TERRITORIO E CLIMA
La Nigeria occupa la sezione più orientale dell’Africa guineana settentrionale, ossia la regione del continente africano che si affaccia lungo il Golfo di Guinea.
La Nigeria confina a nord con il Niger, a nord est con il Ciad, a est con il Camerun e a ovest con il Benin. A sud si affaccia invece proprio sul Golfo di Guinea.
Considerata la grande vastità del suo territorio, diversi sono gli elementi morfologici che la caratterizzano, anche dal punto di vista geologico.
Sintetizzando, la si può suddividere nella parte nord, che comprende anche il centro del Paese e il sud. A demarcare queste due aree sono i fiumi Niger e Benue. A nord si trova una vasta regione d’altipiani e tavolati, che comprende diverse subregioni: gli altipiani degli Haussa e di Bauchi, i tavolati del Nord-Ovest e i vasti paesaggi saheliani del Bornu (lo stato più a nord-est dei 36 nigeriani). Il Sud è costituito invece da una fascia di suoli alluvionali recenti, che il delta del Niger divide in due. A ovest si trova la regione molto popolata, anticamente nota come “Oil Rivers protectorate” caratterizzata un tempo dalla produzione di olio di palma. A est si trova invece la regione del delta del fiume Cross che scorre attraverso il Camerun e la Nigeria per sfociare nel golfo di Guinea in prossimità della città nigeriana di Calabar.
Il Paese è orlato da una costa bassa e lacunosa, specialmente in corrispondenza del delta del fiume Niger.
L’altitudine maggiore si raggiunge nell’altopiano di Mambilla (Capphal Waddi 2419 m, montagna situata al confine con il Camerun) che ha in media un’altitudine di circa 1500 metri ed è l’altopiano più elevato del Paese.
Dal punto di vista geologico invece agli affioramenti dell’antichissimo zoccolo cristallino (le rocce più antiche antecedenti al periodo Carbonifero), soprattutto nord e a ovest; si contrappongono le coperture sedimentarie del Cretaceo e dell’Eocene, presenti soprattutto nella zona centrale del Paese e nel Nord-Ovest. Fondamentale anche l’attività eruttiva che ha determinato l’abbassamento di una vasta area continentale e la stessa formazione del golfo di Guinea.
Per quanto concerne il clima, è caldo umido sulla costa e le piogge tendono invece a diminuire d’intensità verso l’interno. Tutta la regione è caratterizzata anche dal dominio di masse d’aria atlantiche e sahariane, ad andamento stagionale opposto.
Durante l’inverno boreale le acque del golfo di Guinea determinano una zona di bassa pressione. Sul Sahara, invece, si forma una zona di alta pressione all’origine dei venti (il principale è l’harmattan) che da nord e da nord-est soffiano verso l’oceano. I venti secchi causano un periodo di siccità, talvolta lunghissimo nella fascia settentrionale, e che diminuisce via via di intensità e di durata, procedendo verso sud.
D’estate accade il contrario: i venti umidi provenienti dal mare vengono richiamati verso l’interno. È questo il periodo delle piogge equatoriali che, intense sulla costa, si attenuando quando si procede verso l’interno.
FLORA E FAUNA
La flora e la fauna della Nigeria variano sensibilmente a seconda della zona del Paese.
Nel sud umido, la flora è caratterizzata dalla presenza di mangrovie, soprattutto lungo la costa e nel delta del Niger. Nell’entroterra, la zona paludosa lascia il posto alla foresta pluviale. Nelle regioni del sud vaste aree di foresta sono state abbattute e sostituite da piantagioni di cacao e alberi della gomma. In quest’area del Paese l’eccessivo sfruttamento delle risorse, soprattutto petrolifere, costituisce il principale pericolo ambientale.
Andando invece verso nord alberi sparsi di baobab e tamarindo lasciano spazio alla savana che si fa più aperta all’estremità settentrionale del Paese. Nelle aree densamente abitate della savana, ossia nei dintorni delle città di Kano, Sokoto e Katsina, la vegetazione spontanea è stata rimossa dalla persistente richiesta di terreni da coltivare, dagli incendi della boscaglia e dal sovrappascolo. Nell’estremo nord è sempre più evidente la minaccia costituita della desertificazione che avanza.
La fauna è estremamente varia in Nigeria e presente nelle aree protette del Paese come i parchi nazionali. Lì si possono vedere numerosi mammiferi che un tempo erano presenti nelle savane di tutto il paese. Si potevano così avvistare facilmente antilopi, iene, leoni, ghepardi, gazzelle, dromedari, licaoni, babbuini e giraffe,… Oggi la situazione è molto cambiata a causa dell’agricoltura intensiva, del bracconaggio, della comparsa di nuovi insediamenti umani, delle malattie trasmesse dall’uomo, dei cambiamenti climatici. Insomma sono molti i fattori che hanno destabilizzato antichi equilibri naturali.
PARCHI NAZIONALI DELLA NIGERIA
In Nigeria ci sono, al momento, otto parchi nazionali gestiti dal Nigeria National Park Service. Si tratta di un ente parastatale controllato dal ministero federale dell’Ambiente.
L’ente è collegato alla Nigerian Tourism Development Corporation.
