli schiavi subsahariani, gli gnaoua. È considerata anche la città della tolleranza in cui convivono pacificamente musulmani, ebrei e cristiani, questo ne fa una delle città più ospitali del Marocco. E’ anche la città degli artisti, degli artigiani e dei musicisti: i bravissimi scultori del legno regalano performances straordinarie di minuzioso ingegno e stupefacente creatività; da generazioni i pittori di strada creano opere i cui colori sono famosi in tutto il mondo.
Quanto alla musica, le bellissime e ipnotiche sonorità gnaoua, conosciute ed apprezzate a livello internazionale, rappresentano forse l’aspetto più ricco e interessante della cultura marocchina, al punto che un festival gli viene dedicato ogni anno, richiamando migliaia di visitatori da tutto il mondo. Il Festival Gnaoua e Musiche del Mondo è un appuntamento immancabile, una kermesse per immergersi appieno nella cultura e nell’arte di questo popolo antico, con ospiti internazionali, concerti e mostre. Le manifestazioni si svolgono all’interno della medina, i cui vicoli si riempiono di suoni in un mix affascinante di contaminazioni musicali e di incontri culturali. I palchi principali vengono montati vicino alle due grandi porte d’accesso al centro, in place Moulay el Hassan e Bab Marrakech, ma tutta la città diventa un teatro artistico e musicale.
Da Essaouira immancabile è una gita verso sud nel cuore del Pays de l’Argan, classificato come Riserva della Biosfera dall’UNESCO, in cui l’intera vita socio-economica della regione ruota attorno alla foresta di piante d’argania spinosa. Albero autoctono che non si trova in nessun’altra parte del mondo, produce un frutto dalla cui noce viene estratto artigianalmente un prezioso olio biologico, nelle cooperative femminili della zona. Chiamato dai berberi l’albero della vita, le sue noci sfamano il bestiame, tanto che le capre in questa regione hanno sviluppato la capacità di arrampicarsi sui rami più alti per arrivare a mangiarne il frutto. Il suo olio è un sano alimento con proprietà digerenti, anti-colesterolo e cosmetiche. Le donne berbere lo usano da secoli come prodotto di bellezza per la pelle, i capelli e le unghie, sfruttandone le infinite proprietà benefiche.