Tra le regioni più affascinanti e caratteristiche del Senegal sono sicuramente la Casamance e il Delta del Siné-Saloum. Con la loro lussureggiante vegetazione, le tradizioni e la cultura dei popoli dioula e serere, si distinguono dal resto del paese, non solo culturalmente, ma anche geograficamente.
Il Siné-Saloum isolato dal resto del paese dall’immenso e articolato braccio di mare che rientra per centinaia di chilometri fino al cuore delle savane sahelo-sudanesi dell’entroterra; la Casamance, più a sud, a sua volta separata geo-politicamente dal Siné-Saloum, dal piccolo stato-enclave anglofono del Gambia.
In Casamance questo divario geografico, climatico e culturale ha alimentato per anni i sentimenti separatisti del popolo dioula. Dal 2004 la situazione politica ha trovato una risoluzione duratura e la regione è tornata ad essere una destinazione turistica, con i bei viali alberati della capitale Ziguinchor, le paradisiache spiagge di Cap Skiring e l’argenteo fiume Casamance.
La città di Zinguinchor, dalla decadente bellezza, è un luogo estremamente affascinante: i viali carichi di manghi, le fatiscenti architetture coloniali ingentilite dai cespugli di buganvillee, la luce calda del tramonto sul molo dei pescatori e la gentilezza dei suoi abitanti.
Qui partono numerose escursioni in piroga sul placido fiume Casamance. Il paesaggio che si gode dalle sue sponde è di altissimo interesse ambientale, nonché santuario di mangrovie e di una moltitudine di specie ornitologiche.
A Enampor, in un’area rurale non lontana dal capoluogo, permangono interessanti esempi di casa tradizionale a “impluvium”,ovvero dotata di un foro a imbuto sul tetto, che permette l’approvvigionamento di acqua piovana dentro una cisterna. Non lontano, la tranquilla cittadina di Oussouye, al limitare della foresta della Bassa Casamance, è famosa per la corte reale animista, alla quale la popolazione diola ancora si rivolge, per avere consigli e risolvere problemi comunitari. Una passeggiata nella foresta permette di capire perché la Casamance viene chiamata il giardino del Senegal. Qui si raccolgono la maggior parte degli anacardi, manghi, karité, igname, riso, fonio, miglio e canna da zucchero, destinati a soddisfare il fabbisogno del mercato senegalese.
Per visitare l’Île de Carabane ci si imbarca su una piroga tradizionale a Elinkine, un vivace villaggio di pescatori. Il paesaggio lacustre è incantevole, tra mangrovie, uccelli acquatici e piccole imbarcazioni di legno colorato. L’isola è stato il primo avamposto commerciale francese in Casamance. Le costruzioni coloniali sono praticamente tutte in rovina, ma resta testimonianza del periodo storico il piccolo cimitero lungo la spiaggia, che conserva le tombe dei coloni e dei marinai francesi. Un’escursione veramente da non perdere e a conclusione, una degustazione di ostriche appena raccolte, scottate sulla brace ardente.
Molto ambite dal turismo internazionale le spiagge di Cap Skiring, sono tra le più attrezzate alla ricezione alberghiera e alle attività balneari. Tuttavia rimangono selvagge e incontaminate distese di sabbia, orlate di palme, più simili a un paradiso terrestre che a una spiaggia turistica. Il luogo ideale per rilassarsi.
Dal Senegambia salendo verso nord, comincia la vasta regione del Delta del Siné-Saloum, dove l’omonimo fiume fossile si scontra con le maree oceaniche, lotta contro la forza del mare, si difende ripiegando in un intricato dedalo di bolong (canali) e corridoi acquatici salmastri, insenature e rientranze, fino ad aprirsi stremato verso l’Atlantico. Paradiso delle mangrovie e delle verdi foreste umide, è abitato dalla notte dei tempi dal nobile popolo di agricoltori e pescatori Serere.
L’infinità di itinerari in piroga, svelano uno dei santuari ambientali più preziosi del Senegal.
Toubacouta, Ndnagane, Bamboung, Fandiougne, Mar Lodj, sono solo alcuni dei villaggi e centri abitati Serere, immersi nel verde esplosivo della vegetazione e circondati dall’acqua, al punto che è difficile capire se si tratta di terraferma o isole. Qui la particolare transizione tra un paesaggio acquatico a galleria, la fitta foresta umida di alberi ad alto fusto, e la savana boschiva, offre l’habitat a colonie di fenicotteri, pellicani e aironi, a delfini e tartarughe marine, a numerosi primati, facoceri e iene. La bellissima isola coloniale di Joal-Fadiouth, interamente costruita su una stratificazione di conchiglie fossili, e dai caratteristici granai Serere di paglia su palafitte, segna la porta di uscita dal Delta e l’ingresso nella Petite-Cote.