Spesso definito “l’ultimo Eden africano”, questo piccolo paese a cavallo dell’Equatore è lo “scrigno verde” dell’Africa Centrale, un’oasi incontaminata che al suo interno custodisce una biodiversità unica al mondo.
L’88% del suo territorio è occupato da foreste e l’11% è stato dichiarato nel 2002 Parco Nazionale, al fine di salvaguardare un immenso patrimonio naturalistico esteso per più di 30.000 km2 e ripartito in 13 aree protette, nelle quali si contano centinaia di specie animali e vegetali endemiche. Ma non solo, questi intricati labirinti verdi affacciati sull’oceano rappresentano anche l’habitat prediletto da primati (mandrilli e gorilla di pianura su tutti), leopardi, bufali ed elefanti, che spesso si spingono fino al limitare della battigia, insieme ai “surfing hyppos”, gli ippopotami che si bagnano nelle acque dell’Atlantico, tra balene megattere e tartarughe liuto.
Un viaggio fuori dalle rotte del turismo, per veri viaggiatori
Un viaggio in Gabon richiede una forte motivazione ed un ottimo spirito di adattamento. I tesori che questo paese custodisce non sono facilmente accessibili, l’organizzazione e la logistica sono complesse e spesso, per essere ripagati dagli sforzi fatti nel corso del tour, è necessario un pizzico di fortuna (cercando il contatto con animali selvatici in uno stato completamente naturale, non sempre il risultato è garantito).
Vi saranno intere giornate di trasferimento, si viaggerà su piste sconnesse, si attenderà per ore il treno della Transgabonaise, ci si dovrà adattare a possibili cambi di operativi dei voli interni (e conseguentemente a variazioni di programma), si dovranno affrontare percorsi accidentati nella foresta… insomma, un’esperienza per “veri viaggiatori” che non si lasciano scoraggiare dalla complessità della realtà africana, consapevoli che la possibilità di poter trascorrere qualche ora al cospetto di un’intera famiglia di gorilla, o di assistere alle danze estatiche di un autentico rito bwiti, tra effluvi allucinogeni, adepti in stato di trance e sacerdoti-guaritori, sono privilegi riservati a pochi, e doni preziosi che sapranno certamente ripagare il gruppo delle fatiche del viaggio.
Giorno 1 :
Volo di andata/Libreville (LBV)
Giorno 2 :
Libreville/Owendo/Treno per La Lopé
City tour della capitale, prima di salire sul famoso treno di Owendo.
Giorni 3-4-5 :
Parco della Lopé
In piroga sul fiume Ogooué per scoprire le pitture rupestri della regione, la scalata del monte Brazza per ammirare splendidi paesaggi, il safari nella savana alla ricerca di bufali ed elefanti, l’incontro con i mandrilli nella foresta, la partecipazione ad un rito animista bwiti.
Giorno 6 :
Lopé/treno/Owendo/Libreville (LBV)/volo interno/Port Gentil (POG)/Omboué
Giornata di trasferimento.
Giorni 7-8 :
Omboué/Parco di Loango/Omboué
In barca sulla laguna Fernan Vaz fino alla missione St Anne, progettata da Gustave Eiffel, prima di entrare nel parco di Loango per un emozionante incontro con i gorilla di pianura, le balene megattere e gli elefanti della foresta.
Giorno 9 :
Omboué/Port Gentil (POG)/volo interno/Libreville (LBV)
Rientro nella capitale.
Giorno 10 :
Libreville/Point Denis/Libreville
Le spiagge di sabbia bianca di Point Denis, ai margini della foresta tropicale.
Giorno 11 :
Libreville (LBV)/Volo di ritorno
Arrivo all’aeroporto di destinazione.
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