Popolazione
Il Ghana ha una popolazione di 28.000.000 diabitanti, con una densità di circa 104 abitanti per km². La capitale è Accra che conta 2.500.000 abitanti circa.E’ una Repubblica Presidenziale, divisa in 10 regioni e 138 distretti.
La popolazione ghanese è un caleidoscopio di popoli dalle origini più disparate, alcuni appartenenti allo stesso grande ceppo, altre provenienti da flussi migratori secolari dai paesi vicini, in prevalenza di origine voltaica. Se si possono quindi individuare qualche decina di grandi gruppi principali, tra cui il più popoloso è sicuramente quello Akan, si contano almeno un centinaio di sotto-gruppi.
Nonostante la sua varietà etnica, a differenza di tanti altri stati africani, non ha mai avuto scontri e guerre interetniche, se non sporadiche e di breve durata e intensità.
Tra i vari gruppi, i maggioritari sono:
Gli Ashanti, appartenenti al grande gruppo akan, sono coloro che fecero la storia dell’attuale Ghana. A partire dal XII secolo, con la caduta dell’Impero del Ghana, il loro Regno cominciò a espandersi e arricchirsi in tutta la regione centrale e settentrionale del paese, detenendo il monopolio dell’estrazione dell’oro che vendevano a nord ai mercanti transahariani e, successivamente, a sud ai mercanti europei. Quando nel XVII secolo alla richiesta dell’oro si affiancò quella degli schiavi, le mire espansionistiche dei Re Ashanti ricevettero ulteriore input, spinte dalla necessità di fare sempre più prigionieri di guerra. Dalla capitale Kumasi, fu anche il principale popolo che contrastò le pretese colonialiste inglesi e ne guidò la resistenza. Molto legato alle tradizioni e alla religione ancestrale, ha mantenuto intatti i propri usi e costumi. Le gerarchie e la suddivisione in clan reali matrilineari, che fanno capo al supremo Re Asantehene, sono ancora oggi rispettate. Famosa la loro festa dell’Akwasidae che ogni 42 giorni rinnova la sudditanza del popolo al proprio Re, attraverso devote processioni, riti, sacrifici e offerte. Un impressionante sfoggio di meravigliosi tessuti kente e adinkra, tipici dei popoli Akan, uno sfavillante sfoggio di preziosi gioielli in oro dalle forme simboliche care agli Ashanti, un vortice di paramenti e ombrelli regali, mostrano l’opulenza e il potere secolare di questo popolo. Caratteristiche sono le cerimonie funebri, più simili a un evento gioioso che funesto, con un tripudio di balli e canti, parate nere (per amici e conoscenti) e rosse (per familiari e parenti stretti del defunto) e libagioni offerte a chiunque voglia festeggiare con loro la dipartita del famigliare.
I Fante,anche essi di discendenza Akan, sono uno dei gruppi maggioritari del Ghana e abitano in prevalenza le coste a ovest di Accra. Popolo di pescatori erano coloro che amministravano l’arrivo e la vendita degli schiavi per conto degli Ashanti, ai mercanti e governatori europei, stanziali nei forti e castelli dei promontori costieri. Molti marinai impiegati a loro volta come schiavi nelle navi dirette ai Caraibi, erano fante, proprio per la loro familiarità con il mare. Popolo legato ancora oggi al vudù, ha mantenuto intatti riti e tradizioni legate alle divinità marine e alla triste storia della tratta negriera.
Gli Ewe,appartenenti al gruppo di lingua Gbe vivono in prevalenza nella regione del Volta a sud-est, e nelle zone lagunari in prossimità della costa, al confine con il Togo, dove sono uno dei gruppi maggioritari. Qui si istallarono sotto la pressione dell’espansionismo ashanti, rifugiandosi in prossimità di barriere acquatiche o arroccandosi sempre di più nelle regioni di montagna a sud-est, al confine tra i due paesi, dove trovarono sia terre fertili che alture inaccessibili. Ferventi credenti della religione tradizionale, mantengono ancora intatta la propria spiritualità vudù, anche se molti praticano in sincretismo la religione cristiana.
I Krobo popolo appartenente al gruppo Ga-Adangbe, che non fu soggetto a migrazione, o forse proveniente dalla Valle del Mono, è quello che subì maggiormente l’influenza della cultura akan, tanto che la loro gerarchia, suddivisa in clan reali matrilineari, e molti dei loro costumi e usanze, sono simili a quelli degli Ashanti. Tuttavia mantengono alcune tradizioni e savoir-faire peculiari, che non si ritrovano in nessun altro popolo del Ghana. Famose sono le loro iniziazioni femminili che si tengono ogni anno in primavera nei villaggi vicino a Odoumase-krobo. Le giovani ragazze in pubertà, si radunano presso il capo spirituale e la sacerdotessa madre, per una settimana di formazione e riti purificatori, al termine dei quali saranno considerate idonee al passaggio nell’età adulta e potranno indossare i tipici ornamenti di perle in pasta di vetro (molto simili alle murrine e da cui in effetti discendono). Tali perle vengono ancora fabbricate artigianalmente dalle maestranze locali che si tramandano “la ricetta” di generazione in generazione. Particolarmente variopinte e caratteristiche sono le feste di ringraziamento per la fine del raccolto, con parate di re e capo-clan pompose e ricchissime, paragonabili alle famose Akwasidae degli Ashanti.
I Gurunsi popolo originario del Burkina Faso, dove tutt’ora vive numeroso a sud del paese, migrò sotto pressione delle scorrerie dei Mossi, spingendosi sempre più a sud nella regione del Volta, anche in cerca di acque dove pescare. Già nel XII secolo i Gurunsi si erano stanziati nella loro attuale regione, che comprende il sud del Burkina Faso nella regione di Po’ e il nord-est del Ghana, nella regione di Bolgatanga. Rimasto interamente animista, è organizzato secondo una gerarchia che fa capo alla famiglia Reale della Corte di Tiebelé in Burkina Faso. Le loro abitazioni sono tra le più caratteristiche e raffinate di tutta l’Africa Occidentale, plasmate come una scultura di terracotta e decorate dalle maestranze femminili come se fossero un gioiello.
I Dagomba (Mole-Dagbani) assieme ad alcuni gruppi di Mossi, migrarono intorno al XII secolo dalla regione centrale del Burkina Faso, dopo essere stati interamente islamizzati sotto l’influsso delle popolazioni Mandé e Songhai. Popolo di cavalieri e cacciatori, divennero stanziali nelle regioni delle savane nord-occidentali, nell’attuale regione che comprende i distretti di Wa e Tamale, che ospita oggi il Mole National Park. Abili tessitori, sono famosi per i tessuti in cotone, confezionati in casacche di bande a righe dai colori tenui.
Lingue
La lingua ufficiale in Ghana è l’inglese.
Tra la moltitudine di lingue e dialetti locali, parlati nell’insieme dei territori, i principali sono: akan (nel dialetto twi), gbe-ewé, gur, moré.
Religione
Il 60% della popolazione è di fede cristiana (a maggioranza protestanti).
Il 20 % è rimasto interamente legato alla religione vudù e animista, anche se la maggior parte di chi professa una delle religioni monoteiste seguein sincretismo la spiritualità e le tradizioni ancestrali, pertanto la percentuale è solo indicativa di chi non pratica il sincretismo.
Il 17 % segue l’Islam (soprattutto al nord)
Il 3% della popolazione ghanese segue il Rastafarianesimo (la più importante comunità rasta di tutta l’Africa dell’Ovest)