Territorio e Clima
L’Eritrea è uno dei paesi più piccoli di tutto il continente africano.
Ha una superficie 121.100 kmq e, secondo l’ultima stima disponibile, quella del 2020 (Fonte: Calendario Atlante De Agostini 2022), ha una popolazione che si aggira intorno ai 6milioni di abitanti.
Confina a sud est con il Gibuti, sud con l’Etiopia, a nord ovest e ovest con il Sudan e si affaccia a nord est e a est al Mar Rosso.
Il territorio comprende l’altopiano dell’Asmara che è anche il nome della capitale. Si tratta del lembo più settentrionale dell’Acroromo Etiopico che si eleva intorno ai 2200 metri e degrada a est su una pianura costiera. L’altopiano è formato da rocce cristalline antichissime risalenti anche al periodo algonchiano (da 590 milioni di anni fa).
Il Bassopiano centrale è invece parte della Rift Valley, di cui il Mar Rosso è una zona di sprofondamento. La depressione della Dancalia che si estende nell’Eritrea meridionale, oltre che nell’Etiopia nord orientale e in gran parte dello stato di Gibuti, fu inizialmente in comunicazione con il Mar Rosso da cui rimase separata in seguito al sollevamento di una faglia. Le condizioni climatiche successive l’hanno portata al prosciugamento e al depositarsi dei sali che erano sciolti nelle sue acque.
Il clima dell’Eritrea è caratterizzato da differenti zone:
- La regione costiera con scarsissima piovosità (tendenzialmente solo in inverno). Tra giugno e settembre, il periodo più caldo, si raggiungono punte di 45 gradi.
- Bassopiano orientale, con discreta escursione termica giornaliera, anche se le temperature massime sono sempre altissime (clima torrido)
- Pendici orientali con precipitazioni stivo-autunnali. Le temperature massime non superano i 32 gradi.
- Altopiano sopra i 1700 metri: temperato con notevoli escursioni termiche giornaliere: Violente piogge estive. Il mese più caldo è generalmente maggio con massime irono ai 30 gradi. Tra dicembre e febbraio la notte ad Asmara è fredda.
- Pendici occidentali con un’altitudine media intorno ai 1200 metri. Piogge estive abbondanti.
- Bassopiano occidentale: sempre torrido e caratterizzato da piogge estive brevi ma violente. I mesi più caldi sono aprile e giugno. Il mese più freddo dicembre con temperature minime intorno ai 15 gradi.
Flora e Fauna
La flora presente nella parte desertica costiera è costituita da una steppa in cui crescono specie erbacee (Aerva javanica, il Cymbopogon schoenanthus e il Panicum turgidum).
Ci sono inoltre, sempre in quest’area, alberi sparsi di acacia e alcuni cespugli.
Nell’entroterra la vegetazione varia in relazione all’altitudine. Sull’altopiano possiamo trovare, ad esempio, l’ulivo selvatico, i tamarindi, i sicomori, oltre a numerose erbe aromatiche.
Nel Bassopiano occidentale invece si trovano la kigelia, nota volgarmente con il nome di albero delle salsicce, le acacie, l’ebano, la palma dum che è una specie originaria dell’Africa Orientale e del Madagascar con fusti multipli, alti sino a dieci metri e foglie molto lunghe.
L’Eritrea è stata per lungo tempo popolata da numerosi animali: elefanti, ippopotami, giraffe, struzzi, leopardi, zebre, antilopi, gazzelle etc. ma gran parte della fauna è stata uccisa da cacciatori e fanatici di trofei. La caccia e il commercio di avorio sono stati vietati nel 1995, ma i pochi animali rimasti sono fuggiti verso terre più tranquille a causa dei numerosi conflitti (interni ed esterni) che hanno angustiato questo Paese.
Sorprendente invece è la varietà dell’avifauna. Sono state segnalate, infatti, ben 560 specie di uccelli, compresa la rondine serrata blu, un uccello estremamente raro.
L’Eritrea si trova inoltre lungo una delle rotte più battute dagli uccelli migratori. Vi si possono dunque avvistare centinaia di specie di uccelli marini e costieri in volo tra il continente africano e l’Arabia durante la stagione primaverile e autunnale.
Discorso totalmente diverso invece per quanto riguarda il mar Rosso e le isole Dahlak. L’arcipelago delle isole Dahlak, separato dalla terraferma dal Canale di Massaua, è formato da 126 isole basse e sabbiose situate al largo della costa eritrea di fronte alla città portuale di Massava, nel Mar Rosso meridionale. Le isole dell’arcipelago erano già conosciute ai tempi degli antichi Romani, per la loro ricca produzione di perle. Attualmente sono in gran parte disabitate: solo su quattro isole c’è una popolazione permanente, su alcune altre una popolazione temporaneamente residente. Su alcune di esse si trovano antiche necropoli che sono oggetto di studi specialistici da parte degli epigrafisti per l’uso riscontrato della primissima onomastica araba in età islamica.
Il mare, sempre caldo (la temperatura varia dai 27 ai 32 gradi a seconda della stagione) e ricco di nutrienti grazie ai fondali bassi e all’apporto di acque dall’oceano indiano, pullula di vita. Numerosissime sono, infatti, le specie animali presenti in questo paradiso acquatico, dugongo compreso. Si tratta di un grande mammifero erbivoro, denominato anche bue marino, che può raggiungere il peso di una tonnellata. Abita nelle acque basse e fangose dove si nutre di piante acquatiche. Il 20% dei pesci delle isole Dahlak è endemico e non si può trovare in nessun altro luogo del mondo. Questo ambiente naturale accoglie più di mille specie differenti di pesci cinque tipi di tartarughe tra cui le famose “Hawksbill” (tartaruga embricata) e la tartaruga verde.
La fauna del Mar Rosso ha poi molte specie comuni a quelle dell’Oceano Indiano.
Parchi nazionali e tutela
- Parco Nazionale Marino delle Isole Dahlak, grazie all’ambiente incontaminato e all’abbondanza della fauna ittica è stato già da tempo dichiarato riserva naturale. Comprende buona parte degli isolotti e le acque circostanti.
- Riserva naturale di Gash-Setit: si tratta di un’area di 709 kmq ed è considerata il punto più a nord in cui vivono gli elefanti del continente africano.
- Semenawi Bahri National Park è un parco nazionale in Eritrea. Costituito da imponenti montagne e valli, si trova ad un’altitudine compresa tra 900 e 2400 metri. Vi vive una vasta gamma di animali selvatici, tra cui cefalofo, klipspringer, facocero, leopardo e bushbuck.
- La Yob Wildlife Reserve è un’area protetta nell’Eritrea settentrionale. Secondo la Gazzetta Eritrea , è stato istituito il 16 marzo 1959 dagli inglesi, proprio per proteggere le significative popolazioni di stambecco nubiano presenti nell’area.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi