Festività Nazionali Civili:
Capodanno e Festa dell’Indipendenza,1° gennaio
Commemorazione dell’Accordo di Pace,9 gennaio
Festa dei Lavoratori,1° maggio
Festività Religiose Musulmane:
Aid al-Fitr (Fine del Ramadan o Piccola Festa), data variabile in base al calendario lunare
Aid el-Adha (Festa del Sacrificio o Grande Festa), data variabile in base al calendario lunare
Al Mouloud (Nascita del Profeta), data variabile in base al calendario lunare
Se l’Aïd al-Adha è la ricorrenza religiosa più importante per l’Islam e si svolge circa due mesi dopo la fine del Ramadan, è comunque usanza in Sudan rispettare anche la principale festività cristiana del Natale, pertanto il 25 dicembre è dichiarata festa nazionale. Alcune comunità cristiane festeggiano la Pasqua e il Natale del calendario copto, tuttavia sono considerati dei comuni giorni feriali.
Riguardo le cerimonie tradizionali, ogni venerdì una confraternita sufi di Omdourman, vicino a Khartoum, organizza nel pomeriggio la danza sufi del Dihkr, simile a quella dei dervisci rotanti. In processione i pellegrini accorrono alla tomba dello sceicco Hamed al-Nil, vissuto nel XIX secolo e molto venerato dalle comunità musulmane locali. I fedeli della confraternita, vestiti di stoffe coloratissime, cantano e danzano ruotando su se stessi, ripetendo i versi della fede coranica al suono dei tamburi tradizionali. Uno spettacolo assolutamente da non perdere, legato a pratiche spirituali che affondano le radici nei riti pre-islamici, in una contaminazione tra cultura arabo-musulmana e tradizioni ancestrali subsahariane, che vennero importate nei secoli dalla schiavitù dei popoli del sud.
Come controparte “animista” alla cerimonia musulmana del Dihkr, in un’arena a nord di Khartoum, si svolgono ogni venerdì pomeriggio gli incontri di lotta tradizionale dei popoli Nuba. Se sui Monti Nuba i giovani iniziati la praticano quale prova di forza nei rituali animisti, completamente nudi, o quasi, in piena capitale musulmana sono stati costretti a coprirsi. Si tratta di veri e propri incontri di lotta libera, molto sentiti e controllati dalla polizia per evitare che possano degenerare.