Il Madagascar è noto per essere un vero e proprio santuario naturalistico, unico al mondo, che ospita innumerevoli specie di flora e di fauna, per lo più endemiche, tra foreste rigogliose, viali di baobab, savane e paesaggi minerari straordinari, fatti di labirinti rocciosi calcarei, o verdi distese di terra fertile, arricchita di essenze ed orchidee selvatiche. Famosa per i fiabeschi lemuri, facilmente avvistabili un po’ ovunque, soprattutto tra i vari parchi nazionali, la “Grande Isola Rossa” accoglie in realtà un complesso ecosistema, di cui questi curiosi animali, emblema del paese e simili a proto-primati, sono solo alcune delle numerosissime comparse faunistiche. Se tra le specie di allevamento lo zebù è onnipresente, tra la fauna selvatica (scevra in questo caso dei grandi predatori africani), gli avvistamenti più emozionanti sono tra una cinquantina di parchi, aree protette e zone umide, dove si concentrano un’infinità di anfibi, rettili e roditori endemici, miriadi di farfalle ed insetti, che puntellano le foreste e le colline, o i camaleonti, di tutte le fogge e colori. Ma anche animali carnivori, come il fosa, una sorta di piccolo puma, e le manguste, oltre ad una moltitudine di pipistrelli e uccelli, avvistati in circa 300 specie diverse di cui 110 endemiche, mentre lungo le coste passano costantemente le balene megattere, i branchi di delfini, le tartarughe marine e centinaia di pesci variopinti, che colorano i fondali come un gigantesco acquario, in particolare nell’area del meraviglioso Parco Marino di Nosy Tanikely. Insomma, il Madagascar è decisamente un vasto giardino botanico spontaneo e un gigantesco parco zoologico e acquatico che ha saputo preservare, grazie alla sua separazione dalla terraferma durante le ere geologiche, una flora e una fauna altrimenti estintesi sul resto del continente. Se ci fosse ancora bisogno di ricordarlo, i curiosi lemuri, simili a piccole scimmie o orsetti lavatori, suddivisi in circa 110 sottospecie, sono la principale attrazione del paese. Impossibile visitare l’isola senza imbattersi in questi buffi animaletti endemici. L’Indri Indri (o Babakoto), la specie di lemure dalle dimensioni più grandi, è sicuramente quella più ambita negli avvistamenti e vive nel tratto di foresta pluviale che va dalla Riserva Speciale di Anjanaharibe Sud al fiume Mangoro, nel nord dell’isola, o all’interno del Parco di Andasibe-Mantadia, nella regione di Antananarivo, dove si nutrono di foglie e spiccano i loro balzi scenografici da un ramo all’altro, aiutandosi con le lunghe zampe e le gigantesche e sproporzionate “mani”. Il Parco Nazionale Ranomafana, ospita invece tra le colonie più numerose di lemuri del bambù ma anche di altre sottospecie, come il lemure dorato e il sifaka, oltre a una varietà straordinaria di flora e fauna endemiche, che gli hanno valso l’inserimento nella lista del Patrimonio UNESCO, nel 2007. Ulteriori avvistamenti dell’animale, vengono offerti da una bellissima escursione in barca tra i selvaggi canali di Panganales, da un trekking tra le conformazioni geologiche del Parco Nazionale dell’Andringitra, che accoglie ben 15 specie di lemuri, centinaia di uccelli, decine di rettili, anfibi e roditori, oltre a un migliaio di specie differenti di flora. O ancora all’interno della Riserva della Foresta di Anja, lungo la rotta sud, alla ricerca dei lemuri catta, tra le specie più note ed emblematiche del paese. E se si vuole avere un punto di vista privilegiato e soprattutto ravvicinato con tutte le varietà di lemuri esistenti in Madagascar, al divertente Lemurs Park, a Katsoaka, località ad appena 25 km da Antananarivo, ci sarà l’imbarazzo della scelta, essendo una sorta di zoo naturalistico in cui sono stati re-introdotti alcuni esemplari di ciascuna sottospecie e abituati ormai alla presenza umana.