“Il paese delle mille colline e dei laghi”, così viene pittorescamente definito il Ruanda, con le sue foreste pluviali che ricoprono dolci rilievi e antichi vulcani, tra cui si incanalano vallate ricche di acqua e bacini idrici naturali, incastonati come gemme tra le piantagioni di tè, caffè e banani. Vero e proprio paradiso lacustre è il Lago Kivu, il più grande del paese, le cui acque si estendono lungo il confine occidentale con il territorio congolese.
Qui una strada panoramica, chiamata la Congo Nile Trail, ne collega i principali centri abitati di Gisengyi (Rubavu), Kibuye (Karongi) e Cyangugu (Rusizi), fiancheggiando per circa 225 km il lungolago, su tratti in parte asfaltati o che deviano su sentieri rurali, attraversando piccoli villaggi di pescatori, caratteristici agglomerati agricoli e vaste piantagioni, aprendosi qua e là su scenari lacustri mozzafiato, oppure addentrandosi in aree di fitta foresta primaria, come la Foresta di Gishwati, abitata da scimpanzé, scimmie dorate e scimmie blu, o come l’intricata vegetazione del Parco Nazionale di Nyungwe, nell’entroterra meridionale del Kivu, che accoglie centinaia di specie di flora endemica, una ricchissima avifauna e numerose famiglie di primati.
I dintorni del lago sono morfologicamente dominati dai dolci declivi di terra fertile che degradano da oltre 1000 metri e che incorniciano lo specchio d’acqua trasparente, facendo da cerniera con l’azzurro del cielo. Tante le attività da fare tra questi idilliaci scenari, dai trekking a piedi e in bicicletta, agli sport acquatici, dalle escursioni alle numerose isole adagiate sulla superficie del lago, al totale relax tra le fonti di acqua termale o le spiagge di sabbia fine, attrezzate dalle strutture ricettive che ne puntellano le sponde.
Mèta ideale da raggiungere dopo un’impegnativa ed emozionante escursione sulle tracce dei gorilla del Parco dei Vulcani, il lago Kivu offre numerose sistemazioni turistiche dove riposare e godere appieno della quiete dei panorami lacustri.
Paesaggi incantati che fanno da sfondo alle barche di pescatori che salpano all’alba e al tramonto, rientrando cariche di sambazas (una sorta di sardine endemiche), mentre gli agricoltori e gli apicoltori vivono seguendo i ritmi della terra fertile. Tutto ruota attorno al lago, vero protagonista e fonte principale di sussistenza per più di 2 milioni di abitanti, molti dei quali sono stati impiegati nella ricezione turistica.
Le atmosfere allegre e festose, davanti a un bicchiere di birra di banano, ma anche rilassate e famigliari, grazie ad un’accoglienza esemplare, faranno il resto.