In Etiopia la consapevolezza dello straordinario patrimonio naturalistico del paese, ha portato alla creazione di ben 18 Aree Protette. I Parchi Nazionali dei Monti Semien e di Bale, si inseriscono in scenari alpini di straordinario interesse ambientale, per paesaggi, flora e fauna autoctone, su altitudini che superano i 4.000 metri, offrendo percorsi di trekking tra incredibili geologie e morfologie tipicamente abissine, uniche al mondo.
Situato a un centinaio di chilometri a nord della città di Gondar, il massiccio del Semien appare in tutta la sua imponenza, formato da una dozzina di vette che si innalzano oltre i 4.400 metri, di cui Ras Dashen è quella più alta, circondate da scenari lunari e una natura alpina che accoglie alcune specie endemiche, mai inventariate altrove. Questo è valso all’area l’inserimento nel 1978 tra la lista del Patrimonio Mondiale Unesco.
Tra i suoi ecosistemi straordinari, di tipo afromontano e afroalpino orientale, si conservano la rosa abyssinica e gli habitat naturali in cui vivono il babbuino Gelada (o babbuino rosso), lo stambecco del Semien (walia ibex) e il lupo etiope (o volpe d’Abissinia), specie endemiche estremamente rare e in pericolo di estinzione. Ma anche numerose altre specie mammifere, come lo sciacallo dorato e 150 varietà di uccelli, quali il bellissimo gibeto (avvoltoio barbuto). I suoi panorami eccezionali, risultato di milioni di anni di erosione, sono caratterizzati da una vegetazione di infiorescenze e praterie di altura, crepacci e gole vertiginose, canyon e pinnacoli rocciosi dalla morfologia surreale e spesso imbiancati dalle precipitazioni nevose.
Altrettanto spettacolari sono i trekking che portano alla scoperta del Parco Nazionale di Bale, istituito nel 1970 sulle sue aree montagnose della Regione Oromia, sorprendentemente verdi. I suoi massicci si formarono milioni di anni fa dalle colate laviche di antica origine e salendo di quota si raggiunge la vetta più alta della catena, il Tullu Demtu con i suoi 4.377 metri, che domina scenari di ampio respiro tra vallate e gole discendenti sulle verdi pianure circostanti, irrorate da ruscelli che si insinuano tra i fianchi scoscesi, o precipitano in cascate a formare splendidi laghi alpini.
Uno degli spettacoli più incredibili del Bale è la sua costante variazione naturalistica, man mano che si sale di quota, attraversando foreste di ginepri, brughiere di erica, praterie alpine spesso in fiore, fino alle distese aride e sassose sulle vette più alte. Alcune aree del parco sono accessibili con mezzi di locomozione, ma gli scenari più belli sono quelli a stretto contatto con la natura circostante, tra i sentieri panoramici, circondati dalla flora e dalla fauna endemiche, tipiche delle vette abissine, con miriadi di uccelli che si concentrano vicino ai laghi, quali la pavoncella, i pappagalli e numerose varietà di aquile, oppure splendidi e rari mammiferi quali lo schivo lupo etiope e la bellissima antilope nyala di montagna.