Territorio e Clima
L’Uganda con la superficie di 241.555 chilometri quadrati è uno dei sei paesi africani attraversato dall’Equatore.
L’Uganda confina a nord con il Sudan del Sud, a est con il Kenya, a Sud con la Tanzania, a sud ovest con il Rwanda e a ovest con la Repubblica Democratica del Congo.
Il territorio è costituito da un vasto altopiano prevalentemente pianeggiante. La sua altezza media si aggira intono ai mille metri, con picchi a ovest di ben 5109 metri. Sono quelli del massiccio del Ruwenzori, conosciuto persino dal geografo alessandrino Tolomeo e denominati “Monti della Luna”. Si tratta delle più alte montagne africane dopo il Kilimangiaro e il Monte Kenya. Il massiccio montuoso del Ruwenzor, con le sue foreste e i suoi ghiacciai, assume anche una notevole importanza dal punto di vista idrografico convogliando acqua che alimenta persino il fiume Nilo.
L’Uganda si estende tra i due rami della Rift Valley, ossia tra quelle due enormi fosse che si dividono all’altezza dell’Etiopia. Il ramo occidentale di questa gigantesca depressione è conosciuto come la “fossa tettonica centroafricana” o “fossa Albertina”.
Al suo interno si trovano laghi di notevoli dimensioni: il Lago Alberto e il Lago Edward, oltre a tutta la parte settentrionale del Lago Vittoria (il più grande bacino africano e il più grande lago del pianeta). Da questo altopiano si innalzano diversi gruppi montuosi di origine diversa.
A est, lungo il confine con il Kenya si incontra quello che fu il più grande e alto vulcano africano, ora inattivo, il Mount Elgon. Anche nel sud ovest del Paese si trovano tre vulcani ora inattivi che fanno parte del gruppo dei Monti Virunga.
L’Uganda, con la sola eccezione dell’estremo nord-est, è ben irrigato e molto fertile.
L’Uganda ha un clima estremamente gradevole. Per la sua posizione a cavallo dell’equatore ha temperature costanti lungo tutto il periodo dell’anno.
Comunque i mesi migliori in assoluto, perché più secchi, sono quelli compresi tra dicembre e febbraio e giugno e settembre. Acquazzoni pomeridiani sono possibili anche durante la stagione secca, specialmente tra novembre e dicembre, ma solitamente si tratta di piogge di breve durata. Per gli amanti della fotografia la stagione delle piogge è particolarmente affascinante perché i contrasti tra i colori della foreste e della terra sono ancora più forti. La temperatura media è di circa 26 gradi, con un massimo di 18-35 gradi e minimo 8-23 gradi a seconda della parte del Paese.
Flora e Fauna
Il territorio dell’Uganda è particolarmente variegato perché comprende al suo interno varie tipologie di ambienti: dalla savane alle steppe semi-aride, dalle zone montane alle pianure umide e alla zone di alta quota.
Ovviamente a una simile varietà paesaggistica corrisponde a un’altrettanta varietà di fauna. In Uganda sono infatti moltissime le specie animali presenti. E non “solo” gli straordinari gorilla di montagna che spesso costituiscono una delle ragioni principali del viaggio, ma anche moltissimi altri animali, a cominciare dai big five della savana: elefante, leone, leopardo, bufalo e rinoceronte.
In Uganda si trovano poi scimpanzé, cercopitechi, civette, genette, sciacalli, manguste, antilopi, roditori, giraffe, gazzelle,… insomma una incredibile varietà di animali, compresi rettili e anfibi. Notevole anche l’avifauna.
I gorilla meritano un capitolo a sé: molto simili agli uomini, con cui condividono il 98,6% del patrimonio genetico umano, sono stati studiati accuratamente solo negli ultimi decenni.
Bando la testimonianza del navigatore inglese Andrew Battel del XVI secolo, il mondo occidentale li ha conosciuti solo nel XIX secolo.
In quel periodo era infatti di grande attualità il tema delle grandi scimmie antropomorfe, insieme alla “spaventosa idea” per l’Europa Cristiana di una stretta relazione tra scimmie e esseri umani. Ma se gli scimpanzé e gli orango erano ormai da tempo noti, l’esistenza dei gorilla era rimasta un’idea avvolta da un’aurea leggendaria.
La loro reale esistenza e il loro nome vennero proposti dall’esploratore statunitense Thomas S. Savage che descrisse nel 1847 alla Boston Society of Natural History una specie di scimmia sconosciuta. Il gorilla di montagna è una specie la cui pelliccia è spesso più spessa e più lunga di quella di altre specie di gorilla per questione climatiche.
