Territorio e Clima
La Tanzania ha una superficie di 947.300 kmq. È il 31º Paese più grande del mondo e, per dimensioni, è paragonabile alla Nigeria e all’Egitto. È grande oltre tre volte l’Italia.
La Tanzania a sud confina con il Mozambico, il Malawi e lo Zambia; a ovest con la Repubblica Democratica del Congo; a nord-ovest con il Burundi e il Rwanda; a nord con il Kenya e l’Uganda e a est si affaccia sull’Oceano Indiano dove si trovano le isole di Zanzibar, Pemba e Mafia.
Il centro del paese è costituito da un arido altopiano con un’altitudine compresa tra i 900 e i 1800 metri che degrada rapido nella grande fossa tettonica occupata in gran parte dal bacino del laghi Malawi (Nyasa) e Tanganica. A est il paesaggio verso la costa si fa via via sempre più dolce.
La savana occupa la parte settentrionale del Paese.
Le catene montuose della Tanzania sono raggruppate in due settori: le alte vette situate nella parte orientale e nord-orientale e i rilievi più ondulati della parte centromeridionale.
Proprio nella zona settentrionale del Paesi si trova il Kilimangiaro che, con i 5.895 metri s.l.m., è il monte più alto del continente africano, la montagna singola più alta del mondo e uno dei vulcani più alti del pianeta. È anche una delle Sette Cime del mondo, cioè delle leggendarie montagne più alte di ciascun continente. Hemingway, non a caso, così lo descrisse: “Grande come il mondo, alta e incredibilmente bianca al sole era la cima quadrata del monte Kilimanjaro” (Ernest Hemingway “Le nevi del Kilimanjaro”).
Nella stessa regione si trova anche il monte Meru che, con i suoi 4.566 metri, è la quarta montagna del Continente.
Degno di nota anche lo Ol Donyo Lengai, vulcano sacro per il popolo Masai.
Si tratta dell’unico vulcano attivo conosciuto che emette natrocarbonatite (un raro tipo di roccia vulcanica che è ricca di sodio, potassio e carbonato di calcio) e si erge sulla pianura a pochi passi dal lago Natron. Quest’ultimo è un bacino di acqua salina situato nella Rift Valley al confine con il Kenya. È un luogo di una bellezza quasi soprannaturale. Desolato e affascinate, al tempo stesso o proprio per questo così accattivante, da giugno a settembre, costituisce inoltre il luogo scelto come raduno da milioni di fenicotteri.
Un capitolo a sé merita l’arcipelago di Zanzibar, composto da Unguja (il nome ufficiale dell’isola di Zanzibar), Pemba e da altre piccole isole. Con i suoi mille chilometri di costa ed affacciato sull’Oceano Indiano, l’arcipelago di Zanzibar è una meta strepitosa per le sue spiagge (tra le più belle del mondo) dalla sabbia bianca, per le sue barriere coralline e per la sua vegetazione tropicale. La distanza minima fra l’arcipelago e la costa continentale è di circa 40 km. Più ampio è invece il braccio di mare che separa Pemba dalla costa. Le isole dell’arcipelago sono generalmente collinose. La foresta fluviale originaria si trova nelle tre aree naturali protette di Jozani a Unguja e le foreste Negli e Msitu Mkuu a Pemba.
Mafia, conosciuta anche come Chole Samba, è un’isola situata nell’Oceano Indiano a circa 25 km dalla costa del continente africano. Insieme a Zanzibar e a Pemba appartiene a un gruppo di isole talvolta indicato col nome di “isole delle spezie”. L’isola di Mafia ha come principale centro Kilidoni ed è nota per le sue coste e i suoi fondali. Il mare turchese e le splendide spiagge di sabbia bianca ne fanno, infatti, una meta di richiamo turismo, pur nel rispetto del suo fascino selvaggio. L’isola di Mafia è anche un importante crocevia culturale perché emblematica dell’intreccio storico-culturale del Paese.
Il clima della Tanzania è tropicale e generalmente piacevole durante tutto il corso dell’anno ed è caratterizzato, principalmente, da due stagioni secche e due stagioni umide, le cosiddette piogge lunghe (da metà /fine marzo a inizio giugno) e le piogge brevi (da fine ottobre ai primi di dicembre) regolate dai Monsoni e dagli Alisei provenienti dall’Oceano Indiano.
Le temperature variano a seconda dell’altitudine e della vicinanza alle coste, dove il clima è prevalentemente più umido (circa 26/29 °C).
Nell’entroterra, invece, il clima è più secco con temperature variabili (in genere comprese tra 18 e 30 gradi) fino ad arrivare a temperature decisamente più basse (anche sotto i 5 gradi) sui monti Kilimangiaro e Ngorongoro.
Il clima dell’arcipelago a Zanzibar è tropicale, con temperature elevate tutto l’anno e due stagioni delle piogge: fra marzo e giugno, la maggiore e tra ottobre e dicembre-gennaio, la minore.
Flora e fauna
La varietà di ambienti, la straordinaria ricchezza della fauna e della flora rendono la Tanzania un paese unico e di grande attrazione per il turismo internazionale che, non a caso, costituisce una delle voci principali del PIL della nazione.
Terra di Safari, (termine derivante dall’arabo “safara” (scoprire, viaggiare) che significa “viaggio, spedizione”) per antonomasia già in epoca coloniale, insieme al vicino Kenya, il territorio della Tanzania è un’esplosione di specie animali, sparse quasi ovunque sul suo territorio.
In Tanzania l’obiettivo è quello di preservare questa straordinaria diversità biologica, attraverso una tutela attenta che parte dall’istituzione di parchi e aeree protette, già a partire dagli anni successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Nei numerosissimi parchi e riserve è possibile avvistare dunque molto facilmente tantissime specie animali, a cominciare dai big five (leone, bufalo, elefante, rinoceronte, leopardo). La Tanzania è anche sede di circa 130 anfibi e oltre 275 specie di rettili, molte delle quali strettamente endemiche. Il Paese vanta una presenza veramente massiccia di grandi mammiferi selvatici (circa 4 milioni e il 20% dell’intera Africa).
In Tanzania si trovano inoltre più di mille specie di uccelli.
Anche la flora, selvaggia e primordiale, racconta un paese incredibile che lascia senza fiato in ogni suo angolo. Le specie comuni della savana coprono la maggior parte delle aree interne più aride, (circa un terzo del paese) ad altitudini comprese tra i 300 e 1.200 m.
Nelle zone ad alta piovosità, ossia sui massicci montuosi principali e in alcune parti del bacino del lago Vittoria, si trovano latifoglie di bassa quota e conifere di montagna. Le praterie boscose sono invece ampiamente sparse in tutto il paese.
Le aree centrali più asciutte sono caratterizzate dalla presenza di boscaglie e boschetti. Le praterie e la brughiera sono comuni negli altopiani. La costa ha foreste di mangrovie. Inoltre, specie uniche di vegetazione arborea sono presenti sulle isole Pemba e Tumbatu.
Al largo, la Tanzania è un paradiso per la ricca diversità di vita marina tra cui le mante e il gigantesco squalo balena. Sono presenti barriere coralline, isolotti e atolli. Le acque circostanti le isole sono spesso popolate da pesci tropicali colori, oltre a tartarughe, cavallucci marini e barracuda.
Parchi Nazionali e Tutela
16 parchi nazionali, 28 grandi aree faunistiche, centinaia di piccole riserve protette, a testimonianza di un grande patrimonio naturale e anche di una grande consapevolezza dell’importanza della sua tutela.
Circa il 32% del territorio della Tanzania (pari a 303 316 km²) è considerato area naturale protetta.
Tra i principali parchi nazionali e riserve:
Ngorongoro Conservation Area: un parco che costituisce un vero e proprio Eden naturale per l’avvistamento di una straordinaria varietà e quantità di animali. Si tratta di un mondo di natura selvaggia, dalla bellezza inimmaginabile, in un’ambientazione a dir poco strepitosa, anche per la sua incredibile varietà. Basti pensare che all’interno di un cratere del diametro di 19 chilometri, una superficie di 300 kmq e 600 metri di profondità e nella più vasta caldera ininterrotta esistente al mondo, si concentrano circa 30mila grandi mammiferi e la più alta densità di leoni e predatori dell’intera Africa.
Si tratta dunque di una meraviglia naturale nota e riconosciuta in tutto il pianeta ed una delle principali attrazioni turistiche del Continente, dichiarata dall’UNESCO, Patrimonio dell’Umanità.
Parco Nazionale del Serengeti (da siringet, “pianura sconfinata” in lingua Masai) è notoriamente definito il “padre dei parchi” della Tanzania. Con un’aerea di 15mila kmq, protetta dal 1929 (l’istituzione del Parco vero e proprio è successiva e risale al 1951), il Serengeti è il parco più vasto e antico della Tanzania, inserito dall’UNESCO tra i Siti di Patrimonio Mondiale dell’Umanità e dichiarato Riserva Internazionale della Biosfera. Ha inoltre la peculiarità di essere il palcoscenico di un fenomeno ciclico naturale che si verifica annualmente tra tra giugno e settembre, estremamente emozionante: la Grande Migrazione.