- Parco nazionale del bacino del Ciad, istituito nel 1991. Si trova nella Nigeria nord-orientale e ricopre un’area di duemila e ducente metri quadrati negli stati di Yobe e Borno. La vegetazione è quella della savana sudanese occidentale (ecoregione che si estende nell’Africa occidentale dalla costa atlantica del Senegal fino alla Nigeria orientale) e della savana del Sahel che coincide con il nord del parco. Il parco comprende tre aree protette geograficamente separate: il settore di Chingurmi-Duguma, la zona umida di Bade-Nguru e il settore di Bulatura, che includono diversi ambienti naturali, da zone umide ad aree semi aride e aride.
- Parco nazionale di Cross River, istituito nel 1991, si trova nella Nigeria sud-orientale e ricopre un’area di quattromila chilometri quadrati. È costituito da due aree protette geograficamente separate, i settori di Oban e di Okwangwo. All’intero del parco si trovano le ultime aree contigue di foresta pluviale di pianura della Nigeria con alberi di oltre quaranta o cinquanta metri di altezza. Si tratta di una foresta pluviale antichissima, risalente a 60 milioni di anni fa. La flora è molto varia e comprende più di mille e cinquecento specie diverse di tracheofite, dette “piante vascolari” per la presenza di vasi. Tra queste, un’ottantina è endemica della Nigeria. La regione è anche ricca di orchidee e felci. Dal punto di vista della fauna, tra i mammiferi: l’elefante di foresta, lo scimpanzé, il drillo, una specie di mandrillo e il cercopiteco di Sclater (un primate della famiglia delle Cercopithecidae). Numerose anche le specie di uccelli.
- Parco nazionale di Gashaka-Gumti (1991) è il più grande parco nazionale della Nigeria. Si trova nelle province orientali di Taraba e Adamawa al confine con il Camerun. È il risultato dell’unione delle due riserve faunistiche preesistenti di Gashaka e Gumti. All’interno di questo parco si trova il monte più alto della Nigeria. La fauna del parco nazionale è particolarmente varia. Infatti sono state registrate qui più di cento specie di mammiferi e la più grande popolazione di scimpanzé di tutta la Nigeria. Tra le altre specie: l’elefante africano, il licaone, l’antilope derbiana, l’antilope roana e la redunca montana (altro tipo di antilope).
- Parco nazionale di Kainji, il più vecchio istituito in Nigeria, risale al 1979 ed è situato nella zona occidentale del Paese sulle rive del Niger. È costituito da due parti, la Borgu Game Reserve, a soli dieci chilometri dal confine con il Benin e la Zugurma Game Reserve, a est. Tra le due si trova l’omonimo lago che non è altro che un bacino idrico artificiale dove la pesca è rigidamente regolamentata. Nel parco sono stati censiti mammiferi come leoni, ippopotami, babbuini, antilopi, bufali africani, facoceri… Ci sono anche numerosi esemplari di rettili e anfibi. Il parco è in parte savana e in parte foresta pluviale.
- Parco nazionale di Kamuku (1999), si trova nel nord-ovest dello stato di Kaduna, nella parte centrale del Paese. Per lo più pianeggiante, il suo confine orientale è delimitato dalle montagne Birnin Gwari. La vegetazione del parco è quella denominata “savana sudanese occidentale”. Ci sono però anche aree tipicamente saheliane. Tra i grandi mammiferi del parco si trovano l’elefante africano, l’antilope roana e piccoli gruppi di leoni.
- Parco nazionale di Okomu, è il più piccolo degli otto parchi nazionali. Si trova nello stato di Edo a circa 60 km a nord-ovest di Benin City. Nella riserva forestale di Okomu vivono specie rare e in via di estinzione. Nel 1985 venne quindi istituito il santuario naturale di Okomu, che nel 1999 divenne parco nazionale. La fauna del parco nazionale è molto varia e comprende tra le numerose specie, l’elefante di foresta, il bufalo africano e il primate, cercocebo dal collare.
- Parco nazionale di Old Oyo (1991), si trova nel nord-est dello stato di Oyo che è situato nel sud-ovest della Nigeria. Il suo nome deriva dalla capitale politica dell’antico Impero Oyo, fondato nel XV secolo fino a diventare uno dei più vasti dell’Africa Occidentale prima della Colonizzazione. Le rovine del palazzo degli ultimi re Oyo si trovano proprio all’interno del parco e costituiscono una delle sue principali attrazioni turistiche. Il parco nazionale di Old Oyo è considerato uno dei progetti più promettenti per lo sviluppo dell’ecoturismo in Nigeria. Dal punto di vista del territorio è un altopiano pianeggiante con qualche altura. Solo nella parte nord-orientale ci sono alte falesie di granito. La vegetazione del parco nazionale è un tipo di savana conosciuta come savana guneiana dal clima estremamente umido. Il parco è stato l’ultima roccaforte in Nigeria del rarissimo licaone dell’Africa occidentale scomparso alla fine degli anni Novanta a causa della caccia e dell’espansione demografica.
- Parco nazionale di Yankari, (1991), situato nello stato di Bauchi nella Nigeria orientale. Considerato l’area protetta più famosa della Nigeria per l’osservazione della fauna selvatica, è costituita da colline ricoperte da savana tropicale. Al suo interno si trova la sorgente termale di Wikki, celebre meta turistica. Peccato però che nel corso del tempo molte specie animali come il licaone e il leopardo si siano estinte. Tra le specie ancora esistenti: il coccodrillo del Nilo, il pitone di Sera, il varano del Nilo, ippopotami, babbuini, facoceri. Il parco è un paradiso per il birdwatching, con oltre trecentocinquanta specie di uccelli, di cui quasi la metà stanziali.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi