Territorio e Clima
La Tunisia è lo stato più settentrionale dell’Africa e il più piccolo dei tre stati disposti luogo la catena dei monti Atlante. Fa parte degli Stati del Maghreb insieme al Marocco, alla Libia e all’Algeria.
Confina a sud est con la Libia, a ovest con l’Algeria e si affaccia, a nord e a est, sul Mar Mediterraneo.
Il territorio è prevalentemente montuoso a Nord, con le propaggini orientali dell’Atlante Telleiano e dell’Atalanta Sahariano, separate tra loro dal fiume Majardah, l’unico vero fiume della Tunisia che nasce dai monti omonimi in territorio algerino. E’ questa la Tunisia verde dove i rilievi assicurano piogge relativamente abbondanti (circa 400-500 millimetri annui). Non caso le colline e pianure della Tunisia settentrionale sono, fin dall’antichità, le più coltivate e popolate del Paese.
Le catene montuose degradano poi a est su una fascia pianeggiante costiera (Sahel). Più a sud si estendono le terre del Sahara tunisino dove i colori tendono all’ocra perché le piogge quasi scompaiono del tutto e la vegetazione cresce esclusivamente nelle oasi. .
Il clima è mediterraneo di tipo subtropicale lungo le coste. E’ caratterizzato quindi da inverni miti e da esteti calde e secche. Nelle zone interne invece, è di tipo tropicale arido e desertico con temperature estive che possono raggiungere oltre i 45 °C – 47 °C e piogge pressoché nulle.
Sulle coste il caldo estivo è relativamente limitato dalle brezze marine, con temperature generalmente intorno ai 35 °C. Quando soffia però il vento proveniente dal deserto, la temperatura può diventare davvero opprimente.
Tunisi d’estate è particolarmente calda a causa dell’elevata umidità.
Flora e fauna
La vegetazione in Tunisia, tranne la fascia costiera e le oasi, non è abbondante e verso l’interno sfuma via via nella steppa fino ad arrivare al deserto.
A nord sono frequenti i sughereti e querceti. Tra le piante più caratteristiche: il leccio, il pino d’Aleppo e la quercia e, nelle zone più aride, la tuia di Barberia e il ginepro.
Si coltivano inoltre ulivi (la Tunisia è tra i primi produttori mondiali di olio), uva, ortaggi, agrumi. Il richiamo è quindi chiaramente quello alla flora tipicamente mediterranea.
Lungo la costa è facile trovare anche la palma nana insieme al lentisco.
Nelle regioni interne si l’alfa, appartenente alla famiglia delle graminacee e le cui fibre vengono utilizzate per la fabbricazione di cordami. Nei luoghi aridi e sabbiosi il drinn, una pianta che serve da pascolo ai cammelli.
I principali allevamenti sono di ovini. E la pesca riguarda in particolare tonni e sardine.
Numerose sono le specie di uccelli, si cui oltre cinquanta considerate e rischio estinzione.
Parecchie sono anche le specie selvatiche presenti nelle zone interne, a cominciare dalle sabbie del Sahara che deserte non sono affatto.
Si tratta di animali generalmente molto timidi, magari difficilmente avvistabili (accade però di vederli con un po’ di fortuna), ma facilmente identificabili osservando le impronte al mattino presto.
Ci saranno, ad esempio, quelle lasciate da sciacalli, fennec (lbellissima e minuscola volpe del deserto, dalle enormi orecchie), serpenti, scorpioni, lepri, mufloni, gazzelle, gerboa del deserto (piccoli e atletici topolini bianchi) o le minuscole impronte del moula-moula, un uccellino bianco e nero, simile alla rondine.
L’animale per antonomasia del deserto resta comunque il dromedario (soppiantato il cavallo soprattutto per ragioni climatiche) che già da più di duemila anni fa, costituisce la salvezza delle popolazioni nomadi. Ancora oggi buona parte dell’economia degli abitanti delle regioni desertiche ruota attorno all’allevamento di questo animale e alla coltivazione della palma da dattero.
Parchi nazionali a tutela
- La rete delle aree naturali protette della Tunisia comprende 17 parchi nazionali, 41 zone umide di importanza internazionale (siti Ramsar) e numerose riserve naturali e faunistiche, per una superficie complessiva di 12.284 km², pari al 7,9% della superficie totale del Paese.
Tra i numerosi ecco quelli più interessanti:
- Parco nazionale dell’Ichkeul (istituito nel 1977 e facente parte del patrimonio UNESCO dal 1980: è un lago nei pressi della costa settentrionale, in prossimità di Biserta. Costituisce un vero paradiso per il birdwatching. E’ infatti una delle aree più importanti del mediterraneo per lo svernamento degli uccelli provenienti dall’Europa e uno dei pochi habitat dove il fenicottero rosa trova le condizioni ideali per nidificare. Il lago Ichkeul è l’unico sito naturale al mondo presente nelle tre convenzioni internazionali di protezione della natura: la convenzione di Ramsar, sulle zone umide d’importanza internazionale; il titolo di “patrimonio mondiale dell’UNESCO” e la convenzione ‘’l’Uomo e la Biosfera’’ dell’UNESCO.
- Parco delle isole di Zembra e Zembretta: area protetta situata nella parte nord orientale del golfo di Tunisi. Ospita tre diverse specie di lucertole, serpenti e vanta soprattutto la iù grande colonia di berta maggiore atlantica (uccello marino) di tutto il Mediterraneo.
- Riserva integrale di Galiton: istituita su un’isola dell’arcipelago di La Galite. Si tratta di isole situate a circa 80 km a nord-ovest della città tunisina di Tabarca e a 150 km a sud di Capo Spartivento in Sardegna. Qui si trova una specie protetta di gabbiani e una colonia di foche, la cui presenza , a questa latitudine, è alquanto insolita.
- Parco nazionale di Chaambi: istituito nel 1980 e situato in una regione semiarida a ovest di Kairouan. Il parco tutela il territorio che comprende la montagna più alta della Tunisia, Djebel Chaambi. Qui cresce la più ampia foresta di conifere della Dorsale tunisina che ospita più di 100 specie vegetali, 26 specie di mammiferi e 16 specie di rettili.
- Parco nazionale di Boukornine: istituito nel 1987, i cui i monti rappresentano gli ultimi rilievi settentrionali della Dorsale Tunisina e sono costituiti da affioramenti di calcare giurassico, con una ricca varietà di fauna e flora.
- Parco nazionale di Bou Hedma: si trova nella parte centrale del Paese e rappresenta un ecosistema unico in tutta la Tunisia. L’area protetta è allo stesso tempo infatti riserva della biosfera e parco nazionale. Copre un’area di 170 chilometri quadrati, di cui 88 costituiscono il nucleo centrale. La vegetazione è prevalentemente di tipo mediterraneo-secco, in parte simile alla steppa, costituita da foreste di ginepro. Sono presenti inoltre savane di acacia. L’altitudine del parco varia da 80 a 814 m sul livello del mare.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi