Highlights economici
- Dimensioni del mercato: il Ghana ha una popolazione di circa 28,8 milioni di persone. Il Paese può essere considerato un “gateway” per l’intera area ECOWAS, che include mercati in forte espansione demografica.
- Stabilità politica: il Ghana è un Paese politicamente democratico e stabile. Il sistema è multipartitico.
- Materie prime: il Paese è ricco di risorse naturali tra cui oro (nel periodo coloniale il Paese era conosciuto come Costa d’Oro), diamanti, manganese (di cui è uno dei principali produttori mondiali) e bauxite.
- Giacimenti di petrolio offshore: nel dicembre 2010 è iniziato, al largo delle coste ghanesi, lo sfruttamento di giacimenti di petrolio.
- Cacao e carenze nella trasformazione: il Ghana è il secondo produttore mondiale di cacao, ma nel Paese sono pochi gli impianti di trasformazione tali da permettere l’esportazione di un prodotto a più alto valore aggiunto. Carenti sono anche gli impianti di trasformazione del caffè e dello zucchero. Il Ghana è produttore di frutta tropicale di buona qualità, ma scarseggiano impianti di trasformazione per la produzione di conserve, succhi e frutta essiccata.
- Sviluppo economico: il Ghana è un Paese caratterizzato da una crescente qualità della vita e da uno sviluppo economico sostenuto. Tra il 2008 e il 2013 il PIL è cresciuto a un tasso medio annuo dell’8,7%, sostenuto dagli alti prezzi dell’oro e del cacao e dalla messa in produzione di alcuni pozzi di petrolio.
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Prodotti della pesca: in Ghana sono presenti diverse società attive nel settore della lavorazione, trasformazione e commercio di prodotti ittici, alcune delle quali esportano anche in Europa. Dette esportazioni sono peraltro favorite dalle facilitazioni previste dall’Accordo di partenariato economico interinale bilaterale del Ghana con l’Unione europea.
Quadro macroeconomico
Tra il 2008 e il 2013 il PIL del Ghana ha registrato uno dei più elevati tassi di crescita al mondo: l’aumento medio annuo si è attestato all’8,7%. Nei successivi tre anni l’economia del paese ha attraversato una fase di debolezza rispetto a quel periodo, testimoniata dalla crescita del PIL nel 2015 (+2,2%), la più bassa degli ultimi decenni. Detto rallentamento è riconducibile a una prolungata crisi energetica, all’andamento del prezzo del petrolio, alla contrazione della produzione nazionale di cacao e all’elevato deficit fiscale, con conseguente aumento del debito pubblico (dal 2008 al 2015 il rapporto debito/PIL è più che raddoppiato). Nel 2016 la crescita è stata inoltre penalizzata dai problemi che hanno afflitto la produzione del giacimento offshore Jubilee. Gli ultimi dati pubblicati dall’ente statistico ghanese fotografano il ritorno a una crescita economica sostenuta, trainata dal settore oil & gas: nel 2017 l’aumento del PIL su base annua è stato pari all’8,1%; nel 2018 al 6,3%.
Nell’aprile 2015 il Fondo Monetario Internazionale approvò una linea creditizia ampliata (“Extended Credit Facility”) triennale di 918 milioni di dollari per il supporto di un programma di riforme economiche di medio termine. Nell’agosto 2017 il programma, che è stato diretto a ripristinare la sostenibilità del debito pubblico e la stabilità macroeconomica per favorire il ritorno a un’elevata crescita economica e la creazione di posti di lavoro, fu esteso per un ulteriore anno. Quella del 2019 è pertanto la prima legge di bilancio dal 2015 non vincolata dalle condizionalità contemplate dal programma. Presentata al Parlamento nel novembre 2018, la legge di bilancio 2019 prevede un tasso di crescita del PIL pari al 7,6% e un deficit di bilancio al 4,2% del PIL. Nel presentare dette proiezioni, il Ministro delle Finanze, Ken Ofori-Atta, ha inoltre annunciato un ambizioso programma di investimenti.
Dal 02 gennaio 2019 al 25 giugno 2019 il cedi si è deprezzato rispetto al dollaro dell’8,9% e rispetto all’euro del 9,2%.
Nei prossimi anni le esportazioni del Paese sono previste risentire dei prezzi dell’oro, del petrolio e del cacao, che rappresentano nell’ordine le prime voci dell’export ghanese.
Fonte : www.infomercatiesteri.it