Il lago Tanganyika, secondo lago più esteso del continente, condiviso con la Tanzania, la Repubblica Democratica del Congo e lo Zambia, domina il paesaggio dell’Ovest del Burundi e della capitale Bujumbura, e ne costituisce il centro economico e turistico.
Situato in una delle grandi fosse della Rift Valley, il lago Tanganyika è il più profondo del continente, visitato per la prima volta dagli europei nel 1858, durante la celebre spedizione di Burton e Speke alla ricerca delle sorgenti del Nilo.
La pesca è un’antica e attività sul litorale del Tanganyika, molto pescoso, dove coabitano pesci pegagici come lo ndagalas (sardine argentate) e grossi predatori come il sangala (persico del Nilo). Ad una pesca artigianale, praticata dagli abitanti dei villaggi situati sulle sponde del lago, effettuata con piroghe ricavate da tronchi d’albero e praticata principalmente di notte con l’uso di una lampada o una torcia, si è affiancata una pesca industriale con ciancioli o a strascico, certamente più fruttuosa ma anche invasiva.
Il lago è anche uno degli immancabili turistici del paese. A nord della capitale si trovano le migliori spiagge attrezzate, nella zona di Kajaga, di cui quella di Saga è certamente la più frequentata. A sud di Bujumbura, la strada RN3 costeggia le rive del Tanganyika per 130 chilometri fino alla frontiera con la Tanzania, e in questa zona di influenza swahili le spiagge più rinomate sono quelle di Resha-Minago e Nyanza-Lac. Ma attenzione, non è raro che il relax sia interrotto dall’apparizione di un ippopotamo o di un coccodrillo!