Foto © M. Bartolini
Nel cuore dell’entroterra meridionale del Camerun, alcuni tratti di foreste impenetrabili sono diventate una riserva abitata dal gruppo pigmeo dei Baka. Autoctoni della regione, unici depositari dei segreti della foresta primigenia, si ritrovano oggi sempre più marginalizzati da una società che in parte li ha esclusi dal progresso e che in parte loro stessi hanno rifiutato, continuando a coltivare il proprio stile di vita ancestrale.
Popolo di raccoglitori e cacciatori, famosi per la loro piccola taglia, le origini dei Pigmei rimangono abbastanza misteriose. Probabilmente migrarono ai tempi degli antichi Regni Egizi dalla Valle del Nilo, insediandosi su queste terre in età preistorica.
Se oggi la città principale di Bertoua è abitata principalmente dal popolo Baya che fa capo alla chefferie tradizionale di Aiba Ndiba, e i campi fertili al limitare tra le savane e le foreste sono coltivati dalle popolazioni di origini Bantù, alcune piccole comunità di Pigmei sedentarizzati si trovano lungo l’asse stradale che porta verso la Riserva Naturale di Dja, nei villaggi di Mayos e Mbiang.
Ma questa è solo una minoranza di Pigmei Baka che hanno scelto di integrarsi con una vita più moderna. La maggior parte di essi continua a praticare la vita nomade di cacciatori e raccoglitori all’interno della foresta vergine, in simbiosi con la natura e trovando in essa la sussistenza necessaria. Veri depositari millenari dei segreti legati alle proprietà delle piante e al perfetto controllo di un ambiente apparentemente ostile ai più, non di rado i guaritori pigmei vengono interpellati dalle altre popolazioni che non hanno accesso facile alle cure della medicina moderna.
La Riserva di Dja, ebbe la sua iscrizione alla lista Unesco nel 1987, per il suo eccezionale valore ambientale, che vede circa il 90% del suo territorio ricoperto di foreste equatoriali, rimaste interamente vergini. Qui solo le comunità Baka hanno diritto di praticare la caccia tradizionale di sostentamento,evitando le specie protette che abitano questo polmone verde, come i mandrilli, gli scimpanzé e le ultime famiglie di gorilla ed elefanti. Una grande ricchezza ornitologica è presente nella riserva, così come numerose specie endemiche di piante, di cui i Pigmei conoscono le molteplici proprietà culinarie e medicamentose, compresi gli effetti allucinogeni di alcune di esse, usate nei riti iniziatici.
Zona molto isolata dal resto del paese, il suo interno selvaggio ed intricato è rimasto sospeso in una dimensione fuori dal tempo, in cui i Baka si spostano costantemente, costruendo ripari di fortuna, intrecciando delle elaborate capanne di palme e foglie di banani, nutrendosi di bacche e selvaggina e praticando ancora oggi i propri riti ancestrali, in perfetta simbiosi con gli elementi naturali e gli spiriti della foresta.
Un’esperienza unica e toccante, nel Camerun più profondo ed autentico.