Territorio e Clima
Con una superficie di 610 kmq (circa il doppio dell’Italia), il Kenya confina a nord con l’Etiopia e il Sud Sudan, a est con la Somalia, a sud con la Tanzania, a ovest con l’Uganda e a sud-est si affaccia sull’Oceano Indiano.
Il territorio, caratterizzato da un’eccezionale gamma di ambienti geologici e naturalisti e una grande varietà morfologica (non a caso il Kenya viene spesso definito come un “magico” condensato d’Africa) comprende una fascia costiera di oltre 400 km, un altopiano steppico e desertico fra il Lago Turkana e la Somalia, un altopiano situato nella parte sud occidentale del Paese e un altopiano settentrionale che fa parte della Great Rift Valley, un’enorme fossa tettonica afro-araba che si estende per 5500 chilometri dalle sponde del Mar Morto al Mozambico, passando per l’Etiopia, il Kenya, la Tanzania e il Malawi.
Un terzo del suo territorio è arido o semi-arido. Un altro terzo è occupato da fertili altipiani e nella parte restante del Paese dominano savane, habitat di numerosissime specie selvatiche.
La cima più alta è il monte Kenya (5199 m) che è anche il più alto vulcano dell’Africa dopo il Kilimangiaro.
A sud del monte Kenya si trova la capitale del Paese, Nairobi, una delle città più importanti dell’Africa dal punto di vista commerciale.
I fiumi di una certa portata sono solamente due: il Tana e il Galana che sfociano, entrambi, nell’Oceano Indiano attraverso le paludi di Mangrovie di Lamu e Malindi.
Il clima varia principalmente in base alla vicinanza alla costa e all’altitudine. Sulla costa il clima è tropicale, umido e caratterizzato da scarse escursioni termiche sia durante l’arco dell’anno, sia tra giorno e notte.
All’interno invece il clima è fortemente influenzato dall’altitudine e dalla latitudine: il nord del Paese è caratterizzato da un clima quasi desertico con scarse precipitazioni, concentrate soprattutto tra aprile e maggio e notevole escursione termica tra il giorno e la notte. Negli altopiani meridionali, piovosità e temperatura variano a seconda dell’altitudine e dell’influenza dei venti orientali. Le temperature scendono vicino allo zero sul monte Kenya e sui monti Elgon (tra Uganda e Kenya) e Marsabit, situato nella parte settentrionale del Paese e a seicento chilometri da Nairobi.
Flora e Fauna
Il Kenya la flora varia in maniera significativa in relazione alle diverse zone del Paese e alle differenti tipologie del suo territorio. Si passa così dalle zone interne di bassa altitudine, in cui predomina la savana erbosa punteggiata di acacie e baobab, alle regioni settentrionali semi desertiche in cui prevalgono arbusti e acacie.
In alcune zone del deserto Chalbi (a est del lago Turkana) cresce la palma dum (Hyphaene coriacea), tipica dell’Africa Orientale e che può raggiungere persino i 15 metri di altezza. Un’altra tipica pianta delle zone secche dell’Africa Orientale è la rosa del deserto (Adenium obesum).
I pendii del monte Kenya sono ricoperti invece di un’altra pianta endemica, ossia la canfora che ha un legno molto pregiato. In molte zone della Rift Valley si trova l’euforbia a candelabro (Euphorbia candelabrum) e nelle zone umide del Lago Vittoria imperversano il papiro e le piante lacustri. Nelle zone costiere e salmastre è largamente diffusa la mangrovia.
La savana rappresenta infine un ambiente unico al mondo in cui coesistono flora erbacea e piante ad alto fusto con una proliferazione incredibile di specie animali. La Tanzania è un luogo che, non a caso, attira annualmente, migliaia di visitatori provenienti da ogni parte del mondo.
È un Paese straordinario per i suoi incredibili ecosistemi e per la fauna ricchissima che è possibile avvistare facilmente transitando attraverso i suoi numerosi parchi.
Parchi Nazionali e Tutela
I suoi parchi e le sue riserve sono indubbiamente tra i più stupefacenti del continente. Il 10% del territorio del Kenya è sottoposto a tutela (il che significa che è proibito costruire, portare al pascolo il bestiame e cacciare). I parchi nazionali sono 25. Ma il sistema delle aree protette è costituito da circa 100 riserve naturali con diversi gradi di protezione.
Tra i principali:
- Parco Nazionale di Nairobi: il più vecchio e visitato parcono nazionale del Paese, a soli dieci chilometri dalla capitale. La campagna per la sensibilizzazione di quest’aerea iniziò nel 1932, quando l’ambientalista Mervyn Cowiediede diede inizio a una campagna per salvaguardare l’ecosistema della regione, seriamente minacciato dalla presenza umana, chiedendo in particolare che le pianure di Athi venissero denominate dichiarate “parco nazionale”. In quel periodo, l’area apparteneva alla Southern Game Reserve, una riserva in cui era vietata la caccia, ma in cui erano ammesse numerose altre attività distruttive, dal pascolo di bestiame allo scarico di rifiuti. Il Parco fu ampiamente citato anche da Karen Blixen, l’autrice del celeberrimo romanzo, “La mia Africa”. La scrittrice ricordava che nei primi decenni del Novecento, i coloni cavalcavano nelle praterie in mezzo a gazzelle, zebre e impala, in un ambiente straordinario dal punto di vista paesaggistico. Una situazione però destinata a non durare per i decenni successivi. Infatti, nonostante la presenza e gli sforzi di Cowie, durante la Seconda guerra mondiale nell’area venne allestito un accampamento militare e i soldati sterminarono la popolazione di leoni. Cowie riuscì infine a far costruire una recinzione protettiva, che esiste ancora oggi, per separare il parco dal campo militare. Il Parco nazionale fu aperto ufficialmente solo dopo la fine della guerra, nel giorno di Natale del 1946. Fu il primo parco nazionale del Kenya. Cowie fu nominato direttore, e mantenne questa carica per vent’anni. In seguito e per circa un trentennio l’amministrazione del parco fu gestita privatamente per passare poi all’ente statale del Kenya Wildlife Service.
- Amboseli National Park: area naturale protetta istituita nel 1974. Si trova nella parte meridionale del Paese a 240 km a sud di Nairobi. Il suo territorio occupa un’area di circa 39.000 ettari di savana. Il parco fa parte di un ecosistema più ampio, chiamato ecosistema di Amboseli, che si trova a cavallo del confine fra Kenya e Tanzania e ha una superficie di circa 8.000 km². A un’altitudine di circa 1.100 m slm, è delimitato a sud dalle pendici settentrionali del Kilimangiaro, e est e nord da da colline e a sud-ovest da affioramenti granitici e antichi vulcani, come lo Ol Donyo Orok (2.400 m slm). Amboseli è noto per le sue popolazioni di grandi mammiferi. Ospita oltre 1.000 esemplari dell’elefante della savana (Loxodonta africana), grandi erbivori come il bufalo nero, lo gnu striato, la zebra di pianura, l’impala e la giraffa masai.
- Riserva Masai Mara: è una grande area naturale situata nella parte sud-occidentale del Kenya. Istituita nel 1961, è, più precisamente, una riserva faunistica (game reserve) che non viene quindi amministrata dal Kenya Wildlife Service (l’istituzione governativa di protezione dell’ambiente), ma dalle autorità distrettuali locali. Si tratta di una vasta distesa di savana, famosa in tutto il mondo per la ricchezza della sua fauna e per lo spettacolo straordinario che offre durante la grande migrazione annuale (tra luglio e ottobre) quando milioni di gnu e migliaia di antilopi, zebre e altri erbivori giungono dalla Tanzania, attraversando il fiume Mara, in cerca di pascoli più verdi.
- Riserva nazionale Samburu: è una piccola area naturale protetta situata nel Kenya centrale, a nord del fiume Ewaso Nyiro, e include i monti Koitogor e Ololokwe. Ricopre un’area complessiva di 165 kq. E forma un sistema di tre parchi adiacenti insieme alla Buffalo Spring National Reserve e alla Shaba Nationa Reserve. Nonostante le dimensioni ridotte, il parco comprende diversi habitat, ad altitudini comprese fra 800 m s.l.m. (presso il fiume Ewaso Nyiro) e 1230 m s.l.m. (Monte Koitogor). Include foresta rivierasca, foresta di palma dom e acacia e tre tipi di savana, ossia quella arborea, arbustiva e savana piana.
- Parco Nazionale di Aberdare o Nyandarua: gestito dal Kenya Wildlife Service e situato nella parte centro-occidentale del Paese, in prossimità dell’Equatore, si trova a 180 chilometri da Nairobi. Il territorio interessa un’area di elevato valore naturalistico di 76.570 ettari che comprende gran parte dei monti Aberdare e della relativa foresta, da una altitudine di circa 1.829 m. fino alla cima delle vetta più elevata, Oldonyo Lesatima (3.999 m. slm). Il parco dell’Aberdare, oltre a ospitare una grande varietà di specie vegetali che variano con l’altitudine, è l’habitat naturale di una fauna molto ricca, comprendente oltre 200 specie di uccelli e da 50 a 60 specie di mammiferi.
- Parco Nazionale del Monte Kenya: situato a circa 180 chilometri a nord-est di Nairobi, a sud dell’Equatore, il parco, che era inizialmente una riserva forestale che attualmente confine il parco, è stato istituito nel 1949 (dall’aprile 1978 riserva della Biosfera dell’UNESCO e patrimonio dell’Umanità dal 1997). Il parco nazionale ha un’area di 715 km², la maggior parte dei quali si trova oltre i 3000 metri di altitudine. La riserva forestale ha una superficie di 705 km². Combinati formano il patrimonio dell’umanità per complessivi 1420 km². Nel parco è possibile avvistare un buon numero di mammiferi, difficilmente visibili in altri riserve faunistiche. Si tratta, nello specifico, di potamocheri, facoceri giganti di foresta, manette tigrine e galagoni. Oltre a leoni, zebre, bufali, rinoceronti, antilopi d’acqua, iene e sciacalli.
- Riserva Nazionale di Marsabit: istituita nel 1940, si trova nel nord dello stato nella Contea di Marsabit. La Riserva Nazionale ha una superficie di 1.435 km² che comprende la Riserva forestale del monte Marsabit (152.8 km²). Il Parco Nazionale ha una superficie di 395 km², con alcune aree di sovrapposizione con la Riserva Nazionale e forestale, per cui l’area protetta complessiva ha una superficie totale di 1.554 km. Si tratta di una delle più remote e meno visitate riserve del Kenya. E’ caratterizzata da laghi spettacolari situati all’interno di Crateri vulcanici circondati da una fitta foresta di montagna. Questa riserva assume dunque l’aspetto di una sorta di oasi all’interno di una area desertica e scarsamente popolata. Conosciuta per i suoi giganteschi elefanti provvisti di zanne particolarmente lunghe, è stata preda ambita di bracconieri. Ed è proprio per questa ragione che l’allora presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta, emise nel 1970 un decreto che ne stabiliva la protezione armata giorno e notte.
- Parco Nazionale del Lago Nakuru: si estende per quasi 200 km² attorno all’omonimo lago alcalino a un’altitudine di circa 1700 metri a 160 chilometri a nord di Nairobi. Anche questo lago, come la maggior parte di quelli del Kenya, è di origine vulcanica. Questo piccolo parco è molto straordinariamente interessante per la concentrazione incredibili di uccelli migratori e stanziali. Preserva infatti un habitat che è considerato uno dei siti più importanti al mondo per l’alimentazione del fenicottero minore.
Testi a cura di Paola Scaccabarozzi