Seconda città del Niger, Zinder e il suo vasto centro urbano, segnano l’ultimo avamposto nigerino sulle antiche rotte carovaniere transahariane, prima della frontiera ad ovest con la Nigeria. Se il suo agglomerato cittadino moderno è in continuo divenire e registra una delle più alte crescite demografiche dell’Africa Occidentale, il suo nucleo storico, rappresentato dall’antico Quartiere di Birni, rimane ancora oggi sospeso in un’atmosfera tradizionale senza tempo.
Capitale in epoca coloniale francese fino al 1926, la città di Zinder ospitò prima di tutto la storica sede del potente Sultanato di Damangaram, fondato nel XVIII secolo. Il caratteristico Palazzo Reale, nel cuore di Birni, costruito intono al 1850 secondo i canoni dell’architettura tradizionale Haussa, in argilla e riccamente decorato di motivi geometrici, è ancora oggi la dimora del Sultano e della sua famiglia. Intorno alla sua Corte, un dedalo di viuzze si snodano tra le antiche case in banco (fango e paglia), teatro nei secoli passati di fiorenti scambi commerciali di sale, avorio, oro, legno e noce di cola, che qui confluirono attraverso le rotte transahariane che collegavano in particolare la città di Agades e i Sultanati del nord della Nigeria.
Il Quartiere di Birni ha conservato fino ai giorni nostri il suo tessuto urbano originario, di antica città carovaniera fortificata, protetta dalle antiche mura e dalle imponenti rocce granitiche che ne circondano l’abitato. Le sue architetture tradizionali, riccamente e simbolicamente decorate in facciata, secondo lo status sociale del proprietario, non sono molto cambiate da come le vide l’esploratore tedesco Henri Barth nel 1855, e ancora oggi rappresentano una delle più autentiche ed alte espressioni di estetica architettonica del popolo Haussa.
All’interno del Sultanato, anche gli usi e costumi sono rimasti pressoché invariati da più di tre secoli, strettamente connessi alla gerarchia sociale tradizionale e alla discendenza nobiliare del Sultano, che riveste un ruolo estremamente importante dal punto di vista religioso, ma anche politico, seppur formale. Il grande rispetto e la devozione che il popolo manifesta verso la sua figura, sono particolarmente evidenti e prorompenti durante le cerimonie tradizionali, che si perpetuano costantemente da secoli durante l’arco di tutto l’anno, soprattutto in corrispondenza delle ricorrenze religiose musulmane.
Un tripudio di festose parate, in cui il Sultano e la sua famiglia ricevono i notabili e i sudditi, indossando eleganti tenute da cerimonia e ampi turbanti, in atmosfere da “mille e una notte”.
Immancabile in città è la visita al Grand Marché, uno dei più animati del Niger, erede secolare dei floridi scambi commerciali transahariani, dove trovare, tra le innumerevoli merci provenienti da tutta la regione sahelo-sahariana, i migliori manufatti in cuoio di tutta l’Africa Occidentale, uno dei più antichi savoir-faire delle maestranze di Zinder.