Il Parc National du Banc d’Arguin è dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e rappresenta una delle mete più entusiasmanti del continente per gli appassionati di birdwatching. Anche i meno esperti non possono non restare colpiti dalla impressionante varietà di volatili che seguono le rotte migratorie tra l’Europa e l’Africa meridionale.
Da Cape Timiris il parco si estende per ben 200 km in direzione nord e la maggior concentrazione di uccelli si avvista in prossimità della costa, sui banchi di sabbia che affiorano in superficie dai fondali più bassi. Durante la stagione invernale, nei mesi di dicembre e gennaio, è possibile assistere ai più spettacolari avvistamenti, essendo anche la stagione degli accoppiamenti. Migliaia di uccelli migratori, provenienti dall’Europa settentrionale, dalla Siberia e dalla Groenlandia si rifugiano qui. A bordo di una tradizionale lance, un peschereccio guidato da pescatori Imraguen, si potrà osservare lo spettacolo da una posizione privilegiata nel totale rispetto dell’ambiente.
Proprio gli Imraguen sono gli unici ad abitare questa lingua di terra, un’etnia che può contare poche centinaia di abitanti suddivisi nei sette villaggi all’interno del parco. Basano la loro economia sulla pesca di sussistenza usando metodi tradizionali. L’isola più grande del Banc d’arguii è Tidra, lunga circa 30 km, circondata da altri isolotti minori, come Niroumi e Nair. Iwik è il villaggio sulla terraferma, leggermente più a nord rispetto all’isola di Tidra, da cui partono le principali escursioni e dove si possono affittare le imbarcazioni. Dal promontorio di Cape Tafarit, circa 30 km a nord di Iwik, si gode di un panorama spettacolare sulle acque cristalline.