La Tunisia è un paese ricco di tradizioni e i suoi souvenir ne sono l’emblema.
- A cominciare dalla ceramica e dal vasellame. Se ne trovano di particolarmente colorate a Tataouine (cittadina della Tunisia meridionale) e a Sejnane, una città della Tunisia settentrionale situata a cento chilometri a nord-ovest di Tunisi. Quelle di Sejene riprendono motivi della tradizione berbera risalenti a un’epoca molto antica e costituiscono una testimonianza vivente dell’abilità delle donne tunisine tramandata nel corso delle generazioni. La sapienza nel creare queste caratteristiche ceramiche è entrata addirittura ì a far parte della lista dei beni culturali immateriali dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco). Nelle regioni montagnose dell’Ovest, si fabbrica la ceramica modellata a mano senza l’uso del tornio (bracieri, piatti, marmitte), coperte di lana e tessuti beduini dai colori cangianti.
- Ci sono poi i tessuti. Sono ad esempio quelli a spina di pesce e a disegni geometrici come il ‘’bakhnoug’’ indossato dalle donne berbere. A Madhia, una delle città più pittoresche della Tunisia, situata tra Sousse e Sfax, vengono in particolare realizzati foulard in seta a motivi geometrici.
- Numerosi sono anche gli accessori che testimoniano la destrezza manuale degli artigiani tunisini: “fouta” (asciugamano multicolore per l’Hammam), “chechia” (copricapo maschile), “melia” (abito delle donne berbere) ecc.
- Tra gli oggetti che possono fungere da piacevoli souvenir, quelli in ulivo, di ogni tipologia. In ogni souk del paese se ne trovano parecchi. Utilizzando il legno d’ulivo, vengono infatti realizzati dagli artigiani locali utensili e accessori per la cucina, ma anche veri e propri servizi di piatti, statuette e oggetti decorativi in generale. Questi oggetti, seppur reperibili ovunque nel Paese, sono particolarmente diffusi nei mercati di Monastir, Sousse e Sfax perché radicati nelle tradizioni locali di quelle zone. Si tratta infatti di oggetti di uso quotidiano. Con questo legno molto resistente vengono realizzate anche le qobqabs, speciali ciabatte da utilizzare negli hammam, trottole coloratissime, oggetti da utilizzare in cucina e molto altro, come i tipici modellini delle loude, imbarcazioni tradizionali. Il legno d’ulivo è un materiale nodoso, compatto e resistente all’uso. Per questa ragione è ottimo da utilizzare in cucina. Ha anche il pregio di non trattenere liquidi e odori.
- Sin dai tempi antichi, si fabbricano in tutta la Tunisia diversi tipi di tappeto. Ci sono i “klims” e i “mergoums” che sono dei tappeti a pelo raso, decorati da bande parallele e da motivi berberi. In Tunisia si trovano anche i “gtifs”, tappeti più spessi e dai colori cangianti. Questi ultimi vengono realizzati nella Tunisia meridionale e nelle campagne. Kairouan è, in particolare, un luogo in cui il tappeto è onnipresente. I tappeti spessi a punti annodati, vanno dal modello classico di Kairouan ai disegni più svariati e complessi. I tappeti rasi, coperti da motivi geometrici o da piccole figure stilizzate (gazelle o personaggi) sono più leggeri e meno costosi. È facile trovarli di qualsiasi dimensione.
- A Djerba nei souk è facile trovare gioielleria, in particolare parure in argento smaltato. Si trovano anche stuoie, cappelli di palma intrecciata, sciarpe e coperte a righe realizzate nei laboratori di Djerba.
- Nei mercati tunisini si trovano inoltre le spezie, molto utilizzate nella cucina locale. Tra le principali: anice, coriandolo, cannella, pepe, noce moscata, pepe di Cayenna, finocchio, chiodi di garofano e zenzero.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi