È sufficiente spostarsi di poche decine di chilometri dalla trafficata e caotica Monrovia, per entrare in contatto diretto con una natura primigenia e selvaggia, tra cascate, verdi alture e fitte foreste che costituiscono l’habitat ideale per una ricchissima flora e fauna endemiche.
A sud di Monrovia, in prossimità del villaggio di Marshall, si raggiunge a bordo di una imbarcazione l’arcipelago di isolotti fluviali adagiati sulla foce del fiume Farmington, le Chimp Islands. Qui vivono un centinaio di scimpanzé, allevati negli anni ’70 per la sperimentazione farmacologica del New York Blood Center che chiuse le porte nel 2006, a seguito del taglio di finanziamenti da parte degli USA. Gli scimpanzé vennero quindi abbandonati a loro stessi su queste isole e solo il volontariato della Liberia Chimpanzees Rescue ne ha permesso la sopravvivenza. In un suggestivo ambiente fluviale, di mangrovie e foreste a galleria, gli scimpanzé vivono in stato di libertà assistita e fanno capolinea tra la vegetazione, incuriositi dal passaggio della barca e desiderosi di ricevere un mango fresco dai visitatori.
Ma l’entroterra liberiano riserva le sorprese naturalistiche più sorprendenti, lungo le piste meno battute di tutta l’Africa Occidentale, su un territorio ricoperto per il 40% da foreste primarie. Una natura tropicale esplosiva che si estende non appena ci si lascia alle spalle le fertili pianure costiere, risalando tra i rigogliosi altipiani centrali,densi di natura pluviale, fino alle vette più alte dei Monti Nimba, Patrimonio Unesco, scrigno di un ecosistema straordinario di praterie d’altura e fitte boscaglie che ospitano numerose specie endemiche di flora e di fauna, condivise con le vicine Guinea e Costa d’Avorio.
Dei piccoli gioielli si aprono come gemme preziose incastonate nella vegetazione più selvaggia. Sono le spettacolari Kpatawe Falls, un’oasi di cascate digradanti al limitare delle Bomi Hills, che accolgono più a ovest anche il Lago Bomi, detto “Lago Blu”, per la sua straordinaria colorazione, formatosi nel cratere di una vecchia miniera di ferro e che fa da contraltare a quello ancor più impervio e spettacolare, in prossimità di Yekepa. Non lontano dalla Riserva dei Monti Nimba, anch’esso sembra un piccolo zaffiro blu formatosi su un preesistente sito minerario, incastonato tra scenografici terrazzamenti verde smeraldo. Uno spettacolo paesaggisticocelato tra i rilievi morfologici della Liberia più profonda, habitat di farfalle, numerose specie ornitologiche, scimpanzé e la rara potamogalinae, simile alla lontra.
Nel cuore della regione meridionale è invece la perla naturalistica del Sapo National Park, una vasta zona di foresta pluviale tra le più importanti dell’Africa Occidentale, che forma assieme al vicino Parco Tai in Costa d’Avorio, la più ricca riserva di piante endemiche, con alcune specie ad alto fusto che raggiungono i 60 metri di altezza. Giganteschi monumenti naturalistici che accolgono gli ultimi santuari dei sempre più rari ippopotami pigmei, di elefanti della foresta e famiglie di scimpanzé.