Migliaia e miglia di di erbivori (2 milioni di gnu) e (300mila zebre) si sposano verso nord, ossia verso il Kenya, in cerca di nuovi pascoli. Il Serengeti National Park, oltre che per il fenomeno della Migrazione e i suoi paesaggi sconfinati, è famoso anche perché ospita numerosi predatori e in particolare leoni. Tra i numerosi animali presenti: Leopardi, ghepardi, iene, sciacalli,… e moltissimi uccelli. Se ne contano oltre 500 specie.
Tarangire: con una superficie di 2.600 kmq, questo parco vanta la più alta concentrazione di elefanti al mondo. Ma non solo. Posizionato in un’area geografica estremamente interessante perché nel centro del ramo orientale della Rift Valley, la spaccatura che attraversa l’Africa dall’Eritrea al Mozambico, il Tarangire è popolato da più di un terzo di tutte le specie ornitologiche presenti in Tanzania, oltre a ben 700 leoni stanziali, consentendo così avvistamenti molto frequenti. Spettacolare anche il paesaggio, caratterizzato da una grande varietà di ambienti. A cominciare dalla presenza di imponenti baobab.
Manyara: si tratta di un parco di piccole dimensioni (330 kmq e con una parte sostanziale occupata da un lago), dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1981. È considerato uno dei parchi con la più alta biodiversità di tutta la Tanzania. Vanta infatti cinque ecosistemi diversi interconnessi tra di loro. Elevato il numero degli animali che si possono incontrare in ogni momento dell’anno con una frequenza molto significativa. Sono presenti leoni, leopardi, iene, zebre, giraffe e altri erbivori.
Arusha National Park: si tratta di una delle aree protette più varie della Tanzania dal punto di vista topografico. Dominato dal Monte Meru, dalla forma quasi perfettamente conica, l’Arusha è un parco piccolo (552 kmq) rispetto agli altri parchi del Paese, ma il suo incantevole paesaggio offre la possibilità di organizzare magnifici trekking. Le differenza di altitudine all’interno del parco (dai 1400 ai 4500 m) fa sì siano presenti diverse fasce di vegetazione e una fauna molto diversificata. Abbondante anche la presenza di uccelli, circa 400 specie diverse, tra cui si annoverano numerosi rapaci.
Mount Kilimanjaro National Park: visitare l’aerea protetta che circonda la mitica vetta africana significa trovarsi di fronte alla montagna più alta del continente africano e avere la possibilità di osservare uno dei panorami più spettacolari del mondo. Si tratta infatti di uno dei vulcani più alti del pianeta e una delle montagne più elevate non appartenenti a una catena. Il trekking sul Kilimanjaro ogni anno richiama, non a caso, un numero enorme di turisti (circa 25mila escursionisti all’anno).
Selous Game Reserve: situata nella Tanzania meridionale, è la riserva faunistica più grande di tutta l’Africa con i suoi 48mila mtq. Al suo interno si possono avvistare: bufali, elefanti, coccodrilli, ippopotami, licaoni e alcuni tra gli ultimi esemplari di rinoceronti neri rimasti in Tanzania.
Ruaha National Park: è il parco nazionale più grande della Tanzania con i suoi 22mila mtq e un vasto ecosistema incontaminato nel sud del Paese. Ospita moltissimi elefanti, oltre che bufali, struzzi, ghepardi, antilopi e circa 400 differenti specie di uccelli. Il territorio è un altopiano punteggiato da formazioni rocciose.
Mikumi: si tratta del quarto parco della Tanzania per dimensioni dopo il Serengeti, il Ruaha e il Katavi. Esteso su un’area di 3230 km² nella zona centro-orientale del Paese, confina a sud con il Selous Game Reserve (una delle riserve naturali dei più grande del mondo).
Katawi National Park: una vasta pianura occupa le grandi distese espose del terzo parco più grande della Tanzania. Tra i numerosi animali presenti sono gli ippopotami che costituiscono il gruppo più consistente (fino a un migliaio alla volta in una unica pozza fangosa)
Usambara Mountains: si tratta di una delle meraviglie della zona nord-orientale della Tanzania, una zona adatta al trekking e caratterizzata da tortuosi sentieri e villaggi pittoreschi all’interno di un panorama mozzafiato e lontano dalle rotte turistiche.
Rubondo Isalnd National Park: paludi, canneti, paesaggi affascinanti e solitari fanno da sfondo a un luogo incontaminato e poco conosciuto della Tanzania. Interessante anche la fauna presente: giraffe, elefanti, ippopotami, scimpanzé, antilopi.
(testo a cura di Paola Scaccabarozzi)