Foto © I. Fornasiero
Capitale della Costa d’Avorio dal 1893 al 1896, all’epoca della dominazione coloniale francese, Grand Bassam è dal 2012 patrimonio Unesco, grazie alle splende dimore in stile coloniale affacciate sul Golfo di Guinea che danno forma al suo tessuto urbano.
A circa 40 km da Abidjan, questa cittadina, che oggi conta più di 50.000 abitanti ed è una delle più apprezzate e vivaci mete per chi si reca in Costa d’Avorio, ha vissuto in passato un periodo di grandi fasti. Lo stretto cordone litoraneo che separa la laguna dall’Oceano è stato infatti il primo insediamento francese nella regione, ed è lì che i coloni hanno iniziato ad edificare le proprie abitazioni: grandi ville con spaziose terrazze, verande decorate e preziosi infissi, lontano dalle case degli abitanti locali, situate dall’altra parte della laguna. In questo modo in città si crearono due distinti quartieri, il cosiddetto “Quartier de France”, abitato dall’aristocrazia coloniale e, al di là della laguna, quello degli ivoriani, con dimore modeste e le caratteristiche tipiche di un villaggio costiero di pescatori.
La gran parte degli edifici coloniali è stata costruita tra il 1893, quando la città è divenuta capitale, ed il 1900, quando una grave epidemia di febbre gialla decimò la popolazione e costrinse i francesi a trasferirsi nella vicina Bingerville, e Gran Bassam sembrò destinata ad una rapida decadenza. Ma la costruzione del porto, nel 1902, riaccese i riflettori sulla città, che visse in quegli anni il suo periodo d’oro. Un trentennio glorioso destinato tuttavia ad esaurirsi a causa della costruzione, nel 1931, di un nuovo grande scalo portuale ad Abidjan, che declassò il precedente, convogliando su di sé il traffico commerciale della regione.
L’attrattiva della città risiede oggi nella sua particolare atmosfera. Un’aura decadente posta a sigillo di un passato illustre. Degli edifici coloniali alcuni sono stati accuratamente restaurati, come l’elegante ex Ufficio Postale e la “Marie”, il municipio, mentre altri, abbandonati al logorio del tempo, hanno perso il loro smalto, ma hanno acquisito un indiscutibile fascino e quella particolare riconoscibilità che ha reso la città celebre, non solo come rinomata località balneare.
Da non perdere la visita all’Ex Palazzo del Governatore, con la sua imponente scalinata esterna, che attualmente ospita il Musee National du Costume, con una interessante mostra permanete dedicata agli stili abitativi e alle caratteristiche culturali dei principali gruppi etnici ivoriani
Il periodo migliore per visitare Grand Bassam va dalla fine di ottobre ai primi di novembre, quando si celebra la suggestiva Festa dell’Abissa. Un’importante ricorrenza in cui la popolazione Nzima, discendente dal gruppo Akan, rinnova le proprie tradizioni, rendendo onore agli spiriti degli antenati e agli attuali dignitari, tra danze, costumi variopinti, rappresentazioni e cortei allegorici che per qualche giorno animano le vie della città.
Da Grand Bassam si raggiungono in breve tempo le principali località balneari che punteggiano il litorale orientale. Come la splendida Assinie, meta ideale per trascorrere qualche giorno di assoluto relax in riva al mare, tra palmeti, spiagge di sabbia fine, eleganti resort e vivaci locali di ritrovo.