Highlights economici
- Dimensioni del mercato: la Nigeria è il Paese più popoloso dell’Africa con una stima compresa tra i 216 e i 218 milioni di abitanti. L’ultimo censimento ufficiale, che ne contava 140milioni, risale infatti solo al 2006. Entro il 2050 la Nigeria si prevede che diventerà il terzo Paese più popoloso del mondo (dopo Cina e India), con oltre 400 milioni di abitanti.
- La Nigeria è la prima economia dell’Africa con un PIL di 460mila miliardi USD.
- Petrolio: gli introiti del settore petrolifero costituiscono la principale risorsa del Paese da cui dipendono la quasi totalità delle entrate valutarie pari a circa l’82% e che finanziano oltre il 70% del bilancio statale.
- Informatica e comunicazioni: sono tra i settori più dinamici. Lagos, la più grande città della Nigeria che si estende tra il Golfo di Guinea e l’omonima laguna, è una delle migliori città africane per il numero di startup.
- Un importante segnale positivo nel 2022 è venuto dall’agricoltura, trascurata per decenni, che ha registrato una crescita del 1,4% confermando le enormi potenzialità di un settore individuato come prioritario dall’ex presidente Presidente Buhari (in carica fino al maggio 2023) e ritenuto in grado di assorbire gran parte della disoccupazione, principale piaga del Paese e causa della diffusa criminalità.
Quadro macroeconomico
- Il Nigerian Bureau of Statistics (NBS) ha reso noto che nel 2022 (dati più aggiornati disponibili) il PIL nigeriano è sceso dello 0,1% rispetto al 2021. Secondo le stime del NBS nel 2023 la ripresa della domanda interna ed un miglior andamento del settore “oil” consentiranno una conseguente crescita del PIL stimata al 3%. La valuta nazionale (Naira) si è però deprezzata nei confronti del dollaro americano passando da 402 Naira per dollaro nel 2021 a 475 naira nel 2022. L’inflazione nel 2022 è stata pari al 22% in forte peggioramento rispetto al 15,6% dello stesso periodo del 2021. L’aumento dei prezzi e’ stato causato dall’introduzione dell’IVA e dalla svalutazione della Naira. È cresciuto il tasso di disoccupazione (35.8% nel 2022 contro il 33,3 del 2021). Questi valori, uniti al tasso d’inflazione, hanno drasticamente portato il “Misery Index” della Nigeria a 62,79 del luglio 2022 contro il 59,4 del dicembre 2021 (al nono posto dietro al Brasile). La corruzione, in miglioramento grazie all’azione dell’ex Governo Buhari che ne ha fatto uno dei punti centrali dell’agenda politica, rimane elevata e rappresenta un ulteriore elemento di criticità.
- Per quanto concerne il settore primario, tra le colture di esportazione prevalgono il cacao, il sesamo, gli anacardi, lo zenzero, il cotone e la palma da olio. Per autoconsumo si coltivano la manioca, il mais, l’igname (un tubero simile alla patata) e il sorgo. La produzione agricola copre tuttavia solo i due terzi del fabbisogno nazionale. Vi sono grandi piantagioni di alberi della gomma (caucciù) nell’area di Benin City. L’allevamento è praticato soprattutto nel nord dai Fulani, in forma nomade o seminomade.
- Tra le risorse minerali, come già precisato, la maggiore risorsa è costituita dal petrolio che è anche la principale in senso economico assoluto. Viene estratto dai giacimenti del Golfo di Guinea e sul continente negli stati di Delta, Akwa, Ibom, Bayelsa, Rivers, Edo, Ondo, Imo Abia, Anambra, Bauchi e Gombe. La produzione è controllata in gran parte da multinazionali straniere che hanno stretto accordi con la NNPC (Nigerian National Petroleum Corporation). Importanti sono anche le riserve di gas naturale. Si straggono inoltre carbone (stati di Gombe e Kogi), pietre preziose (Kaduna, Niger, Plateau), cassiterite e colimbite-tantalite (altopiano di Jos).
- Paradossalmente, nonostante la Nigeria sia tra i più grandi produttori di petrolio insieme alla Libia e all’Angola, la produzione di energia elettrica è carente, non raggiungendo neppure un decimo del fabbisogno nazionale di energia. Il 43% degli abitanti non è allacciato alla rete elettrica e agli altri la luce salta in continuazione. Gli abitanti si sono così ingegnati ad acquistare generatori, “modello mini”, per far fronte attraverso il “fai da te” alla carenza di elettricità. Molto diffuso anche il ricorso all’energia solare che costituisce per i nigeriani una pura necessità, data la mancanza di una rete elettrica affidabile.
- Presenti nel paese sono anche l’industria siderurgica e quella metallurgica che produce stagno, alluminio e piombo. Diffusi sono poi i cementifici e gli stabilimenti tessili. Numerosi anche gli impianti per il montaggio di autoveicoli, in particolare nello stato di Lagos. Imprese attive nell’informatica e nelle comunicazioni si concentrano a Lagos, dove ha sede anche l’industria cinematografica, una delle maggiori del mondo.
Fonti: www.infomercatiesteri.it; Atlante De Agostini, 2024 (Istituto Geografico De Agostini); The Passenger, Nigeria, Milano 2022.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi