La remota isola di Principe, si trova a circa 130 km a nord di Sao Tomè e fu l’ultima delle due ad essere colonizzata dagli avamposti portoghesi. Se le sue vicissitudini storiche la accomunano in tutto e per tutto all’isola di Sao Tomè, geograficamente e morfologicamente presenta alcune differenze.
Meno frastagliata e impervia di Sao Tomè, le sue bellissime baie marine e le spiagge incontaminate, si dimostrano altrettanto paradisiache e selvagge, oltre ad essere decisamente meno frequentate, valore aggiunto che la rendono una località assolutamente da non perdere.
Sull’isola, abitata nella sua totalità da 8.000 persone circa, il tempo sembra essersi fermato e le roças che ne puntellano la natura prorompente, sembrano il set tropicale cinematografico di un film storico sulla colonizzazione portoghese.
Le roças di Belo Monte, Porto Real e Sundy nella loro affascinante decadenza, sono quelle meglio conservate, trasformate in una sorta di villaggi per le famiglie meno abbienti, discendenti degli antichi schiavi (chiamati Forro).
A parte il capoluogo Santo Antonio e l’aeroporto, l’isola è pressoché disabitata, se non in qualche piccolo villaggio tradizionale di pescatori. Al cospetto di foreste primarie, distese di sabbia dorata orlate di palme, picchi vulcanici, isolotti e mare cristallino, a Principe ci si sente a tutti gli effetti sperduti in mezzo al mare, come Robinson Crusoe sull’isola deserta, in un luogo dal fascino senza tempo.
Al nord dell’isola si aprono le spiagge e le baie mozzafiato, tra le più belle di tutto l’arcipelago, quale l’incantevole isolotto di Bom Bom, collegato da un ponte di legno alla terraferma, e la spettacolare Praia Banana, selvaggia e deserta tanto da comparire in uno spot pubblicitario della Bacardi, così chiamata dalla particolare forma che ricorda quella del frutto tropicale, caro a queste terre. Più a sud, immancabile è l’immensa Bahia das Agulhas, dalle acque incontaminate ove avvistare sovente le balene megattere e branchi di delfini.