La cucina dell’arcipelago risente fortemente dei contatti commerciali avvenuti con le popolazioni europee nel XVIII e nel XIX secolo.
Ciò ha determinato la presenza nella dieta di Sao Tome e Principe di ingredienti provenienti, in particolare, dall’Europa Mediterranea e, soprattutto, dal Portogallo.
Ma anche con influenze da parte dell’intero continente africano e con influssi, per quanto riguarda anche l’utilizzo delle spezie, asiatici e dell’America Centrale, isole caraibiche comprese.
La cucina tipica di São Tomé è ricca di pesce che viene cucinato alla griglia, oppure consumato fritto o stufato (sempre con uso significativo di spezie). La ragione è facilmente intuibile: il suo è un mare molto pescoso e ricco di varietà ittiche.
Per quanto riguarda invece la carne, i piatti sono prevalentemente a base di pollo e maiale, anch’essi grigliata e speziati.
La portata principale, che si tratti di pesce o carne, viene servita con un accompagnamento di riso, e/o banane lesse o fritte. Tipico di questa zona è anche il frutto del pane o breadfruit. Si tratta del frutto del “Artocarpus altilis”, ossia un albero appartenente allavfamiglia del gelso o del fico e che cresce, oltre che nell’arcipelago, anche nel Sud Est asiatico e in molte isole tropicali e del Mar dei Caraibi. Ha la consistenza del pane ed è l’ideale per essere inzuppato nei condimenti. Fagioli, mais, manioca, sono invece tra i principali ingredienti importanti dall’America e che contribuiscono a rendere ricca la cucina saotomese.
Tra i piatti nazionali saotomensi:
- l’arroz doce, un pudding di mais e cocco, usualmente servito a colazione; la cachupa, uno stufato a base di fagioli verdi, mais e fave;
- il calulu, a base di pesce o carne, spesso essiccati e con verdure come gombo, melanzane e spinaci e un piatto di pesce (barrica de piede) con riso e frutto dell’albero del pane;
- la Feijoada à Santomense, un saporito stufato di fagioli con maiale, sanguinaccio e talvolta frutti di mare. Tradizionalmente viene preparato con una base di pomodoro e viene cotto lentamente.
- Il Pão Doce, o “pane dolce”, è uno spuntino molto amato. Si tratta di pane morbido, leggermente zuccherato, di traduzione portoghese. Si consuma prevalentemente con il caffè.
La frutta che cresce spontanea nella foresta è molto gustosa. Si va dal cocco alla papaya, dall’ananas alla guava, dall’avocado alle banane che vengono consumate anche essiccate come snack, ma anche in molti altre forme, porridge inclusi.
Eccellente anche il cioccolato visto che São Tomé e Príncipe sono note anche come “Isole del cioccolato”.
I semi di cacao delle isole sono rinomati per la loro pregiata qualità.
BEVANDE
Data la ricchezza della frutta, numerosi sono i succhi disponibili.
Anche il caffè è presente in grande quantità e quindi molto comune nel Paese. Grazie al terreno vulcanico e al clima tropicale ha un gusto molto particolare e sofisticato.
Tra le bevande alcoliche: vino di palma e cacharamba, un locale alcool da canna da zucchero.
La Ginja è un liquore tradizionale a base di frutta, in particolare da Ginja che è simile all’amarena da cui prende il nome. Il processo di preparazione della Ginja prevede la macerazione del frutto nell’alcool (spesso spirito di canna da zucchero) con zucchero e spezie.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi