Sperduto a più di 1.100 km ad ovest dell’isola principale di Mahé e secondo sito appartenente allo stato-arcipelago delle Seychelles ad essere dichiarato Patrimonio Mondiale Unesco, il piccolo e disabitato atollo di Aldabra, è l’habitat naturale e selvaggio per migliaia di tartarughe giganti terrestri che qui vivono, in una concentrazione tale da farne una piccola “Galapagos d’Africa”.
Da secoli, e ben prima di diventare Patrimonio dell’Umanità, questo incredibile sito naturalistico, incastonato nell’Oceano Indiano, attirò l’attenzione della comunità scientifica internazionale, tra cui lo stesso Darwin, o il più recente Cousteau che vi approdò con il suo documentario “Il Mondo del Silenzio”. Avendo il privilegio di visitarlo, si capiscono immediatamente le ragioni di un tale interesse planetario e dell’esigenza di preservarne a tutti i costi l’integrità, non solo per salvaguardarne le docili tartarughe, bensì un intero ecosistema tra i più incontaminati e straordinari della terra.
Nonostante il suo isolamento, l’isola di Aldabra era in realtà già conosciuta dai naviganti arabi nel Medioevo che la chiamarono “Al Khadra” (La Verde) e rischiò di diventare una base militare della colonia inglese, tentativo vanificato dalle vittoriose battaglie degli ecologisti che qui vi riuscirono a stabilire una delle basi scientifiche più importanti al mondo.
Oggi è un’oasi ambientale marina, protetta per il suo straordinario ecosistema di interesse geologico e naturalistico, praticamente inviolata e totalmente disabitata, se non dimora delle “preistoriche” tartarughe.
Al momento non facilmente raggiungibile, fino a che gli ingressi a numero chiuso non verranno regolati e regolamentati dall’accesso alla relativamente vicina isola di Assomption, valore aggiunto che la rendono una delle destinazioni eco-turistiche più ambite dai viaggiatori avventurosi, Aldabra consiste nell’atollo più grande al mondo di origine corallina, formato in realtà da 4 isole, Picard, Polymnie, Malabar e Grande Terre, che creano una laguna di circa 34 km di lunghezza per 14 di larghezza, che con l’alta marea incornicia uno scenario incredibile di isolotti e atolli minuscoli, trasformandosi in un’unica grande distesa in secca, durante la bassa marea.
Un vero spettacolo della natura!
Di questo spettacolo fanno parte circa 100.000 esemplari di enormi tartarughe terrestri Aldabrachelys, ma anche una grande varietà di avifauna, pesci e crostacei, tra cui i granchi giganti.
Aldabra è ad oggi uno degli ultimi posti rimasti sul pianeta terra, in cui la presenza umana non ha ancora lasciato traccia visibile.