Numerosissimi sono i souvenir che si possono acquistare in Sudafrica.
A cominciare da quelli tradizionali che raccontano la storia e la cultura delle sue popolazioni:
- Perline Zulu: si tratta di cinture, collane, braccialetti. Sono tutti oggetti molto colorati e sempre realizzati con le perline che permettono di creare disegni molto vari.
- Cesti intrecciati: vengono realizzati a mano con tecniche tradizionali e si trovano frequentemente nei mercati. Gli Zulu sono famosi per i loro cestini colorati, utilizzati per conservare cibo e acqua.
- Tessuti tradizionali “Shweshwe”: dai motivi geometrici e vivaci, questo tessuto viene utilizzato principalmente per creare abiti, accessori e decorazioni. È considerato un simbolo della cultura sudafricana e narra una storia molto articolata e interessante. Il tessuto, importato dall’Europa nell’Ottocento, era inizialmente di colore indaco. Successivamente venne realizzato con colori e stampe diverse, sempre caratterizzate dalla presenza di motivi geometrici. Tuttavia, a differenza del tessuto wax (altro tessuto molto utilizzato in Africa e anch’esso con una storia complessa), furono le popolazioni bianche ad averlo indossato in massa, prima che diventasse un’abbigliamento tradizionale delle popolazioni locali nere. Pare siano stata la Société des missions évangéliques de Paris ad aver suscitato l’interesse per il blue print, regalandolo al Re Moshoeshoe I, il primo re del Lesotho, famoso anche per la coperta Basotho ricevuta anch’essa in regalo dagli europei e ricca di simbolo . Attualmente il tessuto “Shweshwe” viene prodotto da “Da Gama Textiles” che è uno dei più antichi produttori tessili del Sudafrica e l’unica società a produrre il vero shweshwe per il mercato locale e internazionale.
- Copricapi e tessuti Xhosa: Spesso decorati con motivi geometrici.
- Ceramica: la ceramica tradizionale sudafricana è realizzata a mano senza l’uso di tornio. Sono rappresentati motivi geometrici e storie tramandate oralmente. La comunità Venda, in particolare, è nota per le sue ceramiche artistiche. Si tratta di un gruppo etnico non molto numeroso, ma dal grande patrimonio culturale. La cultura Venda è infatti fortemente legata al mondo spirituale ed esprime le proprie credenze e i propri costumi attraverso le decorazioni artistiche in ceramiche e sculture del legno.
- Sculture in legno: raffigurano spesso animali, figure umane o elementi spirituali. Oltre a quelle dei Venda, famose sono quelle delle popolazioni Shangaan e Tsonga.
- Piatti o tazze con motivi geometrici: oggetti che si ispirano all’arte murale Ndebele.
- Arte riciclata: molti giovani artisti sudafricani utilizzano materiali riciclati, come lattine, filo metallico o plastica, per creare oggetti decorativi e funzionali, come giocattoli, lampade o gioielli. Anche questo è un racconto curioso e interessante del Sudafrica contemporaneo da portare a casa sotto forma di souvenir.
Altri prodotti, al di là degli articoli artistici, costituiscono souvenir tipici del Paese:
- Rooibos Tea: Una tisana ricavata da una pianta endemica del Sudafrica, conosciuta per le sue proprietà antiossidanti.
- Spezie e mix per barbecue (Braai): Come il famoso mix “Chakalaka” o “Peri-Peri”.
- Cosmetici naturali: Prodotti a base di Aloe vera o marula, utilizzati per la cura della pelle.
- Vini sudafricani: Il Sudafrica è famoso per i suoi vini, in particolare il Pinotage e il Chenin Blanc. Molti negozi offrono confezioni regalo.
- Amarula: un liquore cremoso a base del frutto marula, tipico della savana.
Al di là dei piccoli mercati locali, da segnalare per gli acquisti:
- Greenmarket Square (Città del Capo).
- Rosebank Art & Craft Market (Johannesburg).
- Victoria Street Market (Durban).
Molti sono anche i lodge e i negozi situati nei parchi nazionali che offrono souvenir autentici.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi