Territorio e Clima
Il Marocco si estende su una superficie di 446.550 km² (722.550 km² contando anche il Sahara Occidentale).
Situato all’estremità occidentale del Maghreb è bagnato a ovest dall’Oceano Atlantico, a nord dal Mar Mediterraneo edallo Stretto di Gibilterra. Confina a est con l’Algeria e a sud con il Sahara Occidentale (o con la Mauritania se si considerano i territori del Sahara Occidentale come parte del Marocco). Su suolo marocchino si trovano le enclave politiche spagnole di Ceuta, Melilla e la penisola di Peñón de Vélez de la Gomera.
Un’incredibile varietà morfologica accompagna un’altrettanta varietà climatica e paesaggistica.
Il suo territorio è caratterizzato dalla presenza di due grandi catene montuose, quella del Rif e quella dell’Atlante, che lo attraversano longitudinalmente da nord-est a sud-ovest, creando una vera e propria barriera che separa un ambiente e microclima tipicamente mediterraneo e atlantico, dal deserto del Sahara.
Sulla Costa Atlantica le temperature sono costantemente mitigate dai venti alisei della corrente oceanica, ancor più della Costa Mediterranea, soggetta invecealla stagionalità di estati calde e soleggiate e inverni piuttosto miti, con precipitazioni concentrate soprattutto tra novembre e marzo.
Sui rilievi dell’Atlante (suddiviso da nord-est a sud-ovest in Medio Atlante, Alto Atlante, Anti-Atlante e Atlante Sahariano), che raggiunge i 4167 mt. del Jebel Toubkal, un’infinità di zone di transizione svettano e degradano, presentando una varietà climatica e paesaggistica, dipendente dal tipo di versante, dalla latitudine e dall’altitudine che raggiungono le sue vette. A inverni rigidi e umidi con anche precipitazioni nevose sul versante mediterraneo del Medio e Alto Atlante, si alternano estati calde, che diventano torride sul versante dell’Anti Atlante e quello Sahariano.
I fiumi in Marocco nascono dalle catene montuose e sfociano verso nord e nord-ovest, sulla costa mediterranea e atlantica. Quelli che scendono verso il sud desertico assumono carattere stagionale, in dipendenza dalle precipitazioni piovose e dallo scioglimento delle nevi. Questo conferisce alla morfologia dei versanti meridionali un aspetto molto frastagliato, con gole e crepacci nei punti dove si incanala l’acqua piovana. I fiumi permanenti principali sono il Muluia, il Draa, il Sebou e l’Oum Er-Rbia. Pressoché irrilevante è la presenza di piccoli laghi, soggetti a forte evaporazione stagionale.
Se si considerano come marocchini i territori del Sahara Occidentale, più della metà della superficie del Marocco è occupata dal deserto, con vaste aree di Erg sabbiosi che degradano fino alla Costa Atlantica e incontrano le alture rocciose semi-desertiche in prossimità dell’Atlante Sahariano.
Flora e Fauna
Il Marocco offre l’habitat a una flora ricca e diversificata con circa 4.200 specie, delle quali il 22% è considerato endemico.
Il clima mite del Mediterraneo favorisce lo sviluppo della macchia mediterranea e di un’ampia regione fertile, coltivata a grano, frumento, ortaggi e vasti frutteti. Gli olivi prosperano e sono una delle risorse principali in campo agricolo. Alcuni boschi di eucalipti non autoctoni trasformano brevemente alcuni tratti del paesaggio.
Salendo di quota sul versante mediterraneo del Rif, trovano posto la conifera mediterranea e le foreste miste.
Nelle pianure aride del versante atlantico occidentale, crescono invece le acacie e la pianta endemica dell’argania spinosa, vero e proprio simbolo della vegetazione marocchina, dai cui frutti si estrae un prezioso olio dalle ricche proprietà nutritive, terapeutiche ed estetiche.
Foreste di cedri, querce e ginepri coprono vaste zone di transizione del Medio Atlante, che diventano secche e aride sulle vette più alte e cedono il posto nel meridione ad una vegetazione di tipo arbustivo. Qui è inventariato un centinaio di piante endemiche della regione, tra cui l’onobrychis cornuta, pianta bassa dai fiori viola, e la vicia canescens.
Sul versante Medio-Sahariano si concentrano le valli rocciose brulle e spaccate, crepacci e gole sassose aride, che si aprono progressivamente alle sabbie desertiche del Sahara e a una vegetazione semi-desertica stagionale, in prossimità degli oued e dei guelta (letti di fiumi e bacini soggetti a piene stagionali). E’ in questa regione che si concentrano le oasi, dove vengono coltivati la maggior parte dei palmeti da dattero.
Il macaco berbero è sicuramente il mammifero più noto del Marocco, l’unica specie di scimmia in Africa che si trova a nord del Sahara. Si può osservarlo facilmente nelle foreste e nelle aree più remote del Rif, del Medio e dell’Alto Atlante. Mufloni e gazzelle trovano l’habitat nelle zone più aride e rocciose, mentre il fennec (la volpe del deserto), il gatto delle sabbie e il piccolo gerbillo (un topolino bianco dall’incredibile estensione nei salti), vivono nel cuore del Sahara.
La donnola, il cinghiale, i conigli, gli scoiattoli, gli istrici e la foca monaca (numerose colonie abitano le coste del Sahara Occidentale), le balene, i delfini, popolano le colline e le coste mediterranee e atlantiche. Il Medio Atlante è quello più ricco di biodiversità e di specie animali a rischio estinzione, quali il macaco, il cervo berbero, la pantera, il serval e il caracal.
Il Marocco si trova lungo la rotta principale migratoria di circa 3.000.000 di uccelli (300/400 specie diverse) che ogni anno si spostano tra l’Europa e l’Africa Atlantica. L’unica specie ornitologica endemica in Marocco è l’ibis calvo settentrionale.
