La cucina egiziana è molto variegate e articolate perché ha subito diverse influenze culturali e ha molte caratteristiche in comune con quella mediterranea, greca, turca, palestinese e libanese. Insomma un mix in cui l’impatto della gastronomia mediorientale è davvero significativo. Nelle regioni meridionali del Paese, inoltre, sono evidenti le influenze della cucina tipica africana.
COMINCIAMO DALLE BEVANDE
Per quanto concerne le bevande egiziane, la più diffusa è sicuramente il carcadè, ossia un infuso di fiori di ibisco. Può essere servito sia caldo, sia freddo.
In Egitto si consuma anche molto tè (in arabo shay) alla menta e il caffè arabo (in arabo ahwa). Quest’ultimo può essere aromatizzato al cardamomo.
Per quanto riguarda invece le bevande fredde sono per lo più costituite da analcolici zuccherati come, in primis, il succo di canna da zucchero (in arabo assab), il succo di tamarindo (in arabo tamr hend), quello di guava (in arabo gauafa), ma anche mango, cocco, limone…
PIATTI TIPICI E CIBO IN GENERE
Tra i piatti tipici egiziani , sicuramente bisogna citare il Koshari, un piatto unico a base di pasta, riso, legumi (lenticchie e talvolta ceci), sugo, una salsina a base di aceto e aglio e una spolverata di cipolle caramellate.
Altro piatto tipico è la Molokhiyya, una zuppa di malva, insaporita con un soffritto di aglio e olio, pepe, sale e coriandolo.
Tra i piatti a base di carne, molto diffuse sono la Kofta, una sorta di polpetta di carne macinata sottile e dalla forma allungata, l’Hawawshy, un panino cotto al forno e ripieno di carne macinata speziata, lo Shish Tawooq, uno spiedino di pollo cotto sui carboni e il Kebab.
La tipica pizza egiziana si chiama invece Fateera ed è una sorta di focaccia tipica del sud e caratteristica delle zone rurali. Spesso si mangia anche a colazione insieme a formaggio fresco o miele oppure a pranzo, ripiena di carne o verdure.
Per quanto riguarda il pesce (samak) sia di mare che d’acqua dolce, viene normalmente consumato arrostito, tagliato a metà e condito con aglio, salsa di pomodoro e erbe aromatiche. Tra i pesci tipicamente egiziani, la Tilapia del Nilo e il bolty, altro pesce del Nilo che è anche uno dei più consumati in assoluto. Gli egiziani amano poi l’aringa e il Feseekh, un tipo di pesce essiccato e fermentato.
Molto diffusi in Egitto sono i falafel, pietanza di origine copta consumata dai cristiani Copti durante il periodo di digiuno dalla carne e composti da fava sminuzzata, cipolle, aglio, coriandolo, prezzemolo, aneto e un pizzico di amido; si possono aggiungere anche ceci.
Tra gli antipasti più tradizionali invece la parte da regina la fa la baba ganush, a base principalmente di polpa di melanzane amalgamata con olio, aceto, sale, aglio tritato e pepe a volontà. Estremamente diffuso è anche l’hummus, una crema di ceci che si consuma con un po’ di limone, olio e peperoncino in polvere.
La salsa più diffusa in Egitto è invece la tahina, una crema a base di sesamo, diluita in acqua, a cui si può aggiungere a piacere aglio tritato, aceto (o limone), olio e, se si desidera, anche del coriandolo o piselli.
DOLCI
Sono quella della tradizione medio orientale. Sono spesso a base di nocciole, sesamo, arachidi, l miele e melassa.
La più diffusa in assoluto è la Basbousa, in arabo basbūsah, ossia una torta dolce tipica del Medio Oriente a base di semolino, ricoperta di sciroppo di zucchero e decorata con una mandorla su ogni fetta. Facile trovare ovunque anche la baklawa, foglie di pasta filo intrisa di sciroppo zuccherino con un ripieno di pistacchi e l’Om Ali, a base di pasta filo e crema di panna e latte. Altri ingredienti secondari sono il pistacchio (o altri frutti secchi), pasta di cocco, succo di arancia (o limone), mandorla, vaniglia e cioccolato.
Ci sono poi i cosiddetti halawyiat almuled (letteralmente “dolci di natale”, che festeggiano la nascita del profeta Maometto).
Si tratta di dolci croccanti per lo più a base di semi oleaginosi, e in particolare il sesamo.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi