Festività nazionali civili:
Capodanno, 1 gennaio
Anniversario della Vittoria di Adua, 2 marzo
Festa dei Lavoratori, 1° maggio
Festa della Liberazione, 5 maggio
Caduta del Derg, 28 maggio.
Festività Cristiane Ortodosse:
Timkat (Epifania, battesimo di Cristo), 19 gennaio.
Si tratta della festa più suggestiva in Etiopia e dura tre giorni consecutivi, durante i quali i tabot (copie dell’Arca dell’Alleanza) conservati nelle chiese, vengono fatti sfilare in processione, tra benedizioni collettive e veglie di sacerdoti e fedeli. A Gondar e Addis Abeba si può assistere alle più belle veglie notturne e alle più belle danze e canti che accompagnano i tabot.
Genna (o Leddet, Natale ortodosso), il 6-7 gennaio.
Le funzioni religiose si protraggono tutta la notte e i sacerdoti sono vestiti dei paramenti più sontuosi. Si passa da una chiesa all’altra di Lalibela o Addis Abeba (le città con le atmosfere più suggestive) e si assiste alle corse dei cavalli.
Meskel (Ritrovamento della Vera Croce), 27 settembre.
Altra festa del tutto caratteristica è il Meskel che dura due giorni, in cui si accendono falò sormontati da una croce fiorita di margherite, subito dopo la benedizione collettiva. A Gondar, Axum e Addis Abeba sono i festeggiamenti più belli, con danze e canti intorno al fuoco.
Fasika (Pasqua ortodossa),marzo/aprile.
La Fasika si celebra dopo 55 giorni dall’inizio del digiuno da carne animale. Il digiuno viene rotto verso le 15h00 del pomeriggio, subito dopo la sacra funzione religiosa.
Festività religiose musulmane:
Aid al-Fitr (Fine del Ramadan o Piccola Festa), data variabile in base al calendario lunare
Aid el-Adha (Festa del Sacrificio o Grande Festa o Tabaski), data variabile in base al calendario lunare
Al Mouloud (Nascita del Profeta), data variabile in base al calendario lunare
Caro alle comunità musulmane è il Pellegrinaggio al Santuario di Sheikh Usseyn, santo che introdusse il misticismo sufi nel XIII secolo tra le genti Sidama, nella regione del fiume Wabi Shebele, a sud-est di Addis Abeba. Qui accorrono genti da tutta l’Etiopia con il tipico bastone del fedele-pellegrino, a piedi, a cavallo o a dorso d’asino, per venerare la tomba del santo, che viene abbellita da drappi colorati. Preghiere, canti zikri e leggende, vengono recitati e intonati al suono dei tamburi, dopo le abluzioni al fiume.
Per quanto riguarda le feste tradizionali, ne vengono organizzate svariate e sono legate alla tradizione e ai costumi di ciascun popolo. Sono più o meno stagionali, ma non a data fissa, dal momento che si inseriscono nell’universo delle cerimonie di iniziazione o propiziatorie, legate in prevalenza alla ciclicità del raccolto e alle tradizioni ancestrali. La più caratteristica è sicuramente la Cerimonia del salto dei tori. Si tratta di un rito che segna l’iniziazione dei giovani hamere li porta simbolicamente all’età adulta. E’ a tutti gli effetti una prova di abilità e coraggio che consiste nel dover saltare da un dorso all’altro di numerosi tori disposti in una lunga fila, completamente nudi e senza cadere, mentre le giovani ragazze spettatrici, in segno di devozione e amore si fanno frustare.
Si tratta di uno spettacolo unico e immancabile, che si perpetua ogni anno in date variabili, tra la fine di febbraio e l’inizio di aprile, o tra luglio e settembre, e ancora nel mese di dicembre.