Territorio e Clima
L’Angola è, con la sua estensione di i 1 246 700 km², il ventitreesimo Paese più esteso del mondo, grande circa quattro volte l’Italia.
Confina a nord e nord-est con la Repubblica Democratica del Congo, a est con lo Zambia, a sud con la Namibia e a ovest si affaccia sull’Oceano Atlantico con 1600 km di costa.
L’interno del Paese è costituito da un vasto altopiano, delimitato a ovest da rilievi (Serra Moco, 2620 m) che scendono ripidi verso l’Oceano Atlantico. Sul lato orientale, verso l’interno del continente, gli altopiani degradano invece dolcemente verso il bacino dello Zambesi, il quarto fiume più lungo dell’Africa e il più grande tra i fiumi che sfociano nell’Oceano Indiano. Quest’area è caratterizzata dalla presenza di estese savane piuttosto popolate, grazie al clima mite e ai terreni fertili.
Nella parte sudorientale dell’Angola si trova una zona arida in direzione del deserto del Kalahari, eccetto le vallate dei fiumi Cunene, Cuando e Cubango che sono coltivabili.
L’Angola è uno degli stati africani più ricchi di corsi d’acqua. I suoi fiumi principali sono: il M’Bridge, il Cuango, il Cassai e il fiume Congo.
Un posto eccezionale tra i fiumi angolani spetta, in particolare, al Rio Kwanza che, dopo un percorso di 960 km, si getta nell’Atlantico a sud di Luanda, la capitale dell’Angola. La foce del fiume fu una delle porte di ingresso per gli esploratori colonizzatori portoghesi verso l’interno dell’Angola. Il Rio Kwanza è un patrimonio di biodiversità con le numerose specie di pesci, uccelli e la sua rigogliosa flora.
In Angola si alternano due stagioni: quella secca, denominata “cacimbo” (da metà maggio a metà agosto) e quella delle piogge (“das chuva”) con una concentrazione soprattutto in due periodi, dicembre-gennaio e marzo-aprile.
La temperatura media di Luanda è di 25 gradi centigradi. La costa ha un’umidità media dell’85% e una temperatura media annuale superiore ai 23 gradi. Le regioni settentrionali sono caratterizzate da abbondanti precipitazioni a clima tropicale. Nelle zone meridionali e sull’altopiano, la stagione è più secca e le temperature più basse.
Flora e fauna
La lunga guerra civile che ha travagliato l’Angola per decenni (1975- 2002), dopo la guerra anti-coloniale, ha avuto un effetto devastante sulla sopravvivenza della fauna selvatica del paese. Un numero consistente di animali è stato infatti massacrato, preda di mine antiuomo, dell’esercito, di bracconieri che cacciavano elefanti per ottenerne avorio e gente del posto che cacciava per fame. E’ iniziato successivamente un tentativo di ripopolamento con periodici invii di animali dai parchi del Botswana e del Sudafrica ed esistono quindi, all’interno di aree protette, animali selvatici come: giraffa, zebre, scimmie, elefanti, leoni…
L’antilope è in particolare il simbolo del Paese. Più precisamente si tratta della palanca negra (Hippotragus niger variani), un’antilope dal manto scuro. La sua immagine si trova anche sul logo della compagnia aerea nazionale TAAG Angola Airlines.
Numerose sono le specie di uccelli presenti nel paese.
Interessantissima è la flora che esprime una straordinaria biodiversità, estremamente variabile a seconda dalla zona del Paese. La savana e le boscaglie occupano la Grande Scarpata che separa l’altopiano centrafricano dalla costa dell’oceano Atlantico.Le coste meridionali e centrali comprendono la presenza della Welwitschia (Welwitschia mirabilis Hook.f.), una conifera primitiva. La savana erbosa intorno a Lobito è caratterizzata da baobab ed euforbie.Le province di Huambo, Benguela e Huíla ospitano foreste montane. La savana erbosa a nord comprende boschi di Miombo (parola swahili usata per definire genericamente le piante del genere Brachystegia) e alcune foreste sempreverdi.
Parchi nazionali e tutela
La rete delle aree naturali protette in Angola ammonta, nel complesso, a 87.000 km², ossia 7% della superficie complessiva del paese.
Sono presenti: 8 Parchi Nazionali, 1 Parco naturale regionale, 2 Riserve Naturali Integrali e 2 Riserve naturali parziali.