I gorilla di montagna sono suddivisi in due popolazioni isolate: quella della regione dei Monti Virunga al confine tra Uganda e Rwanda e Repubblica Democratica del Congo e quella all’interno de Parco nazionale impenetrabile di Bwindi nella zona sud occidentale dell’Uganda.
La flora dell’Uganda è molto varia e differenziata a cominciare dalle differenze dovute all’altitudine.
A bassa quota ci sono vaste savane erbose caratterizzate anche dalla presenza di “Pennisetum purpureum”, la cosiddetta “erba dell’elefante” che verso la parte settentrionale del Paese, dove le piogge sono più scarse, viene sostituita da arbusti.
Attorno ai corsi d’acqua la vegetazione è caratterizzata dalla presenza di foreste a galleria.
La foresta afromontana copre, invece, i pendii in un’altitudine compresa tra i 1.800 e i 2.500 metri ed è quella più varia, dove grandi alberi si alternano ad aree boschive.
Dai 2.500 ai 3.000 metri la fitta foresta lascia spazio a boschi di bambù.
Fino a un’altitudine di 4.000 metri ci si trova, invece, nella zona prediletta dall’erica.
Un altro aspetto da segnalare è che, dove la foresta è stata distrutta a causa degli incendi boschivi, si è verificata una proliferazione secondaria di felci, bambù e soprattutto impenetrabili liane.
Parchi Nazionali a tutela
In Uganda si trovano ben 30 aree protette, di cui 10 sono parchi nazionali. Eccoli:
- Parco nazionale impenetrabile di Bwindi, dichiarato patrimonio Unesco nel 1994 per la sua eccezionale biodiversità e per la presenza di specie faunistiche a rischio, in particolare il gorilla di montagna. Vive infatti qui circa la metà della popolazione mondiale di gorilla di montagna. Si tratta di esemplari dalle dimensioni impressionanti e dal pelo argentato (schiena dei maschi) denominati per questa ragione “Silverback”. Questi primati vivono in famiglie di circa 20 o 30 esemplari. Sono animali abitudinari che si spostano continuamente nel raggio di pochi chilometri alla ricerca di foglie, frutti e cortecce. I ranger ne seguono costantemente le tracce durante la notte, in modo da poter prevedere dove si troveranno la mattina seguente per condurvi i visitatori. Situato nella parte occidentale della Rift Valley, il parco ha una superficie di circa 325 chilometri quadrati. Nonostante le sue dimensione esigue, la foresta di Bwindi, oltre all’attrattiva principale dei gorilla, conta oltre 300 specie di uccelli, 350 specie di farfalle, oltre mille di mammiferi, una quantità notevole di insetti, anfibi, serpenti e un numero impressionate di piante.
- Parco nazionale di Kibale, istituito nel 1993, si trova nell’Uganda occidentale e ricopre un’area di circa 560 chilometri quadrati. E’ noto soprattutto per la sua alta concentrazione di primati (13 specie presenti) e ospita una delle più alte concentrazioni di scimpanzé del Continente Africano. Numerose sono anche le farfalle e gli uccelli. Il suo paesaggio è caratterizzato dalla presenza di foreste pluviali, praterie e paludi.
- Parco nazionale della Regina Elisabetta, istituito nel 1952, occupa una superficie di quasi duemila chilometri quadrati. Confina ad ovest con il lago Edoardo e il parco nazionale di Virunga, situato nella Repubblica Democratica del Congo e a nord con il Ruwenzori. Il parco è caratterizzato dalla presenza di una vasta gamma di ambienti che spaziano dalle foreste tropicali alle savane, dalle paludi di papiro a crateri e laghi. Il parco è particolarmente ricco di specie animali: circa cento specie di mammiferi e oltre seicento di uccelli. Scimpanzè e primati vivono nella parte orientale del parco. Nell’Ishasha Sector, appendice meridionale del parco, dominata da distese di savane e acacie, si può invece avvistare la sempre più rara specie di leoni arboricoli. Sono leoni che hanno una caratteristica che si sono adattati a una vita rampante sugli alberi, per sfuggire al bracconaggio delle popolazioni locali.
