Il paese è ricco di tradizioni culturali e naturali e ci sono molti oggetti da acquistare come ricordo di viaggio.
Bisogna però tenere presente che la produzione principale di oggetti di artigianato namibiano avviene nel nord del Paese.
Quindi se l’itinerario comprende le regioni del Kunene, del Kavango e dello Zambesi, il consiglio è quello di programmare gli acquisti in quelle zone.
Bisogna inoltre considerare che alcuni negozi vengono oggetti importanti dal Sudafrica o dal resto del continente e quindi l’onnipresente etichetta “Namcraft” non è necessariamente sinonimo di “made in Namibia”, cioè non significa però che non si tratti di oggetti piacevoli o di valore.
I luoghi dove acquistare artigianato comunque non mancano e oggetti, come figure in pietra saponaria o sculture in legno, si possono comprare per strada, nei mercati locali e nei negozi.
Le tribù locali, come gli Himba, sono famose per i loro abiti in pelle e gioielli fatti a mano.
La pelle è un materiale molto utilizzato per creare borse, cinture, portafogli e altri accessori.
Le donne Himba e Herero creano inoltre gioielli molto colarti ed elaborati con perline.
È possibile quindi acquistare collane, braccialetti e orecchini.
I tessuti colorati e i vestiti tradizionali, come i cappelli Herero (con due punte orizzontali che simulano i corni delle mucche che avrebbero sostenuto la popolazione Herero durante gli scontri con i tedeschi) costituiscono un souvenir molto apprezzato.
In Namibia si trovano anche opere pittoriche di artisti locali. Sono dipinti contemporanei che ritraggono spesso la bellezza dei paesaggi e la fauna selvatica.
Dipinti, ma anche stampe e fotografie si trovano facilmente presso gallerie d’arte in città come Windhoek e Swakopmund.
Per quanto concerne invece gemme e pietre preziose, oltre ai cristalli, nel Paese si trova la tanzanite. Estratta in Tanzania, viene infatti spesso venduta anche in Namibia, soprattutto nella capitale, Windhoek.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi