La regione dello M’zab, nell’estremo nord del deserto del Sahara, custodisce le antiche tradizioni della popolazione berbera mozabita e della comunità degli ibaditi, appartenenti ad una corrente religiosa islamica che rappresenta una “terza via” tra sunniti e sciiti.

Insediatisi nella valle dello M’zab nell’XI secolo, gli ibaditi costruirono cinque città: Beni Isguen, la città santa, Melika, “la regina”, Bou Noura “la luminosa”, El Atteuf “la decana” e Ghardaia, che è sicuramente la gemma più rappresentativa di questa straordinaria pentapoli che, a detta degli urbanisti, rappresenta la perfetta sintesi culturale di questo popolo austero e puro. Ogni elemento costruttivo di queste “città fortezze” ,erette all’interno di grosse mura e dalla struttura ad alveare punteggiata di moschee piramidali, rispecchia l’organizzazione sociale tradizionale, il cui governo è ancora oggi affidato a capi spirituali che vigilano sul rigore dei costumi e sulla rettitudine della popolazione.