Appena si arriva a Ghardaia nella Valle dello M’Zab, si percepisce immediatamente la straordinarietà e l’unicità di questo posto fuori dal mondo, che gli é valso non a caso l’iscrizione a Patrimonio Mondiale UNESCO.
La regione dello M’Zab si trova in una vallata, un’oasi nell’estremo nord del deserto del Sahara. É tra queste falesie calcaree che si insediarono nell’XI secolo gli ibaditi, un popolo berbero che scappava dalle invasioni. Una dopo l’altra costruirono le 5 città più antiche, la Pentapoli, Beni Isguen, Melika, Bou Noura, El Atteuf e Ghardaia, che ne é sicuramente la perla più rappresentativa.
Protette dalla roccia, sono città che rispecchiano l’antica organizzazione sociale tradizionale, il cui governo é ancora oggi affidato ai capi spirituali musulmani. Svettano imponenti le moschee piramidali che dominano la comunità dal punto più alto della città e i cui minareti fungevano in origine anche da torri di avvistamento.
Intorno si sviluppa gradualmente l’abitato secondo una struttura ad alveare. L’aspetto é quello di cittadelle simili a fortezze, di cui Ghardaia ne é l’esempio più raffinato.
Ghardaia é anche il centro principale e storicamente il crocevia commerciale più importante di tutto il deserto sahariano algerino, il che rende la visita del suo souk un’esperienza veramente suggestiva. Beni Isguen ospita invece il bellissimo marché à la criée (mercato all’asta) dove si possono comprare tra innumerevoli oggetti di antiquariato o semplice paccottiglia, anche i meravigliosi tappeti variopinti, tipici della regione.
La regione é anche disseminata di rigogliosi e produttivi palmeti, dotati di ingegnosi sistemi idrici. Durante l’estate e l’inizio dell’autunno, il momento più caldo dell’anno, in cui le palme sono in frutto, le famiglie si trasferiscono in queste oasi per godere dell’ombra e per la raccolta dei preziosi datteri.