Se siete appassionati di artigianato africano, allora la Costa d’Avorio è il paese che fa per voi.
Probabilmente tra tutti i paesi dell’Africa Occidentale è quello che offre la più grande varietà di manufatti artigianali e souvenir, e veramente di ottima fattura e qualità.
Ogni città ha il proprio villaggio artigianale o centro dell’artigianato. Che sia una teoria di boutique che vendono souvenir provenienti da tutta la Costa d’Avorio, o laboratori specializzati nell’artigianato regionale, ci sarà veramente l’imbarazzo della scelta.
Se il vostro viaggio comincia a Khorogo, preparatevi a riempire la valigia fin dal primo giorno e a trovare un po’ di spazio per un tipico bogolan delle maestranze senoufo, gli splendidi arazzi naif tinti con colori naturali in bianco e nero che ispirarono l’arte di Picasso; le perle di terraccotta del villaggio di Kapele, sono vere e proprie opere d’arte miniaturista, colorate e decorate con mano sapiente e ferma, dalle famiglie del posto che si tramandano il savoir faire da generazioni. Dal quartiere degli scultori e intagliatori del legno, sarà difficile andar via senza nemmeno una statuina votiva o una delle meravigliose maschere tradizionali senoufo,e un piccolo apribottiglie in ferro o un portachiavi, saranno un bel ricordo del fabbro più famoso della regione nel villaggio di Koni.
I souvenir possono anche essere gastronomici, in questo caso non tornate a casa senza qualche sacchetto di mango candito della fabbrica artigianale di Boundiali o qualche barretta di cioccolato bio del laboratorio Choco Plus di Grand Bassam.
Se vi interessano i tessuti africani, in tutti i mercati troverete un tripudio di stoffe coloratissime e se desiderate un prodotto artigianale tipico, allora scegliete attentamente tra gli splendidi manufatti di cotone, confezionati dai telai tradizionali dei baoulé, in un ricco campionario di colori e motivi geometrici.
Questi sono solo alcuni suggerimenti, su un’infinità di manufatti, che spaziano dalle maschere dei Dan a quelle dei Baoulé, dalle ciotole di terracotta di Katiola agli eleganti tessuti dai colori vivaci dei popoli Akan, dalle sinuose sculture di “ebano rosso” degli artigiani di Man, alle statuette delle procaci “Big Mama” o dei “Sonja” (coloni), forse tra i souvenir più caratteristici e particolari della Costa d’Avorio. Si tratta di statuette un po’ naif che rappresentano sia coloni europei che persone locali, vestiti secondo la moda del tempo coloniale, con la giacca sahariana e il caschetto bianco sulla testa. La loro invenzione sembrerebbe ironica, ma è invece probabilmente da ricollegarsi alla necessità di riti propiziatori di difesa verso l’ingerenza straniera, o di protezione verso i propri familiari che partirono durante la guerra mondiale, integrando le truppe francesi.
Tra i centri artigianali quello annesso al Museo Nazionale di Grand Bassam è probabilmente il migliore in qualità e autenticità dei manufatti, provenienti da tutta la Costa d’Avorio e anche dagli altri paesi confinanti. Mentre se siete attratti dall’arte contemporanea, di fronte al Museo è l’Associazione di artisti-pittori ivoriani, con un’interessante esposizione permanente di tele che variano dal genere naif, all’astrattismo e qualche originale creazione di arte povera o del riciclo.
Infine a Grand Bassam merita un passaggio il bellissimo centro di arte ceramica, con creazioni di grande raffinatezza e buon gusto. Anche se non sono souvenir facilmente trasportabili in valigia, saranno quantomeno un piacere per gli occhi.
Ricordate che per tutti i manufatti in legno viene è richiesto un permesso di esportazione presso il Museo delle Civilizzazioni di Abidjan o presso il Museo Nazionale di Grand Bassam. Il costo è di 1000 fcfa (1,50€) e di 500 fcfa (0,70€) ogni pezzo registrato. Andrà mostrato alle autorità aeroportuali in partenza, in caso di controllo.