- Parco nazionale della Kidepo Valley National Park, dichiarato parco nazionale nel 1962, è uno dei parchi ugandesi meno visitati perché difficilmente raggiungibile a causa della sua distanza dalla capitale. E’ situato nell’estremo nord-est del Paese, a circa 850 chilometri da Kampala. E’ caratterizzato da una grande biodiversità e si estende per 1442 chilometri quadrati a un’altitudine compresa tra i 900 ed i 2750 metri. Numerosi sono gli habitat naturali presenti al suo interno: dalla foresta montana alle pianure erbose, dalla savana alberata elle foreste di palma ad alture rocciose. E’ l’unico parco in ambiente semi arido dell’Uganda dove si trova la più grande varietà di mammiferi del Paese, tra cui l’elefante, il bufalo, il leopardo, la giraffa di Rothchild, lo sciacallo, antilopi e gazzelle…
- Parco nazionale dei gorilla di Mgahinga, il parco ugandese più piccolo (36 chilometri quadrati), ma che offre la possibilità di avvistare gorilla di montagna. Confina a ovest con la Repubblica Democratica del Congo e a sud con il Rwanda dal quale è diviso dalla sommità di tre splendidi vulcani che ne fanno da sfondo: il Muhavura, il Gahinga e il Sabinyo che costituiscono la parte più orientale della catena di vulcani conosciuti come Monti Virunga. Purtroppo però, negli anni Sessanta, è cominciato un forte declino della popolazione dei gorilla, dovuto principalmente al bracconaggio e anche alla distruzione delle foresta per fare spazio a terrazzamenti e colture.
- Parco nazionale del monte Elgon, istituita nel 1993, è un’area naturalistica situata al confine tra Uganda e Kenya. Si tratta, infatti, di due parchi nazionali distinti che hanno lo stesso nome ma sono gestiti da due diverse amministrazioni: la Uganda Wildlife Authority (UWA) e il Kenya Wildlife Service (KWS). Il parco nazionale del monte Elgon ha una superficie totale di 1.279,0 chilometri quadrati, la cui quasi totalità è ugandese. Il parco nazionale sul lato Ugandese copre quasi tutto l’ecosistema del Monte Elgon, mentre il parco sul lato Keniano ne copre solo una minima parte. L’area del parco al di sopra del limite dei 3.500 m sul livello del mare fa parte della ecoregione delle Brughiere montane dell’Africa orientale (praterie e boscaglie montane), mentre l’area al di sotto di questo limite fa parte della regione delle Foreste montane dell’Africa orientale (foresta pluviale tropicale). Si tratta di un parco estremamente interessante per quanto concerne l’incredibile presenza di uccelli.
- Parco Nazionale delle Cascate Murchison, istituito nel 1954, è la più grande area protetta dell’Uganda. E’ situata a un’altitudine compresa tra 600 e 1300 metri e ricopre una superficie totale di più di cinquemila chilometri quadrati. La sua parte settentrionale è costituita principalmente da savana e ospita leoni, bufali, elefanti e la rara giraffa di Rothschild. La parte meridionale è caratterizzata dalla presenza di foresta secca (latifoglie tropicali o subtropicali). Nella parte occidentale si trovano paludi di papiro. Il nome del parco deriva dalla presenza delle cascate Murchison, il punto in cui il Nilo Vittoria precipita, con un dislivello di quarantatré metri, nel lago Alberto. Sotto le cascate Murchison si trovano i coccodrilli del Nilo che si nutrono soprattutto di uccelli caduti nella scarpata.
- Parco nazionale dei Monti Rwenzori, istituito nel 1991, copre una superficie di circa mille chilometri quadrati. Al suo interno si trova la terza vetta più alta dell’Africa. Numerose sono anche i laghi e le cascate. Il parco ospita molte specie endemiche del Rift Albertino. Molto diversificata e interessante è la flora che è ritenuta tra le più straordinarie pianeta. La fauna varia in relazione all’altitudine.
- Parco nazionale Semliki, riserva molto antica situata i un remoto angolo dell’Uganda sud-occidentale, un tempo era una delle riserve di caccia più famose di tutta l’Africa. I suoi piccoli, ma aggressivi, elefanti di foresta, erano noti come “topi di Semliki” Tutti i grossi animali tipici della foresta erano qui rappresentati in gran numero. Si potevano contare addirittura diecimila kob dell’Uganda. Purtroppo però gravi perdite faunistiche furono inflitte dalle diddature e dai bracconieri.
- Parco nazionale del lago Mburo, è il parco più vicino sia a Kampala da cui dista poco più di duecento chilometri e a soli trenta da Mbarara, la città più grande dell’Uganda occidentale. Interessante per gli appassionati di birdwatching, fauna selvatica e facilissimo da raggiungere.
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi