Nella regione settentrionale del Ciad, si erge il massiccio montuoso più alto del Sahara. Uno dei volti più sconosciuti, mitici e sorprendenti del deserto più grande del mondo, che non è fatto solo di sabbia, ma che nasconde mille aspetti, geologici, morfologici, antropologici, culturali e storici, tutti da scoprire.
Il Tibesti è un vero e proprio miracolo della natura e del lavoro che questa ha fatto nel corso delle ere geologiche. Di origini vulcanica, le sue vette che superano i 3000 mt di altitudine, sono formate da colate laviche, sedimenti basaltici e di arenaria, lavorati ed erosi dagli agenti atmosferici in canyon, guglie dalle forme surreali, crateri ancora attivi, stratificazioni di carbonato di sodio (natron) all’interno di caldere profonde 700 metri. Ma anche vallate di acacie e di orti resi fertili dalla perseveranza degli abitanti, pendii scoscesi a perdita d’occhio, disseminati di palmeti, gole e crepacci che vanno giù a picco fino a piantarsi nella sabbia dorata del Sahara che circonda l’intero massiccio. I piccoli villaggi dalle capanne circolari dei Tubu-Teda, sono lì da millenni, unici depositari dei segreti di queste montagne. Popolo di fieri guerrieri e allevatori, rifiutarono di lasciare queste terre, tra le più spettacolari al mondo, ma anche tra le più inospitali.
Dall’oasi di Faya Largeau, attraversando paesaggi sabbiosi, sormontando giganteschi Erg e aggirando falesie, incontrando minuscoli villaggi tradizionali fino a Yebbi Bou, avventurandosi tra i picchi e le gole più impervie, raggiungendo le vette più alte dai panorami mozzafiato ed esplorando i vulcani e i crateri più antichi, come il Pic Tousside e il Trou au Natron, ridiscendendo a valle fra fertili vallate e rigogliosi palmeti… tutto nel Tibesti ha il sapore della vera avventura e di emozioni che solo il deserto e i suoi mille insospettabili volti sanno offrire.