La Guinea Bissau, la cui gemma più preziosa è l’Arcipelago delle isole Bijagos, è un piccolo tesoro tutto da scoprire. Qui acqua e terra si compenetrano in un gioco di pieni e vuoti, tra estuari di grandi fiumi che cercano una via verso il mare ed intricati labirinti di mangrovie che celano remoti villaggi in cui gli abitanti vivono ancora secondo i dettami delle antiche tradizioni.

Un viaggio in equilibrio tra scoperta naturalistica e culturale che ha come meta un paese poco frequentato ma ricco di fascino, dove la vita scorre lenta e rilassata, tra distese di risaie, palme, anacardi e specchi d’acqua che appaiono e scompaiono seguendo il ritmo delle maree. A Bissau e Bolama, l’antica capitale, il colonialismo portoghese ha lasciato maggiore testimonianza di sé, tra decadenti edifici color pastello e antichi palazzi di una nobiltà decaduta ma ancora molto affascinante. Nei villaggi rurali invece sopravvivono culti ancestrali e ritualità animiste. Feticci e spiriti della natura che trovano il loro posto nelle foreste sacre dell’entroterra, così come nelle isole dell’Arcipelago delle Bijagos, autentico paradiso di incontaminata bellezza, dove le popolazioni vivono in armonia con una ricca fauna endemica di delfini, ippopotami marini, tartarughe oceaniche e uccelli acquatici.