Highlights economici
- Crescita del PIL: dal 2004 ad oggi, l’Etiopia ha conosciuto alti tassi di crescita mediamente superiori al 10%. L’Etiopia è il quinto Paese dell’Africa sub-sahariana per PIL e si classifica al 159º posto a livello globale nell’indice Doing Business.
- Dimensioni del mercato: si stima che nel 2018 la popolazione dell’ Etiopia abbia raggiunto i 109 milioni di abitanti, con prospettive di ulteriore crescita demografica.
- Posizione strategica: l’Etiopia è un Paese chiave nell’economia e nella politica dell’Africa sub-sahariana e specialmente del Corno d’Africa. Costituisce un vero e proprio “ponte” tra l’Africa, il Mediterraneo e i Paesi del Golfo.
- Hub aeroportuale: il Governo etiopico controlla la principale compagnia aerea del continente africano, l’Ethiopian Airlines che assicura voli diretti quotidiani con l’Italia e con le principali capitali europee, africane, asiatiche e del Golfo.
- Stabilità politica: l’Etiopia gode di una relativa stabilità politica, anche a seguito della firma dell’Accordo di pace con l’Eritrea firmato nel settembre 2018, sebbene si segnalino conflitti di natura etnica in diverse aree del Paese ed il contesto regionale risulti ancora ricco di tensioni (crisi in Somalia e Sud Sudan).
- Agricoltura: il settore agricolo, che occupa ancora il 72% della popolazione e che contribuisce a una quota di export dell’80%, registra ancora problemi di produttività. L’agricoltura etiopica è dominata da caffè, frumento, mais, sorgo e orzo che occupano l’80% delle terre agricole del paese.
- Risorse ittiche: il potenziale annuale della produzione di pesci d’acqua dolce è valutato intorno alle 50.000 tonnellate di cui, attualmente, soltanto il 20% viene sfruttato. Come per la carne, anche per il pesce l’Etiopia non rientra ancora tra gli Stati autorizzati ad esportare nei Paesi UE.
- Silvicultura: l’avvio di un sano programma per lo sviluppo della silvicoltura è diventato imperativo per contrastare il grave disboscamento dei periodi precedenti. Attività potenziali includono la produzione di resina e incenso, le piantagioni di alberi da legname e di alberi della gomma su vasta scala.
- Prodotti tessili: opportunità importanti si segnalano nel settore del cotone, considerato di alta qualità, ma ancora poco coltivato e a costi piuttosto alti. L’industrializzazione nel settore tessile e dell’abbigliamento è un fenomeno relativamente recente ma che poggia su una lunga tradizione di filati e sistemi di tintura artigianali.
- Articoli in pelle: e’ una delle manifatture più promettenti dell’economia etiopica grazie anche alla disponibilità di materie prime (l’allevamento di bestiame ha dimensioni ragguardevoli) e di una antica tradizione artigianale.
- Flussi turistici: l’Etiopia offre attrattive naturali, storiche, culturali ed archeologiche ancora poco note e sfruttate nonostante il flusso turistico sia in costante crescita. Inoltre, grazie alle attività dell’Unione Africana, Addis Abeba è da anni una destinazione crescente dei viaggi istituzionali africani ed internazionali.
Quadro macroeconomico
Nel 2019 l’Etiopia conferma una crescita economica sostenuta con un tasso di crescita medio del PIL stimato al 9,20% rispetto al 7,7% dell’anno precedente e si stima una crescita media annua dell’11%. Agricoltura, silvicoltura e pescano hanno subito un calo progressivo nell’ultimo decennio, ma sono ancora pilastri dell’economia del paese, responsabili del 31% del PIL nel 2018. La crescita del settore turistico, del commercio all’ingrosso e del commercio al dettaglio con lo sviluppo dei trasporti e del settore delle comunicazioni, ha contribuito ad espandere il settore dei servizi, responsabile di circa il 39,3% del PIL nazionale nel 2017/18. Il settore industriale rappresenta il 27,3% delle entrate totali del Paese.
Nonostante le politiche monetarie restrittive, la riattivazione del mercato dei buoni del Tesoro, le sovvenzioni al settore agroalimentare e i suggerimenti del FMI circa investimenti pubblici, ricostituzione delle riserve ufficiali e migliore stabilità del settore finanziario; l’inflazione resta alta al 18,6%, causando l’aumento del 23% dei prezzi dei generi alimentari, riflettendo la penuria alimentare nel paese. Aumentano i prezzi di materiali da costruzione, carburante, servizi pubblici mediamente dell’11,5%, e dei trasporti pubblici del 15,2% a seguito dei maggiori costi di importazione.
Le esportazioni, 8% del PIL nazionale, hanno subito un calo nell’anno fiscale 2018/2019. I guadagni stimati in 686 milioni di dollari USA sono stati inferiori dell’8,3% rispetto al periodo corrispondente dell’anno precedente. Anche se l’esportazione di grano, caffè e prodotti tessili è rimasta forte, le esportazioni di altri prodotti manifatturieri sono rimaste contenute. Mentre le esportazioni di gas aumenteranno nei prossimi cinque anni grazie al gasdotto Etiopia-Gibuti, le esportazioni del settore minerario (tantalio e rame) rimarranno stabili. Le importazioni continuano ad essere trainate da un’elevata domanda di beni strumentali. Il deficit commerciale si ridurrà costantemente fino all’8,3% del PIL nel 2024.
Si segnala infine che l’Etiopia ha attratto Investimenti Diretti Esteri per 700 milioni di dollari USA, ciò mostra un aumento degli investimenti del 13% paragonato allo stesso periodo del precedente anno fiscale. Le riserve di valuta estera sono diminuite da 3,987 milioni di USD a 3,899 milioni di dollari USA. La disponibilità di valuta pregiata è dunque limitata e costituisce un problema rilevante per il settore privato dato che la maggior parte delle riserve continua ad essere destinata al finanziamento delle grandi opere pubbliche e in generale dei programmi governativi.
Fonte : www.infomercatiesteri.it