Numerose sono le famiglie di rettili, in gran parte serpenti, gechi moreschi e lucertole iberiche. Tra gli anfibi, i rospi berberi e le rane dipinte del Mediterraneo.
Parchi Nazionali e Tutela
“Non si lascia nulla, a parte le impronte delle proprie scarpe, non si porta via nulla”.
I Parchi Nazionali marocchini si incentrano su tre criteri principali: importanza socio-economica, ricchezza ambientale, interesse scientifico e antropologico. Una risorsa quindi da preservare. L’interesse verso tematiche ecosostenibili è relativamente recente, a partire dall’ascesa al trono di Mohammed VI, con l’istituzione della maggior parte degli 11 Parchi Nazionali attuali. Ciononostante un primo passo in questa direzione fu fatto nel 1942, con la creazione dell’area protetta del Monte Toubkal, il più alto del paese. L’impulso più grande è arrivato dal vertice di Rio del 1992, quando il Marocco sviluppò una strategia per la conservazione e lo sviluppo delle aree protette, individuando una rete nazionale di 154 siti “di interesse biologico ed ecologico” (8 parchi e 146 riserve).
Rilevante da parte del governo marocchino è l’attività di conservazione e implementazione di una pianta oleifera spontanea ed endemica dell’ovest atlantico, l’argania spinosa, per il suo interesse economico, socio-culturale e storico, tradotto in una sempre maggiore richiesta del mercato internazionale.
In Marocco, paese pioniere nell’industria turistica magrebina, sta prendendo sempre più piede un tipo di turismo eco-sostenibile.
Una delle missioni di Kanaga Adventure Tours è proprio quella di contribuire al rispetto della natura, organizzando, tra le varie proposte di viaggio, trekking a piedi, nel pieno rispetto della natura, in cui le uniche tracce a terra sono le impronte delle scarpe o degli zoccoli dei cammelli.
Parco Nazionale di Toubkal
Nato nel 1942, è stato il primo parco istituito in Marocco e si trova sulle vette più alte dell’Atlante. Comprende un’area di 380 km² che circonda il monte Jbel Toubkal, la vetta più alta dell’Africa settentrionale con i suoi 4,167 mt. Il parco deve la sua importanza non solo quale habitat di istrici, aquile reali, pecore barbaresche e numerosi rettili endemici, quali la vipera atlas, ma anche per le sue incisioni rupestri, le più antiche delle quali risalgono a 8.000 anni fa. Oggi è frequentato dagli appassionati di alpinismo, offrendo numerosi circuiti che salgono fino alle sue vette.
Parco Nazionale d’Ifrane
Situato nella catena montuosa del Medio Atlante, questo parco è stato fondato nel 2004 e copre un’area di 500 km². E’ probabilmente il più importante in Marocco per la sua straordinaria biodiversità. Le foreste di cedri dominano la vegetazione, rimasta uno degli ultimi rifugi del macaco berbero, a rischio di estinzione, e di una importante popolazione di cervi berberi, reintrodotta nel 1990. Qui è ancora possibile avvistare i rari caracal, pantere e serval, sempre più rari nel Nord-Africa. Il lago di Afennourir è invece uno dei piccoli paradisi del birdwatching.
Parco Nazionale di Tazekka
Venne fondato nel 1950 con l’obiettivo di conservare le risorse naturali e gli eco-sistemi unici del Medio Atlante. Il paesaggio, che sale fino a un’altitudine di 2000 mt. comprende canyon, grotte, cascate e foreste di querce, sugheri e cedri. Le specie faunistiche endemiche sono il cinghiale nordafricano, la volpe rossa, il lupo algerino, il leopardo berbero, il caracal e le iene striate.
Parco Nazionale d’Iriqui
Venne fondato nel 1994 ed è particolarmente interessante per le sue specie ornitologiche, che popolano le rive del fiume Draa e del Lago Iriqui, uniche fonti idriche permanenti in una regione altresì semi-desertica di acacie ed arbusti, nell’Anti-Atlante. Qui è l’habitat di colonie di uccelli migratori come fenicotteri, oche e folaghe, ma anche struzzi nordafricani, pecore barbaresche, iene e camaleonti. La maggior parte della popolazione che abita l’area, mantiene ancora uno stile di vita nomade.
Parco Nazionale di Souss-Massa
Istituito nel 1991, deve il nome ai due fiumi omonimi che attraversano l’area della regione atlantica. Qui vive l’unica specie ornitologica endemica del Marocco, l’ibis calvo (geronticus eremita).
Zone umide, spiagge, dune costiere e savane interne, caratterizzano il paesaggio del parco. Qui numerose specie di gazzelle vengono monitorate per la loro ripopolazione, essendo ormai in via di estinzione.
Parco Nazionale di Khenifiss
Si trova lungo la Costa Atlantica a sud-ovest del paese, su una vastissima area di transizione tra ambiente umido-marino, dune costiere e deserto. Istituito nel 2006, comprende la laguna di Khenfiss, la più grande sulla costa marocchina e la più importante per la nidificazione di uccelli. Ogni anno, circa 20.000 uccelli migratori, rimangono nella zona lagunare a svernare. L’alta concentrazione salina della costa lascia all’interno il posto a dune di sabbia e altipiani calcarei.
Gli altri Parchi Nazionali sono:
Parco Nazionale di Merdja Zerka
Parco Nazionale di Talassemtane
Parco Nazionale d’Al Hoceïma
Parco Nazionale dell’Alto Atlante Orientale
Parco Nazionale di Khénifra
Kanaga Africa Tours fornirà consigli e una sorta di vademecum per il rispetto delle zone visitate.