Popolazione
L’Uganda conta una popolazione di 44.212.800 (ultima stima disponibile, del 2022). La densità della popolazione è molto alta, cioè intorno ai 190 abitanti per chilometro quadrato e ancora più alta se si considera che molto ampia è la superficie del Paese coperta da acque interne. La distribuzione degli abitanti non è uniforme e più densamente abitate sono le regioni meridionali e centrali attorno al lago Vittoria, grazie alle condizioni ambientali più favorevoli. Alcune aree settentrionali (in particolare la regione nordorientale) ha densità di popolamento molto minori, essenzialmente a causa dell’aridità climatica e alla povertà dei suoli.
La capitale è Kampala, con una popolazione di 1 507 080 abitanti (ultima stima ufficiale 2014) ed è, al tempo stesso, la principale città del Paese.
L’Uganda è una democrazia parlamentare (unicamerale) a spiccato carattere presidenziale.
La popolazione dell’Uganda è caratterizzata dalla presenza di una trentina di gruppi etnici suddivisibili in tre principali gruppi linguistici:
- Bantu: costituiscono un grande gruppo linguistico che comprende più di quattrocento etnie dell’Africa subsahariana. Questa enorme famiglia condivide tratti linguistici e culturali, pur con numerose differenziazioni al suo interno. Il termine “bantu” fu introdotto nella seconda metà dell’Ottocento dal linguista tedesco Wilhelm Bleek, nel suo trattato dal titolo “A Comparative Grammar of South African Languages”. Lo studioso aveva infatti notato che numerose lingue africane condividevano numerosi elementi sintattici. Fu scelto il termine “bantu” perché questa parola significava “gente” in molte delle lingue appartenenti a questo gruppo. Per quanto riguarda invece l’Uganda nello specifico, metà del totale degli Ugandesi sono Bantu che vivono principalmente nella parte meridionale del Paese. Tra i vari sottogruppi, spiccano dal punto di vista quantitativo i “Ganda” o “Baganda” (17% del totale), stanziati lungo le sponde settentrionali del lago Vittoria. I “Baganda”, oltre a essere il gruppo etnico maggioritario, è anche il più potente a livello politico. Le altre popolazioni bantu ugandesi sono i “Nyankole” (9,5%), i “Soga” (8,4%), i “Kiga” ( 7%), e altri gruppi minori, come i “Gisu” (4,6%), i “Nyoro” (3%), i “Rwanda” e i “Toro”.
- Nilotici: stanziati nell’odierno Uganda del nord, i Nilotici costituiscono una grande famiglia etnico-linguistica dell’Africa che si trova soprattutto nel bacino dell’Alto Nilo (Sud Sudan e Uganda). All’interno di questi gruppo in Uganda prevalgono i popoli “Lango” (6% della popolazione totale) che si trovano nel nord-ovest e “Acholi” (5% della popolazione) che vivono nell’estremo nord al confine con il Sud Sudan. Ci sono poi gruppi minori come i “Teso” che occupano il distretto di Soroti (regione orientale) e i “Karamojon” che vivono nel nord-est del Paese in una terra desolata e sconfinata. Questi ultimi sono particolarmente ricchi di tradizioni e storia, studiata in maniera approfondita dal padre comboniano italiano, Bruno Novelli. Si tratta di una popolazione che migrò centinaia di anni fa dalla Valle del Nilo, per sfuggire a guerre e carestie. I “Karamojon” si insediarono così sugli altipiani e nelle savane settentrionali dell’Uganda. Il loro è un territorio vasto, estremamente arido e conteso con i vicini popoli “Pokot” e con le tribù del lago Turkana, situato al confine con l’attuale Kenya. I Karamoja sono rimasti lungamente isolati e, solo in epoca recente, sono stati obbligati da un emendamento del dittatore Amin Dada a vestirsi. Basti pensare che, negli anni Settanta, il famoso giornalista polacco Kapuscinski, testimoniasse che, in quel periodo, molti dei Karamojong usavano portarsi appresso bisacce dei tessuti, per coprirsi in caso di controllo da parte dell’esercito. Il loro è un popolo molto affascinate per il visitatore perché permette un tuffo in tradizioni ancestrali e in mercati coloratissimi.
- Sudanici: situati nell’estremo nord-ovest del Paese, sono i “Lugbara” che vivono anche nella Repubblica Democratica del Congo e i “Madi”. Parlano un linguaggio del gruppo centro-sudanese.
- Tra i non africani, i più numerosi sono gli asiatici. In Uganda si trovano anche minoranze europee e arabe.
Lingue
- In Uganda ci sono due lingue ufficiali: l’inglese (rimasto tale anche dopo l’indipendenza) e lo swahili, dichiarato tale nel 2005 e molto utilizzato per i rapporti commerciali.
- In Uganda ci sono poi oltre cinquanta dialetti locali propri delle diverse aree del Paese. Molte di queste lingue sono di origine Bantu. Tra questa la più diffusa è il “luanda” parlata da più di quattro milioni di persone nel sud e utilizzata anche nelle scuole, seguita dal nyankore (2,3 milioni) dal “soga” (2 milioni di persone), dal “chiga” (1,6 milioni) e dal “massaia”(1,1 milioni). Fra le lingue nilo-sahariane, parlate nel centro-nord: il teso (1,6 milioni), il tango (1,5 milioni) e l’”acholi” (1,2 milioni).
Religione
- La stragrande maggioranza della popolazione è cristiana (circa l’85%). Numerosi sono i cattolici che ne costituiscono quasi la metà. A seguire, gli anglicani (35%). Il 12% è di professione invece musulmano sunnita e il 2% è animista. In Uganda c’è anche una minoranza induista (0,7%).
Testo a cura di Paola Scaccabarozzi