La preistoria e la storia della Nigeria sono estremamente ricche e annoverano momenti molto interessanti e significativi nel contesto dell’Africa occidentale.
Il Paese è costituito da due aree principali, ossia il nord più arido e con una importante traduzione pastorizia e presto divenuto territorio islamizzato e il sud, tipicamente tropicale e legato alle regioni costiere limitrofe.
Ecco dunque, in questo panorama così complesso e articolato, un elenco cronologico delle ere e momenti storici salienti. La pretesa non è, come sempre, quella di essere esaustivo, ma di offrire spunti preziosi al lettore, per eventuali approfondimenti su pubblicazioni storico/scientifiche.
Preistoria
- 12.000 a.C.: periodo a cui risalgono le prime presenze umane nella parte meridionale del Paese.
- IV millennio a.C: nel nord della Nigeria, a ovest del lago Ciad, bestiame domestico viene identificato nel sito di Gajiganna, dove è stato peraltro trovato miglio perlato (la prima specie coltivata).
- I millennio a.C.: il sud della Nigeria fornisce i pezzi di rame e bronzo più belli dell’Africa e gli artigiani padroneggiano sempre più, via via nel corso dei secoli successivi, la produzione di leghe di rame particolari (bronzo e bronzo e piombo) oltre che la tecnica della fusione della cera persa. Straordinaria la raffinatezza degli oggetti provenienti dai tre siti, raggruppati sotto il nome di Igbo-Ukwu, situato nella zona forestale della Nigeria sud-orientale vicino alla moderna città di Onitsha. Il sito di Igbo-Ukwu costituisce dunque un unicum nell’Africa occidentale. Sempre risalenti a questo periodo, nella regione meridionale di Nsukka sono stati censiti numerosi atelier siderurgici che mostrano una produzione duratura e intensiva.
- X sec. a.C-II sec. a.C.: fiorire della civiltà Nok, popolo nomade di cacciatori e guerrieri che si stanzia nel bacino del Niger nel X sec. A.C. In Nigeria centrale, nel sito di Baidesuru, sono stati trovati forni nok e, sempre nella parte centrale del Paese ,sono state ritrovate sculture nello stile Nok. Si tratta di figurine di argilla piena di piccole dimensioni che erano o sono ancora saldate a vasellame in ceramica. La maggior parte ritrae esseri umani, talvolta animali.
Dall’epoca medioevale all’età moderna
- Nell’attuale Nigeria, chiamata dagli autori arabi medioevali, insieme al resto della regione del Sahel centrale, “Bilad al-Sudan”, traducibile in italiano come “il paese dei Neri”, sono sorti potenti imperi che permangono ancora oggi nelle strutture politiche dei moderni stati nazionali del Niger, del Camerun e del Ciad.
- VIII sec. d.C.-XIX sec: si instaura l’Impero di Kanem-Bornu, definizione convenzionale usata dagli storici per identificare due forme statali dell’Africa centrale che si sono susseguite a partire dall’VIII sec. d.C fino all’avanzata degli eserciti coloniali europei alla fine del XIX secolo. Nel suo momento di maggiore splendore, ossia intorno al 1200, l’Impero Kanem-Bornu comprendeva un’area molto vasta che andava dalla attuale Libia meridionale al Ciad, dal nord est della Nigeria al nord del Camerun fino alla parte orientale del Niger. L’impero Kanem era di fatto una coalizione di regni che sorgeva nella regione geografica intorno al Lago Ciad che è il residuo di una massa d’acqua assai più grande (chiamata Mega-Ciad), apparsa una decina di millenni fa. Era situato dunque al centro delle vie commerciali che univano l’Africa sub-sahariana al Medio Oriente. Nel 1075 d.C. la prima dinastia pagana dei Duguwa viene sostituita dalla dinastia Sayfuwa che islamizza la regione e governa il bacino lacustre fino al 1846. Dal XI sec. in poi l’influenza dei Sayfuwa si estende dal massicciò libico del Fezzan, a nord, fino al paese Hausa (popolazione stanziata in Nigeria settentrionale, Niger e regioni limitrofe, di lingua afro-asiatica e religione islamica sunnita) a ovest . Il regno di Kanem è stato senza dubbio, a partire dal XIII secolo, un potente attore politico dell’Africa occidentale. È seguito poi un secolo di