La storia della Tanzania ha a che fare in senso stretto con quella dell’intero genere umano. La Tanzania, insieme all’Etiopia e al Kenya, costituisce infatti l’aerea dell’Africa Orientale da cui ebbero origine i nostri più antichi antenati.
Si tratta quindi di una narrazione che inizia da molto lontano e, la storia di questo Paese, è, come per ogni paese del resto, articolata e complessa e difficilmente riassumibile in poche righe. Ci si dovrà quindi, necessariamente limitare a un elenco cronologico dei momenti storici salienti. L’obiettivo quello di offrire spunti preziosi al lettore, per eventuali approfondimenti tramite pubblicazioni storico/scientifiche esaustive.
35-15 milioni di anni fa: separazione delle placca tettonica africana e araba e origine dalla Graet Rift Valley, del Kilimanjaro e altri vulcani
3,2 milioni di anni fa: nella pianura di Latoli (Tanzania Settentrionale) impronte dei nostri antichi antenati
10.000 a.C.-3.000 a.C.: primi insediamenti di raccoglitori e cacciatori, nomadi o seminomadi
2000 a.C.: migrazione dall’Africa Occidentale, interscambi culturali con i popoli del nord; Età del Ferro.
I° secolo d.C- VIII secolo d.C: navi di mercanti arabi raggiungono le coste orientali dell’Africa. Nel corso dei secoli gli arabi si mescolano alle popolazioni locali dando così origine alla lingua e alla cultura swahili (cultura che si sviluppò durante tutto il corso del primo Millennio d.C. e che assunse una rilevanza particolare grazie all’ascesa dei sultani omaniti nell’isola di Zanzibar).
1331: il viaggiatore marocchino, Ibn Battuta, uno dei più grandi esploratori medioevali, durante un viaggio verso Oriente, visita Kilwa, antica città-Stato situata nell’odierna Tanzania meridionale. Posta su un’isola di fronte alla costa, esisteva già nel 9° sec., sotto il dominio della dinastia islamica Shirazi, il cui fondatore fu il mercante Ali bin al-Hasan. Kilwa divenne fra il 12° e il 14° sec. un grande centro, sbocco di traffici di oro, schiavi, avorio e mercato di prodotti provenienti dall’Asia (tessuti, gioielli, porcellane e spezie).
Dal 1498: navigatori portoghesi approdano sulla costa orientale dell’Africa e avviano un commercio di schiavi e avorio che durerà per i due secoli successivi, diventando via via sempre più fiorente e remunerativo.
Nel 1600 e per tutto il secolo successivo: gli arabi omaniti insieme agli abitanti indigeni allontanano i portoghesi dalla costa e si affermano come i nuovi detentori dei flussi commerciali.
Tra il 1400 e il 1700: migrazioni di allevatori nomadi continuano a giungere dal sud Sudan verso la Tanzania.
Nel 1841: il sultanato dell’Oman si stabilisce con la propria corte a Zanzibar, rendendola particolarmente ricca.
A metà dell’Ottocento: comincia la prima esplorazione europea. Gli esploratori britannici Richard Francis Burton e John Hanning Speke, alla ricerca delle mitiche sorgenti del Nilo, giungono sul Lago Tanganca e il Lago Vittoria. La British East India Company stabilisce la sua rappresentanza a Zanzibar e nel 1873 abolisce la schiavitù.
Dal 1886: la Germania estende i suoi domini sulla Tanzania (Tanganica), rinunciando al Kenya, all’Uganda e alla Rhodesia del Nord (attuale Zambia), (oltre a Zanzibar) che vanno alla Gran Bretagna.
5 ottobre 1889: Yohani Kinyala Lauwo e Hans Meyer conquistano per la prima volta volta la vetta del Kilimanjaro.
1905-1907: rivolta di Maji Maji nel centro sud, dove muoiono 120mila braccianti locali in lotta contro i proprietari terrieri tedeschi.
1920: l’Africa orientale tedesca, a eccezione del Ruanda-Urundi, diviene, per decisione della Lega delle Nazioni, un mandato britannico e la colonia prende il nome di Tanganika.
1922: il Tanganika entra a far parte dell’Unione della Moneta dell’Africa Orientale, con Kenya e Uganda. La moneta era l’East African Shilling.
1953: si muovono i primi passi verso l’indipendenza del Paese, grazie a un giovane insegnante, Jilius Nyerere, che viene eletto presidente della Tanganyka African National Union.
9 dicembre 1961: La Tanganika ottiene l’indipendenza dal Regno Unito e Jilius Nyerere ne diventa presidente.
1963: Zanzibar dichiara l’autoproclamazione di indipendenza dal Governo britannico.
1964: Sanguinoso colpo di Stato a Zanzibar e unione di Tanganika e Zanzibar nella Repubblica Unita della Tanzania.
1967: Dichiarazione di Arusha che pone le basi del socialismo africano in Tanzania.
1992: Modifica della Costituzione che apre alla partecipazione democratica di più partiti.
1995: Prime elezioni multipartitiche della Tanzania.
7 agosto 1998: i terroristi di Al Qaeda fanno esplodere due autobombe nelle ambasciate americane di Nairobi e Dar es Salaam.
2000: elezioni controverse e tumulti nelle strade.
2010: Jakaya Mrisho Kikwete viene rieletto presidente.
2015: John Pombe Magufuli vince elezioni estremamente tormentate.
Attualmente la Tanzania è presieduta da Samia Suluhu.
(testi a cura di Paola Scaccabarozzi)