Highlights economici
- Disponibilità di risorse minerarie: la Guinea è il paese più ricco di risorse minerarie dell’Africa Occidentale. Secondo produttore al mondo di bauxite, è dotato anche di enormi riserve di ferro, oro e diamanti.
- Petrolio: la Guinea dispone di risorse petrolifere, sebbene in quantità limitata rispetto alle altre risorse naturali di cui è ricca.
- Posizione geografica: rilevanza strategica della capitale Conakry e dal relativo porto, che ambisce a divenire una piattaforma di riferimento per i Paesi limitrofi dotati di infrastrutture portuali inadegute, quali la Liberia, la Sierra Leone, la Guinea Bissau e il Gambia.
- Dimensione del mercato: la popolazione ammonta a 11,7 milioni di abitanti con un andamento del tasso di crescita medio annuo del 2,63%.
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Condizioni climatiche e settore dell’agroindustria: la Guinea gode di tre diversi tipi di clima, che la rendono potenzialmente idonea ad ogni tipo di coltivazione.
Quadro macroeconomico
La Guinea è il paese più ricco di risorse minerarie dell’ex Africa Occidentale. Secondo produttore al mondo di bauxite (possiede il 30% delle riserve mondiali del minerale), è dotato anche di enormi riserve di ferro, oro e diamanti. I principali indicatori economici mostrano una timida crescita negli ultimi anni, ma la costante caduta del prezzo della bauxite (che rappresenta il 90% delle esportazioni) ha comportato una rilevante riduzione dei relativi introiti, vanificando le prospettive di miglioramento economico. Il settore principale resta in ogni modo quello estrattivo che concorre in modo consistente alla formazione del PIL (fra l’altro sinora solo 1/3 del territorio guineano ha formato oggetto di prospezioni geologiche).
L’agricoltura impiega l’80% della forza lavoro. Nonostante l’esistenza in Guinea di tre diversi tipi di clima, propizi ad ogni tipo di coltivazione (colture tropicali lungo la costa e colture adatte ai climi temperati sull’altipiano), soltanto il 15% delle terre è attualmente coltivato: la coltura più diffusa è il riso (che tuttavia non soddisfa il fabbisogno nazionale, tanto che il 40% del totale è importato), seguito da caffè, ananas, tapioca e banane. Le industrie sono, invece, coinvolte soprattutto nel processo di trasformazione dei prodotti agricoli. Si fabbricano, fra gli altri, birra, succhi e si lavora il tabacco. Il Paese dispone, inoltre, di un notevole potenziale idroelettrico.
Fonte : www.infomercatiesteri.it