condizioni politiche instabili nel corso del quale la capitale è stata cambiata più volte, prima che il potere si stabilisse per vari secoli nella valle di Komadugu a Birgi Gazargamo (“birbi” significa città nella lingua hausa) fondata nel 1472. La città viene poi distrutta nel corso di vari assedi avvenuti durante il jihad peul (popolazione pastorale presente un po’ in tutta l’Africa occidentale, accusata di fomentare il movimento jihadista nella regione) del riformatore Usman Dan Fodio nel 1808. La sede del potere viene quindi trasferita a Kukawa, la città del Bornu che era la meta dei viaggiatori europei del XIX secolo. Sebbene il Kanem-Bornu sia stato per ben mille anni il principale centro economico del “Bilad al-Sudan” centrale, l’archeologia ci dice poco dei suoi collegamenti commerciali. La scarsità dei dati è dovuta al fatto che la maggior parte di prodotti della regione fosse deperibile. Le fonti a disposizione citano comunque parecchi prodotti di artigianato a e uso comune disponibili nei mercati di Kukawa (da ciotole e borracce fino a oggetti in pelle come cuscini, borse e finimenti) e tra i prodotti agricoli, cereali come sorgo e miglio e vari tipi di frutta. Le merci destinate all’esportazione erano soprattutto piume di struzzo, cuio e tessuti. Anche il sale, importato dalle oasi sahariane di Bilma, Cavar e Fachi, rappresentava un prodotto commerciale importante nel bacino del Ciad, con una distribuzione che si estendeva verso sud fino al bacino del Congo. Tuttavia, dal Medioevo fino al XIX secolo, il principale bene commerciale è rappresentato gli schiavi su cui si basava l’economia, interna ed esterna del Kanem-Bornu.
- Dal XV secolo inizia intanto a emergere, all’interno dello spazio del Sahal centrale, un’altra regione. Si tratta del paese hausa, indicato con l’espressione “kasar hausa” che si applica all’area geografica in cui l’hausa costituisce la lingua principale. Oggi il paese hausa si estende dal fiume Niger al Bornu e abbraccia l’attuale Niger meridionale e il nord della Nigeria. Il quadro politico del paese hausa, prima del jihad Seul dell’inizio del XIX secolo, si rivela come un insieme di città-stato che esistevano da molti secoli. Kafan Kanawa, che probabilmente risale al periodo in cui gli Hausa emergono come identità sociale, nel XV secolo, è considerato il possibile predecessore di Kano, oggi la principale metropoli del nord della Nigeria. Il paese hausa era posizionato lungo il crocevia di un vasto sistema di circolazione di beni, comprese perle semipreziose e cauri provenienti dall’Oceano Indiano.
- Tra il XVII e il XIX secolo, gli esploratori e commercianti europei fondano diverse città portuali per accrescere la tratta degli schivi destinati alle Americhe.
- Durante il XIX secolo, a seguito delle azioni antischiaviste in particolare della Marina Britannica, la tratta degli schiavi viene poi rimpiazzata con quella di prodotti come olio da palma e legname.
Dall’epoca della colonizzazione all’indipendenza
- Nell’Ottocento, a seguito delle guerre napoleoniche, i britannici danno vita a una forte espansione del commercio con i territori interni della Nigeria. Tra il 1851 e il 1852 inizia infatti il processo di colonizzazione, attraverso l’occupazione di Lagos e successivamente della zona costiera.
- Nel 1886 viene fondata dal governo del Regno Unito la compagnia mercantile, Royal Niger Company.
- Nel 1901 la Nigeria diventa un protettorato del Regno Unito e nel 1914, colonia.
- Al termine della Seconda Guerra Mondiale, il nazionalismo nigeriano spinge la colonia verso l’autogoverno su base federale.
- Nel 1956 viene scoperto il primo giacimento di petrolio in Nigeria, a Oloibiri, nel delta del Niger.
- Nel 1960 la Nigeria diventa indipendente come federazione di tre regioni: settentrionale, occidentale e orientale. Il primo governo postcoloniale è guidato da Abubakar Tafawa Balewa di etnia hausa. Intanto grosse differenze sul piano economico istigano tensioni tra le principali etnie del Paese (hausa, Yoruba e Igbo).
- Nel 1966 si verifica uno dei numerosi colpi di stato. Tafawa Balewa viene assassinato da un gruppo di ufficiali igbo dell’esercito. Un controgolpe di ufficiali del Nord porta al potere Yakubu Gowon. Il conseguente massacro di migliaia di igbo del Nord spinge un milione di persone a fuggire a sudest.
- Nel 1967 viene dichiarata dal colonnello Emeka Ojukwu l’indipendenza della regione orientale con il nome della Repubblica del Biafra. Inizia una sanguinosa guerra civile che termina con la sconfitta del Biafra nel 1970.
- Nel 1970 viene fondata dal musicista Fila Kuti la Repubblica diKalakuta, un comune che si dichiara indipendente dal governo militare. Resisterà fino al 1978.
- Nel 1975, dopo un periodo di “pace” facilitato dal boom economico (impennata del prezzo del petrolio) Gowon Vine rovesciato. La capitale viene trasferita ad Abuja nel centro del Paese.
- Nel 1979 l’ex ministro delle Finanze e direttore della Banca Centrale, Shehu Shagari viene eletto presidente della Seconda Repubblica. La Nigeria fa grandi progressi nel campo dell’agricoltura, istruzione e partecipazione delle donne; ma la corruzione continua a dilagare.
- La seconda metà degli anni Ottanta è segnata dal dilagare della corruzione e crisi economica mentre il generale Ibrahim Badanasi Badangida tenta un lento ritorno al governo civile.
- Nel 1993 vengono annullate le lezioni in cui aveva vinto l’imprenditore M.K.O. Abiola e Sani Abacha instaura una feroce dittatura.
- Nel 1995 un attivista Ken Saro-Wika, portavoce delle rivendicazioni delle popolazioni del Delta del Niger (in particolare Ogoni) nei confronti delle multinazionali (nello specifico caso la Shell) responsabili di continue perdite di petrolio che danneggiano le colture di sussistenza e l’ecosistema della zona, viene impiccato con l’accusa (falsa) di aver incitato all’omicidio di alcuni presunti oppositori del MOSOP (Movimento per la Sopravvivenza del Popolo Ogoni). In risposta la Nigeria viene sospesa dal Commonwealth e gli Stati Uniti e l’Europa impongono sanzioni.
- Nel 1998 sale al potere Abdulsalami Abubakar che inizia la transizione al governo civile.
- Negli anni 2000 diversi stati del Nord adottano la shari’a come sistema legale. Numerosi sono i massacri e le repressioni da parte dell’esercito per tensioni etnico-religiose.
- Nel 2003 e nel 2004 continuano i massacri interetnici e cominciano gli scontri anche nel sud.
- Nel 2006 la Nigeria cede la penisola di Bakassi, ricca di petrolio, al Camerun dopo una sentenza della Corte Internazionale di Giustizia. Intanto, con il prezzo del petrolio alle stelle la Vigerai è il rapimmo paese africano a pagare i propri debiti al Club di Parigi che raccoglie le organizzazioni finanziarie dei paesi ricchi.
- Nel 2009 inizia l’insurrezione di Boko Haram, gruppo militante islamico e ribelle jihadista, avvia una ribellione armata contro il governo della Nigeria.
- Nel 2013 il governo dichiara lo stato di emergenza in tre stati del Nord e invia l’esercito a combattere Boko Haram. Nel 2014 i terroristi rapiscono oltre duecento ragazze in una scuola di Cibo nello stato del Borno e lanciano una serie di attacchi in varie città intorno al lago Ciad.
- Nel 2015 l’ex generale Muhammadu Buhari è il primo candidato dell’opposizione a vincere le elezioni. Il basso prezzo del petrolio porta intanto il Paese sull’orlo della crisi finanziaria. Negli anni successivi numerosi sono gli scontri tra pastori e agricoltori negli stati di Benue e Taraba, provocati in parte anche dal cambiamento climatico in atto nel Sahel. Boko Haram prende di mira le basi dell’esercito.
- Nel 2020 scopinano manifestazioni contro la polizia accusata di torture e altri crimini.
- Nel 2021, Buhari vieta Twitter per oltre sei mesi al seguito della sua sospensione sulla piattaforma social a causa di dichiarazioni incendiarie nei confronti dei secessionisti igbo del sudest del Paese.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi