Territorio e Clima
Con una superficie di 1.775.500 chilometri quadrati la Libia è il quarto paese africano per estensione e il diciassettesimo del mondo.
Il mar Mediterraneo è il suo confine naturale a nord. A sud invece confina con il Niger e il Ciad. A sud-est con il Sudan; a ovest con l’Algeria, a est con l’Egitto e a nord-ovest con la Tunisia.
I confini della Libia sono stati stipulati e “tracciati a tavolino” nel corso del tempo da vari stati fra cui l’Italia, la Francia, la Gran Bretagna e l’Egitto. Seguono così principalmente riferimenti artificiali come paralleli e meridiani e quasi mai sono definiti da fiumi e/o montagne.
La Libia è composta da tre regioni geografiche e storiche:
- La Cirenaica che occupa tutta la fascia orientale del territorio libico, lungo il confine con l’Egitto, dal mar Mediterraneo, al confine con il Sudan ed il Ciad e che corrisponde alla penisola che sporge nel Mar Mediterraneo tra il golfo Sirte e il golfo di Bomba.
- La Tripolitania che occupa la fascia settentrionale, lungo il Mediterraneo, dal confine con la Tunisia, fino alla fine del Golfo della Sirte. Si tratta di un’area di circa 350.000 km² concentrata intorno alla città di Tripoli nella parte occidentale del territorio libico.
- Il Fezzan che occupa la parte sahariana a sud della Tripolitania, dal confine con l’Algeria fino alla Cirenaica, lungo il confine con Niger e Ciad.
- Per quanto riguarda la conformazione del paesaggio, alla fascia costiera pianeggiante seguono rilievi con pendii ripidi in Tripolitania. I rilievi sono invece decisamente più modesti e disposti a terrazza in Cirenaica. All’interno del Paese si estende verso ovest un ampio tavolato che giunge fino ai monti Tassili-n-Ajjer e al Tibesti. A est domina il deserto.
- Il deserto libico è una parte del Sahara. Copre sulla carta una regione che s’estende per circa 12° in latitudine e 4° in longitudine. È probabilmente il più gigantesco ammasso di dune di tutta la terra.
- Il clima è mediterraneo lungo la fascia costiera, con inverni miti ed estati calde. Procedendo verso l’interno la piovosità scompare quasi del tutto e il clima è tipicamente desertico. Durante l’inverno l’escursione termica è dunque tipicamente elevata: le notti sono fredde (si può anche scendere intorno allo zero o al di sotto) mentre le giornate sono piacevoli (intorno ai 20 gradi). La temperatura diurna supera i 30 gradi da aprile a ottobre. Durante l’estate, nei momenti peggiori si possono toccare i 47/48 °C. Le piogge sono scarsissime e sporadiche, sotto forma di rovescio: in certe aree può capitare che non piova mai per anni. Il deserto è quasi ovunque disabitato, tranne laddove sorgono le oasi, alimentate da sorgenti di acqua che affiora dal sottosuolo, come le oasi di Cufra e di Sabha.
Flora e Fauna
- La vegetazione, a causa dell’aridità del clima, è scarsa. Solo lungo la costa si trova la macchia mediterranea , caratterizzata dalla presenza di ulivi, mirti, viti, ginepri, cipressi etc.. Nella zona interna prevalgono invece la steppa i semidesertica e, a seguire, poi il deserto. Nelle oasi crescono palme, aranci e ulivi.
- Anche la fauna, conseguentemente al clima, è estremamente ridotta. Nel deserto sono presenti dromedari, roditori del deserto, iene, volpi, sciacalli, scorpioni, rettili, insetti e anche fennec (la bellissima e minuscola volpetta del deserto, dalle enormi orecchie). Nelle zone meno aride si trovano gazzelle e linci. Le palme delle oasi ospitano tortore, rondini, rapaci e mantidi verdi.
Parchi nazionali e tutela
La Libia è caratterizzata dalla presenza di sette parchi nazionali, cinque riserve e ventiquattro aree protette. Si tratta però di luoghi non particolarmente attrattivi e poco visitati.
Il più noto e visitato è il:
- Parco nazionale El-Kouf, istituito nel 1975 si trova lungo la costa mediterranea nord-orientale. L’area di conservazione totale è di 100 000 ettari (250 000 acri) compresa la vasta area del bacino di Wadi El-Kouf e anche le spiagge, le scogliere rocciose, le dune di sabbia e lagune. Nel parco sono state registrate circa il 90% delle piante presenti sul territorio libico. Le specie faunistiche registrate includono la iena straita (Hyaena hyaena), il lupo egiziano (Canis anthus lupaster),il cinghiale (Sus scrofa), il daino (Dama dama), la volpe rossa (Vulpes vulpes), la genetta maculata (Genetta genetta), ilgatto selvatico africano (Felis silvestris lybica), l’istrice crestato (Hystrix cristata) e il macaco di Barberia (Macaca sylvanus). Al largo e nelle lagune salmastre si trovano il delfino comune dal becco corto (Delphinus delphis) e il delfino tursiope (Tursiops truncatus) e la tartaruga marina Caretta caretta che depone le uova sulle spiagge. Il parco nazionale si trova all’interno della Jabal al Akhdar come ”Important Bird area”, identificata come tale da BirdLife International, organizzazione non governativa internazionale che si occupa della protezione e della conservazione dell’avifauna e della tutela dei relativi habitat.
La Libia resta invece un Paese eccezionale per il suo deserto e per gli straordinari siti archeologici.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi