Popolazione
Con una popolazione di 109 milioni di abitanti, l’Egitto è uno dei Paesi più popolati dell’Africa e del Medio Oriente e il 14° Paese più popolato al mondo. La maggior parte della popolazione vive vicino alle rive del fiume Nilo, su una superficie di circa 10 000 chilometri quadrati.
Le grandi regioni del deserto del Sahara che costituiscono la maggior parte del territorio dell’Egitto, sono scarsamente abitate.
Circa il 42% dei residenti in Egitto vive in aree urbane e, in particolare a Il Cairo, ad Alessandria in altre grandi città del delta del Nilo, come Mansura.
La capitale è Il Cairo con circa 18 milioni di abitanti nel governatorato omonimo e circa 20,4 milioni di residenti nell’area metropolitana adiacente. Il Cairo è pertanto la città più popolosa del mondo arabo, l’agglomerato urbano africano più popoloso e la seconda città africana più popolosa dopo Lagos (Nigeria).
L’Egitto è una repubblica presidenziale.
Gli egiziani di lingua araba rappresentano complessamente il principale gruppo etnico del Paese, comprendendo il 94,5% della popolazione.
Fra le minoranze etniche: le tribù arabe di beduini nei deserti a est del Nilo e nel Sinai; i berberi dell’oasi di Siwa; le antiche comunità di Nubiani dell’alto Nilo.
Lingue
La lingua ufficiale è l’arabo (inteso come arabo moderno).
In realtà, la lingua di utilizzo quotidiano è l’arabo egiziano (noto anche come egiziano colloquiale), in particolare nel Nord del Paese.
Nel Sud è invece diffuso il dialetto di ṣaʽīdī, noto anche come arabo dell’Alto Egitto.
In realtà quella egiziana non è una situazione così particolare e unica, ma accomuna tutti i paesi arabi, che riconoscono una sola forma di arabo formale uguale per tutti.
La lingua effettivamente parlata è infatti il risultato dell’evoluzione che ha caratterizzato l’arabo all’interno di ogni singolo Paese in relazione alla sua evoluzione storica.
Il francese e l’inglese restano due lingue tuttora diffuse in Egitto nel mondo della cultura e del commercio. Nelle grandi città egiziane è molto comune trovare anche segnali stradali, insegne, indicazioni scritti in arabo e inglese. L’Egitto stampa e conia banconote e monete in inglese ed arabo sin dalla sua fondazione repubblicana.
Religione
Nettissima la prevalenza della popolazione di fede mussulmana che si attesta a circa l’85%.
I 5 pilastri su cui si basa la religione musulmana sono:
- credere solo nel Corano e nel Profeta Maometto
- fare la carità
- seguire le 5 preghiere giornaliere
- andare almeno una volta in pellegrinaggio alla Mecca
- rispettare il mese sacro del Ramadan
Il 15% della restante popolazione è di religione cristiano copta. La religione cristiano copta è proprio originaria dell’Egitto e fu la religione predominante e maggioritaria in Egitto fino al IX secolo, per poi ridursi a significativa minoranza.
I copti costituiscono la più grande comunità Cristina in Medio Oriente e, contemporaneamente, la più grande minoranza religiosa dell’Egitto.
Il Patriarcato di Alessandria costituisce una delle più antiche e storicamente importanti sedi apostoliche della cristianità.
Esistono, infine, piccolissime minoranze di ebrei, ciò che rimane di un’antichissima comunità fiorente fino alla metà del XX secolo e una minoranza di fede Bahá’í, una religione monoteistica nata in Iran durante la metà del XIX secolo, i cui membri seguono gli insegnamenti di Bahá’u’llá (1817-1892).
Questo credo religioso sottolinea l’unità spirituale di tutta l’umanità.
Tre principi fondamentali stabiliscono la base degli insegnamenti bahá’í, l’unità di Dio (un solo Dio che è la fonte di tutta la creazione), l’unità della religione (tutte le grandi religioni hanno la stessa origine spirituale e provengono dallo stesso Dio) e l’unità dell’umanità (tutti gli uomini sono considerati uguali innanzi a Dio e le diversità culturali e di etnia sono stimate doni meritevoli di stima e accettazione).
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi