La storia del Kenya ha origini antichissime che raccontano l’evoluzione della nostra specie.
I ritrovamenti di resti fossili nella zona settentrionale del Paese e, nello specifico, nell’area del Lago Turkana, hanno dimostrato che coesistevano contemporaneamente specie umane diverse in grado di condividere le stesse risorse.
La preistoria di questo Paese è una scoperta continua che si interseca con quella più generale del Corno d’Africa e della Rift Valley, la cosiddetta “culla dell’umanità”. Costituisce, inoltre, l’area di incontro di diverse etnie perché l’Africa Orientale fu il luogo in cui, in temi diversi, iniziarono a convergere tutti i popoli del Continente.
Fu successivamente territorio di conquista da parte degli Arabi. In seguito fu la volta di flotte cinesi, di armate portoghesi, dei Baluchi proventi dall’Oman, di tedeschi e inglesi.
Come sempre accade quando bisogna descrivere la storia di un Paese, è notorio che non basterebbe una vita intera di ricerche e pubblicazioni scientifiche, a rendere completo ed esaustivo l’argomento.
In questa sede, dunque, ci dobbiamo di sintetizzare i punti salienti in un elenco cronologico delle ere e momenti storici principali, tenendo conto anche delle recenti scoperte archeologiche e scientifiche.
Lo scopo, quello di offrire spunti preziosi al lettore, per approfondimenti su pubblicazioni specifiche.
- 2,9 milioni di anni fa: la recentissima scoperta pubblicata il 9 febbraio 2023 sulla prestigiosa rivista scientifica Science (“Expanded geographic distribution and dietary strategies of the earliest Oldowan hominins and Paranthropus”) si riferisce a questa epoca lontanissima e mette in evidenza quanto il Kenya sia un gigantesco sito archeologico in grado di svelare persino l’alba della tecnologia. Nel sito di scavi di Nyayanga, vicino al lago Vittoria, sono stati infatti rivenuti alcuni dei più antichi utensili in pietra mai trovati. Si tratta di due grandi fossili, vecchi tre milioni di anni, usati per macellare grandi animali e pestare radici. Secondo la paleoantropologa Emma Finestone si tratterebbe di antichi strumenti dell’Olduvaiano, periodo del Paleolitico inferiore nel quale è possibile riconoscere un processo evolutivo da uno stadio antico a uno più sviluppato. Benché le pietre usate fossero quelle più facilmente reperibili, si riscontra una scelta specifica del materiale in base agli strumenti che si volevano ottenere. Insieme a questi strumenti è stato trovato anche un dente molare, proveniente da un antenato umano molto diverso, il Paranthropus, noto per i suoi enormi denti e il cranio delle dimensioni di una scimmia e non per le capacità di fabbricare utensili. Questo ritrovamento dunque, affermano gli scienziati, spalancherebbe nuovi scenari evolutivi.
- 1,6 milioni di anni fa: datazione del ragazzo Turkana, comunemente conosciuto come fossile KNM-WT 15000, e ritrovato presso il Lago Turkana, da cui appunto il nome. Si tratta di uno scheletro quasi completo (di un ragazzino che morì quando aveva circa 10 anni) di homo ergaster, specie estinta del genere Homo, vissuto in Africa tra 2 e 1 milioni di anni fa. E’ un reperto risalente dunque all’inizio del Pleistocene e scoperto nel 1984 da Kamoya Kimeu, dell’équipe del paleontologo Richard Leakey.
- 80.000 anni fa: è il periodo dei ritrovamenti dell’Home Sapiens in Kenya. Nello specifico, una tomba, scoperta nell’entroterra, a meno di 16 chilometri dalle spiagge oceaniche del Kenya sudorientale, conteneva i resti di un bambino tra i 2 e i 3 anni di età sepolto con grande cura da una comunità di Homo sapiens circa 78.000 anni fa. Se esistono sepolture umane più antiche, rinvenute in Medio Oriente e in Europa, questo ritrovamento rappresenta comunque uno dei primi inequivocabili esempi di corpo interrato in una fossa preparata proprio per tale scopo e ricoperta di terra.
- 9000-5000 a.C.: a questo periodo risalgono gli accampamenti preistorici di pescatori rinvenuti a Ileret, a Lothagam e a Lowasera, sulla sponda orientale del lago Turkana.
- 2000-1000 a.C.: gruppi migratori colonizzarono l’Africa sub-sahariana, a cominciare dalle tribù cuscitiche dell’Etiopia; seguite da gruppi nilotici provenienti dal Sudan e da gruppi di lingua bantu del Camerun e della Nigeria.
- 400 a.C.: la costa orientale dell’Africa, Kenya in primis, divenne un’importante punto di riferimento commerciale per in Greci.
- II secolo d.C.: il geografo alessandrino Tolomeo descrisse Mombasa come il punto di raccordo dei commerci tra le regioni del Golfo Persico e il “territorio dei neri”.
- 30 a.C- 476 d.C: con la conquista dell’Egitto, Roma estese la propria influenza politica alle rotte commerciali lungo il Mar Rosso e il Corno d’Africa. Contatti che si interruppero con la caduta dell’IMpero nel 476.
- Dal 700 d.C. e per oltre settecento anni: la nascita dell’Islam coincise con l’espansione delle popolazioni arabe. Città-stato arabo swahili (che con questa accezione sta proprio a denominare gli abitanti musulmani del litorale africano) nascono durante l’intera costa che dalla Somalia si protrae a sud sino al Mozambico.
- 1415: flotte cinesi raggiungono l’Africa. Nel 1415 una giraffa viene trasportata a Pechino e donata all’Imperatore da parte di delegati di Malindi.
- 1492-1505: è la volta dei Portoghesi che rafforzarono via via il loro potere sulle coste orientali africane.
- 1698-1729: nel 1698 Mombasa cade in mano dei Baluchi provenienti dall’Oman e nel 1729 i portoghesi lasceranno per sempre il Kenya.
- Fine Ottocento: nel 1884 le potenze europee si incontrano a Berlino per decidere il futuro dell’Africa. La presenza coloniale in Kenya risale al 1885, quando la Germania fondò il suo protettorato sui possedimenti del Sultanato di Zanzibar (che comprendeva anche una parte costiera del Kenya). Appena dopo tre anni, iniziò lo sviluppo dei commerci da parte dell’Impero britannico, sotto l’egida della British East Africa Colony fino a istituire un Protettorato dell’Africa orientale.
- Nel 1920: il protettorato fu diviso in due parti: protettorato del Kenya, costituito dalla fascia costiera di dieci miglia, sottoposto alla sovranità del sultano di Zanzibar; colonia del Kenya, sottoposta alla sovranità britannica e costituita da tutti gli altri territori del retroterra. Due provvedimenti del 1898 e 1902 regolarono il regime delle terre: la quasi totalità di queste fu dichiarata di proprietà della Corona, all’infuori di alcune aree riservate agli indigeni. Le zone migliori degli altipiani furono assegnate agli Europei, che affluirono sia dalla Gran Bretagna sia dal Sudafrica.
- Dagli anni Venti agli anni Cinquanta: il cammino verso l’Indipendenza del Kenya. Fin dai primi anni Venti, Jomo Kenyatta, si era imposto quale principale rappresentante e difensore dei diritti del popolo Kikuyu (era segretario della Kikuyu Central Association). Kenyatta, dopo aver studiato antropologia a Londra, fu presto conquistato dagli ideali di liberazione, unione e riscatto dell’intero continente nero e, nel 1945, contribuì a organizzare a Manchester il quinto Congresso Panafricano. Tornato in patria l’anno seguente, Kenyatta si impose come leader del nascente movimento nazionalista e nel 1947 divenne presidente della Kenya African Nation Union (KANU). Scoppiata nel 1952 la sanguinosa rivolta del movimento nazionalista dei Mau-Mau, appartenenti alla tribù kikuyu, contro le autorità coloniali britanniche, Kenyatta fu accusato di esserne l’ispiratore e la guida e fu condannato dalle autorità britanniche a sette anni di reclusione, successivamente commutati nel confino in una remota località della Norther Frontier Province.
- 1963: il Kenya ottiene l’indipendenza e Jomo Kenyatta diventa presidente.
- 1978: morto Kenyatta, il vicepresidente Daniel ara Moi assume la presidenza governando il Paese per i successivi 25 anni.
- 1993: in agosto l’inflazione tocca il 100% e i finanziatori stranieri sostengono gli aiuti.
- 2002: Mwai Kibani vince le elezioni presidenziali. Per la prima nella storia del Kenya un presidente viene eletto dal popolo.
- 2012: nella regione del lago Turkana vengono scoperti giacimenti petroliferi.
- 4 marzo 2013: Uhuru Kenyatta, figlio del primo presidente del Kenya, vince le elezioni (per un soffio).
- 2016-17: una grave siccità colpisce gran parte del Paese. Viene chiesto lo stato di calamità naturale.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi