Il Tagânt è una delle zone più remote e meno visitate della Mauritania, per via dei collegameni difficoltosi che l’hanno isolata dal resto del paese. Ma proprio per questo chi si spinge fino all’Oasi di Matmata, famosa per la sua colonia di coccodrilli, o per raggiungere Tidjikja, godranno di un senso di libertà e di avventura, unico e incredibile.
Tidjikja è il capoluogo della regione, fondata nel 1680 e oggi circondata dal più importante palmeto della Mauritania. Qui si visiteranno, il bel mercato, le moschee e il Fort Coppolani, un antico avamposto militare francese che fu utilizzato per sottomettere i Mauri. Matmata è invece il luogo dove, tra imponenti pareti rocciose, sorgono le piscine naturali alimentate da una grande cascata, che ospitano, fatto alquanto raro nel deserto, una colonia di coccodrilli del Nilo, oltre ad iraci e scimmie. Se cercate l’avventura, immancabile è spingersi fino a 255 km da Tidjikja, nell’antica e isolata città di Tichitt, un tempo abitata da 6000 persone e oggi poco più che un villaggio fantasma. La moschea è molto suggestiva, così come le vecchie case costruite con la pietra locale. Le facciate sono decorate e le porte massicce ed elaborate mostrano pesanti chiavistelli in legno.
Per arrivare in questo luogo remoto è indispensabile una guida esperta, perché spesso le piste sono irriconoscibili e i punti di riferimento sono pochi. 50 km più a nord di Tidjikja sorge un’altra perla, la l’avamposto di Rachid, caratterizzato da una città nuova ed una città vecchia e ubicata su una rupe che sovrasta l’oued circondato da palmeti. La parte antica è formata da case in fango, oggi in rovina, che si mimetizzano con i colori rossastri della roccia circostante. La parte nuova si estende invece in discesa, sul declivio che unisce la rupe all’oued. Mudjeira, infine, è un villaggio a 140 km circa da Tidjikja. Anticamente era un post posto militare francese, oggi è un polveroso centro abitato circondato da dune e tagliato a metà da una strada asfaltata.