Ecco l’elenco dei parchi e una loro sintetica descrizione:
- Parco nazionale di Cameia, istituito nel 1938, situato nella provincia di Moxico in Angola, situato a circa 1100 m sul livello del mare. Gran parte del parco è costituito da pianure inondate stagionalmente che fanno parte del bacino del fiume Zambesi, con la metà settentrionale del parco che sfocia nel fiume Chifumage. E’ caratterizzato dalla presenza di estesi boschi di miombo, simili a quelli del bacino dello Zambesi, nello Zambia occidentale. Il parco è un esempio naturalistico unico in Angola. Due laghi, il Lago Cameia e il Lago Dilolo (il più grande lago dell’Angola) si trovano fuori dai confini del parco ed entrambi hanno estesi canneti e paludi erbose ricche di uccelli acquatici.
- Parco nazionale di Quicama: istituito nel 1957, è il parco nazionale più accessibile dalla capitale Luanda. La flora è particolarmente ricca di baobab, mangrovie, palme, euforbie. Purtroppo anche in questo caso la fauna ha fortemente risentito della guerra civile, anche se il governo angolano sta da tempo provvedendo alla sua ripopolazione.
- Parco nazionale di Bicuar, istituito nel 1964, si trova nella regione sud-occidentale del paese sull’altopiano di Huila. Ha una dimensione di 7151,09 km e precedentemente ere una riserva di caccia. Storicamente noto per la presenza di grandi mammiferi, il parco è un esempio eclatante di decrescita della fauna durante la guerra civile, quando gli animali furono in gran parte sterminati. Il governo angolano ha comunque intrapreso significativi sforzi per ricostruire inserire gli animali. L’area è caratterizzata da grande biodiversità e dalla presenza di alberi di Mopane, noto anche come albero farfalla.
- Parco nazionale di Cangandala, Il parco è stato creato nel 1963 nella parte settentrionale del paese, mentre l’Angola era sotto il dominio portoghese. È stato dichiarato parco nazionale il 25 giugno 1970, con lo scopo di proteggere gli esemplari di antilope nera gigante che sono stati scoperti nel 1963. Il paesaggio è quello tipico della savana.
- Parco nazionale di Iona, istituito nel 1964. Si trova nella parte a sud-ovest del paese, a circa 200 chilometri a sud della città di Namibe e ricopre un’area di 15.200 chilometri quadrati. Iona fa parte del deserto settentrionale del Namib. L’area purtroppo è stata fortemente sconvolta dalla guerra civile. Pesante è stato anche l’impatto del bracconaggio. Per quanto riguarda la flora: tre sono i tipi di vegetazione presenti nel parco. Si va dalle steppe sub-costiere dominate dalla presenza dell’acacia, alle steppe costiere dismesse, con vegetazione sub-desertica, al deserto con dune mobili. Il parco è noto in quanto rappresenta l’habitat principale della “Welwitchia Mirabilis”, una pianta a volte indicata come ” fossile vivente “.
- Parco nazionale di Mupa, nell’Angola meridionale, è stato dichiarato parco nazionale nel 1964. Morfologicamente è caratterizzata dal territorio dell’altopiano angolano, con un’altezza media di 1000 metri e che supera i 1300 metri nel nord-est. Il fiume principale è il Cunene, da cui la provincia prende il nome, che scorre verso sud-ovest per poi piegare a ovest in prossimità del confine con la Namibia di cui segna il confine per un lungo tratto.
- Parco nazionale di Luengue-Luiana, istituito nel 1966, si trova nella provincia di Cuando Cubango, nell’angolo sud-orientale dell’Angola. Il parco è delimitato a ovest e sud-ovest dal fiume Kavango, a sud dal confine con la Namibia, a est dal fiume Cuando che segna il confine con lo Zambia, e a nord dal Parco Nazionale Longa-Mavinga. La maggior parte del parco è costituita da boschi aperti. Gli alberi predominanti sono specie di Burkea, Baikiaea, Pterocarpus ed Erythrophleum nella parte meridionale del parco, ed Erythrophleum, Burkea, Julbernardia e Guibourtia nelle aree settentrionali del parco.
- Parco Mavinga, istituito nel 1966, è un parco nazionale situato nella provincia di Kuando Kubango, nel sud-est dell’Angola. Interessante per il suo paesaggio boschivo.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi