Popolazione
Il Ciad conta una popolazione di circa 11.500.000 di abitanti, con una densità di circa 9 abitanti per km². La capitale è N’Djamena, nonché la città più popolata (circa 1.150.000 abitanti).
E’ una Repubblica Presidenziale, suddivisa in 23 regioni con relativi capoluoghi, dipartimenti e sub-prefetture.
Il sud del paese, con fertili terre e clima più umido è quello ove si concentra maggiormente la popolazione, mentre il nord totalmente desertico è abitato da alcuni gruppi minoritari di antichissima origine e dediti per tradizione al nomadismo.
Nel suo complesso in Ciad è possibile individuare circa 200 tra gruppi e sottogruppi di diversa origine, facendo del paese un vero caleidoscopio di popoli, tra i più variegati e ricchi di tutta l’Africa. Per semplificare, vengono generalmente suddivisi per similitudini linguistico-dialettali, in una decina di gruppi. Qui di seguito indichiamo alcuni dei principali, per zone geografiche:
Principali popoli del sud
Sara
In Ciad rappresentano il gruppo maggioritario e si compongono di numerosi sottogruppi con similitudini dialettali e culturali. Sono popolazioni sedentarie di agricoltori, pescatori e cacciatori, la cui società comunitaria è regolata dalla tradizionale gerarchia per fasce di età. Molti si sono convertiti da secoli al cristianesimo, ma ancora oggi esiste un forte sincretismo con le pratiche ancestrali animiste, tra cui i riti di iniziazione del passaggio all’età adulta, il culto delle maschere e degli spiriti degli antenati, occupano un ruolo fondamentale. Essendo il popolo più numeroso in Ciad, tentano di rivendicare la lingua sara come la terza ufficiale del paese.
Tra i principali popoli sedentari del sud, in prevalenza agricoltori e allevatori, vi sono anche i Mundang, ancora fortemente attaccati alle proprie pratiche ancestrali animiste, i Baghirmi depositari delle tradizioni dell’antico Regno omonimo, e i Musei.
Principali popoli del Sahel centrale
Arabi
Rappresentano circa il 14% della popolazione e vengono distinti in due grandi gruppi a seconda della loro discendenza: i Djoeina e gli Hassaouna. Originari della Penisola Arabica e dell’antica Tripolitania, arrivarono nell’attuale Ciad a ondate successive, a partire dal XIV secolo, per convertire le popolazioni all’Islam. La maggior parte sono ancora organizzati in clan e sono rimasti nomadi, in prevalenza allevatori di zebù, ma molti si sono sedentarizzati nelle città, o nei villaggi e sono diventati commercianti.
Hadjerai
Popolazione sedentaria, abitano le montagne delle regioni centrali, dei massicci del Guera e dell’Abou Telfane. Sono popoli di coltivatori e allevatori, soprattutto di cavalli. Molti sono rimasti attaccati ai culti ancestrali e alla devozione verso gli spiriti.
Bororo
Appartenenti al grande gruppo dei Peulh, popolazione semi-nomade che migrò in antichità dal Nilo al Fouta Djalon e presente in tutti i paesi dell’Africa centro-occidentale, i Bororo sono rimasti in toto dei pastori nomadi e si spostano costantemente con le proprie mandrie, famiglie e accampamenti, in tutta la fascia saheliana ciado-nigerina, in cerca di pascoli. A differenza degli altri gruppi Peulh che sono stati fortemente islamizzati, essi rimangono più di tutti attaccati alle proprie tradizioni pre-islamiche e ai propri costumi ancestrali e non si sposano con altre etnie. Famosa è la loro festa Gerewol, unica nel suo genere, che si tiene ogni anno alla fine delle piogge, quando i vari clan si riuniscono e inscenano una sorta di concorso di bellezza maschile, pretesto per le giovani donne per scegliere il proprio futuro marito e ripartire con lui.
Maba
Sono un popolo che abita storicamente tutta la regione di Abeché. Sono stati fortemente islamizzati e arabizzati, al punto che parlano quasi tutti l’arabo. Ciononostante molto conservano anche delle proprie tradizioni ancestrali e delle iniziazioni all’età adulta dei ragazzi e delle ragazze.
Tra i popoli sedentari e islamizzati del Sahel ciadiano i gruppi maggioritari sono anche i Kanembou, i Bilala e i Kouka, tutti più o meno direttamente discendenti dell’antico Regno di Kanem-Bornu. I Kotoko e i Buduma, cheabitano la regione e le isole del Lago Ciad, popoli di agricoltori e pescatori.
Principali popoli del deserto
Tubu
Il popolo per eccellenza del nord, sono i Tubu e tutti gli altri gruppi o sottogruppi che abitano le zone desertiche, sono in qualche modo discendenti e imparentati con essi o collegati ad essi, come i Kamadja che ne erano gli antichi schiavi. Originari del massiccio del Tibesti, erano un popolo di fieri guerrieri musulmani e pastori nomadi. Nel corso dei secoli molti hanno lasciato il Tibesti (i Daza del Borkou, o i Kreda a sud dell’Ennedi), sedentarizzandosi in altre regioni del centro-nord, o praticando il semi-nomadismo. Oggi i Tubu che abitano ancora le zone più aride del Tibesti e praticano l’allevamento semi-nomade sono chiamati Teda-Tou.
Bideyat
I Bideyat sono un popolo originario del massiccio dell’Ennedi e appartengono, assieme a un numero copioso di clan, allo stesso grande gruppo degli Zaghawa. Ancora oggi sono dediti alla pastorizia, ma stanno sempre più abbandonando il nomadismo per forme semi-nomadi di transumanza stagionale.
Lingue
Le lingue ufficiali sono il francese e l’arabo.
Tra le circa 130 lingue e dialetti locali parlati nell’insieme dei territori, le principali sono: arabo, sara, tubu
Religione
Il 60% della popolazione è di fede musulmana (soprattutto le popolazioni del centro-nord).
Il 30 % segue il Cristianesimo (soprattutto a sud)
Il 10 % è rimasto interamente legato alla pratica animista o in sincretismo con una delle due confessioni monoteiste